PALAZZO DUCALE
ARTE.IT –FOTO ” DA TIEPOLO A CANALETTO A GUARDI “
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Giambattista Tiepolo, La Verità svelata dal Tempo, 1744 circa, Olio su tela, 338 x 251 cm, Musei Civici di Vicenza, Palazzo Chiericati
Canaletto, Il ritorno del Bucintoro al molo davanti al Palazzo Ducale, 1727-1729, Olio su tela, 259 x 182 cm Mosca, Museo Puškin
Pietro Longhi, L’Elefante, 1774, Olio su tela, 62 x 50.1 cm, Collezione Intesa Sanpaolo Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari, Vicenza
Francesco Zuccarelli, Veduta ideale di Vicenza con celebrazione allegorica di Andrea Palladio, 1760-1770, Olio su tela, 239.5 x 151.5 cm | Courtesy of Intesa Sanpaolo
Luca Carlevarijs, Veduta di Verona nei pressi del Ponte Navi, 1720 circa, Olio su tela, 102.2 x 52.6 cm, Collezione Intesa Sanpaolo, Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari, Vicenza
Bernardo Bellotto, Veduta del vecchio Mercato di Dresda, 1750-1752, Olio su tela, 241 x 135 cm, Mosca, Museo Puškin
Pietro Longhi, Il Gioco della Pentola, Olio su tela, 65.3 x 54.5 cm, Collezione Intesa Sanpaolo Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari, Vicenza
Francesco Aviani, Paesaggio con Lazzaro e il Ricco Epulone, 1714 circa, Olio su tela, 134.5 x 91 cm, Musei Civici di Vicenza, Palazzo Chiericati
Giambattista Pittoni, Olindo e Sofronia, 1721, Olio su tela, 146 x 114 cm, Musei Civici di Vicenza, Palazzo Chiericati
Un raffinato omaggio alla pittura italiana del ‘700 – rappresentata, tra gli altri, dalla “teatralità” delle tele del veneziano Pietro Longhi, dalle vedute del friulano Luca Carlevarijs e del venezianoFrancesco Guardi, dai paesaggi del toscano Francesco Zuccarelli – traccia il ritratto di un’epoca tra finzione e realtà.
Rosalba Carriera, autoritratto
Lady in abito turco-
un altro ” Autoritratto ” che mostra come era e com’è…
Rosalba Carriera (Venezia, 1675 – Venezia, 1757) è stata una pittrice e ritrattista, pastellista e miniaturista italiana
Francesco Guardi – L’Isola di San Giorgio
Francesco GUARDI, Incendio a San Marcuola (1789, olio su tela, 32×51 cm )
Francesco Guardi, Regata sul Canale della Giudecca dell’Alte Pinakothek di Monaco di Baviera
antonio canova
Antonio Canova (Possagno, 1757 – Venezia, 1822) è stato uno scultore e pittore italiano, ritenuto il massimo esponente del Neoclassicismo in scultura e soprannominato per questo «il nuovo Fidia».
Antonio Canova, Danzatrice che si regge il velo, volta a destra (1798-1799); tempera su carta, 28,5×25 cm. Possagno, Museo Canova
Vestalis (1818-1819)– – Opera propria
Bozzetto iniziale a lapis realizzato dal Canova per un nudo femminile
ANSA-med / 2 gennaio 2019
Mostre: il ‘700, Canaletto e Venezia a Palazzo Ducale
(ANSAmed) – VENEZIA, 2 GEN – Il Settecento veneziano con le sue luci e ombre si snoda lungo le sale di Palazzo Ducale, nella mostra che, dal 23 febbraio al 9 giugno, racconterà di un secolo straordinario e del suo protagonista, Giovanni Antonio Canal detto il Canaletto. L’esposizione, promossa dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, è a cura di Alberto Craievich, con la collaborazione di RMN-Grand Palais di Parigi.
Una stagione artistica di grande complessità e valore, di eccellenze nel campo della pittura, della scultura, delle arti decorative. Fin dal suo inizio il ‘700 si mostra come un secolo di enorme vitalità e grandi cambiamenti, nel linguaggio dell’arte, nella storia delle idee e delle tecniche, nella vita sociale. La mostra parte dall’affacciarsi nei primi anni della nuova forma artistica, che rompe i legami con il rigore del Classicismo e con la teatralità del Barocco, mentre il colore prende il sopravvento sul disegno.
Luca Carlevarijs pone le basi del vedutismo veneziano, Rosalba Carrera rinnova l’arte del ritratto. Due giovani coetanei dipingono opere in cui la luce acquista valenza fondante, costitutiva: Giambattista Tiepolo con pennellate aggressive in composizioni dinamiche, Canaletto nella pittura di vedute; lo stile di entrambi si farà poi più controllato e nitido. Il viaggio prosegue con la pittura di costume di Pietro Longhi, l’esplosione del vedutismo, la pittura di storia e quella di paesaggio, il capriccio. E la grande stagione dell’incisione, che diversi sperimentano, e di Giambattista Piranesi.
Il racconto del secolo dei Lumi è anche quello della presenza europea della Serenissima e del viaggiare dei suoi artisti.
Mentre anche l’arte vetraria di Murano vive i suoi fasti, con l’oreficeria e la manifattura di porcellane. Protagonisti di fine secolo sono Francesco Guardi e Giandomenico Tiepolo, figlio di Giambattista: nelle vedute di Guardi il linguaggio pittorico, tremolante e allusivo, lontano dalle solari certezze di Canaletto, sembra evocare una Venezia in disfacimento, mentre il tempo del vivere felice e aristocratico lascia il posto a un popolo di irriverenti Pulcinella, dove tutti sono liberi e uguali, e sullo sfondo la rivoluzione infiamma la Francia.
Il ‘700 e il percorso espositivo si chiude con l’affermarsi del Neoclassicismo, su cui giganteggia Antonio Canova. (ANSAmed).