AUTORITRATTO, un po’ sfocato dall’ingrandimento fotografico, DEL GRANDE ENZO MAIOLINO, 1949
DOMENICO MATTIA TESTA
Il mugugno è facile ed infatti gli italiani mugugnano tanto. Si tratta di una reazione che prende le distanze dalle molteplici situazioni del presente, ma si ferma a questo stadio.
Attribuire una valenza positiva al mugugno, al lamento, all’indignazione va bene, se è seguito dall’assunzione di responsabilità ed impegno concreto a cambiare la società. Insomma mugugnare è troppo comodo: il mondo ha bisogno di azioni concrete.
Non condivido l’affermazione ”a forza di mugugni ostinati si ottiene ciò che si vuole”.
I mugugni ostinati rimangono fini a sé stessi se non sono seguiti dal fare concreto, dall’operare in prima persona.
Restando ai genovesi si sa che ai mugugni hanno fatto seguire sempre i fatti; in generale però il mugugno è diventato sinonimo di accettazione pura e semplice dello status quo, più semplicemente rassegnazione. Parlare in positivo del mugugno significa che abbiamo smarrito il senso della realtà che per essere cambiata necessita di ben altre qualità, comportamenti, risposte.
Chi sta al potere oggi ha molto giocato sui mugugni e su di essi lo consoliderà ….