SANTA CROCE A FIRENZE
DOMENICO MATTIA TESTA
Chi ha colto la complessa, volitiva e sognatrice personalità alfieriana e ne ha fatto un ritratto indimenticabile, quasi un alter ego è il Foscolo nei
vv:187-197 dei Sepolcri:
E a questi marmi (1):
venne spesso Vittorio ad ispirarsi;
irato ai patrii Numi; errava muto
ove Arno è più deserto, i campi ed il cielo
desioso mirando; e poi che nullo
vivente aspetto gli molcea la cura,
qui posava l’austero; e avea sul volto
il pallor della morte e la speranza.
Con questi grandi abita eterno: e l’ossa
fremono amor di patria.
Anche la poesia ha fatto il Risorgimento che leghisti del nord e del sud vorrebbero demolire…
- (Santacroce:FI)
PARAFRASI ::
- E a queste tombe venne spesso a cercare l’ispirazione Vittorio Alfieri,
- adirato con i numi tutelari della patria; andava in silenzio
- dove l’Arno è più solitario, contemplando
- smanioso i campi e il cielo; ma poiché
- nessun essere vivente placava il suo tormento,
- qui quell’uomo austero trovava riposo; e sul volto aveva al contempo
- il pallor della morte e la speranza.
- Con questi grandi abita in eterno: e i suoi resti
- fremono di amor di patria.
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LA TOMBA DI VITTORIO ALFIERI