MANLIO DINUCCI, VOLTAIRENET.ORG-22 GENNAIO 2019 ::: Israele, licenza di uccidere– da IL MANIFESTO +++ IL FATTO QUOTIDIANO DEL 10 MAGGIO 2018– ” Altro attacco aereo di Israele contro Iran in Siria::23 morti “

 

https://www.voltairenet.org/article204810.htm

 

 

Israele, licenza di uccidere

Durante i sette anni di guerra contro la Siria, Israele ha costantemente fornito appoggio aereo agli jihadisti per rovesciare la Repubblica. Dalla fine del 2018, Tel Aviv ha cambiato tattica: ora intraprende operazioni di bombardamento molto vaste e non ne fa mistero. Si tratterebbe di colpire obiettivi iraniani con il tacito consenso di Mosca. Gli obiettivi iraniani sembrano però essere solo aneddotici. Contemporaneamente, Israele, che ha concluso un accordo con i dirigenti di Hamas e li finanzia pubblicamente attraverso il Qatar, continua nella guerra contro i civili di Gaza.

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«Con una mossa davvero insolita, Israele ha ufficializzato l’attacco contro obiettivi militari iraniani in Siria e intimato alle autorità siriane di non vendicarsi contro Israele»: così i media italiani riportano l’attacco effettuato ieri da Israele in Siria con missili da crociera e bombe guidate. «È un messaggio ai russi, che insieme all’Iran permettono la sopravvivenza al potere di Assad», commenta il Corriere della Sera.

Nessuno mette in dubbio il «diritto» di Israele di attaccare uno Stato sovrano per imporre quale governo debba avere, dopo che per otto anni gli Usa, la Nato e le monarchie del Golfo hanno cercato insieme ad Israele di demolirlo, come avevano fatto nel 2011 con lo Stato libico.

Nessuno si scandalizza che gli attacchi aerei israeliani, sabato e lunedì, abbiano provocato decine di morti, tra cui almeno quattro bambini, e gravi danni all’aeroporto internazionale di Damasco, mentre si dà risalto alla notizia che per prudenza è rimasta chiusa per un giorno, con grande dispiacere degli escursionisti, la stazione sciistica israeliana sul Monte Hermon (interamente occupato da Israele insieme alle alture del Golan).

Nessuno si preoccupa del fatto che l’intensificarsi degli attacchi israeliani in Siria, con il pretesto che essa serve come base di lancio di missili iraniani, rientra nella preparazione di una guerra su larga scala contro l’Iran, pianificata col Pentagono, i cui effetti sarebbero catastrofici.

La decisione degli Stati uniti di uscire dall’accordo sul nucleare iraniano – accordo definito da Israele «la resa dell’Occidente all’asse del male guidato dall’Iran» – ha provocato una situazione di estrema pericolosità non solo per il Medio Oriente. Israele, l’unica potenza nucleare in Medioriente – non aderente al Trattato di non-proliferazione, sottoscritto invece dall’Iran – tiene puntate contro l’Iran 200 armi nucleari (come ha specificato l’ex segretario di stato Usa Colin Powell nel marzo 2015).

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Tra i diversi vettori di armi nucleari, Israele possiede una prima squadra di caccia F-35A, dichiarata operativa nel dicembre 2017. Israele non solo è stato il primo paese ad acquistare il nuovo caccia di quinta generazione della statunitense Lockheed Martin, ma con le proprie industrie militari svolge un ruolo importante nello sviluppo del caccia: le Israel Aerospace Industries hanno iniziato lo scorso dicembre la produzione di componenti delle ali che rendono gli F-35 invisibili ai radar.

Grazie a tale tecnologia, che sarà applicata anche agli F-35 italiani, Israele potenzia le capacità di attacco delle sue forze nucleari, integrate nel sistema elettronico Nato nel quadro del «Programma di cooperazione individuale con Israele».

Di tutto questo non vi è però notizia sui nostri media, come non vi è notizia che, oltre alle vittime provocate dall’attacco israeliano in Siria, vi sono quelle ancora più numerose provocate tra i palestinesi dall’embargo israeliano nella Striscia di Gaza. Qui – a causa del blocco, decretato dal governo israeliano, dei fondi internazionali destinati alle strutture sanitarie della Striscia – sei ospedali su tredici, tra cui i due ospedali pediatrici Nasser e Rantissi, hanno dovuto chiudere il 20 gennaio per mancanza del carburante necessario a produrre energia elettrica (nella Striscia l’erogazione tramite rete è estremamente saltuaria).

Non si sa quante vittime provocherà la deliberata chiusura degli ospedali di Gaza. Di questo non ci sarà comunque notizia sui nostri media, che hanno invece dato rilievo a quanto dichiarato dal vice-premier Matteo Salvini nella recente visita in Israele: «Tutto il mio impegno per sostenere il diritto alla sicurezza di Israele, baluardo di democrazia in Medio Oriente».

Fonte
Il Manifesto (Italia)

Manlio Dinucci

Geografo. Ultimi lavori pubblicati: Laboratorio di geografia, Zanichelli 2014 ; Diario di viaggio, Zanichelli 2017 ; L’arte della guerra / Annali della strategia Usa/Nato 1990-2016, Zambon 2016; Guerra nucleare. Il giorno prima. Da Hiroshima a oggi: chi e come ci porta alla catastrofe, Zambon 2017; Diario di guerra. Escalation verso la catastrofe (2016 – 2018), Asterios Editores 2018. (RETE VOLTAIRE)

 

 

IL FATTO QUOTIDIANO DEL 10 MAGGIO 2018

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/05/10/iran-israele-colpisce-decine-di-obiettivi-militari-in-siria-risposta-a-razzi-contro-nostre-postazioni-nel-golan/4345912/

 

Israele colpisce obiettivi iraniani in Siria:

“Risposta a razzi contro di noi sul Golan” Mosca: “Idf ha lanciato settanta missili

 

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Il ministro della Difesa israeliano Avigdor Lieberman, citato da Haaretz, sostiene che è stata attaccata “”quasi tutte le infrastrutture di Teheran in Siria”. L’esercito di Damasco ha annunciato di aver respinto l'”aggressione” intercettando molti razzi, ma sono stati colpiti battaglioni di difesa aerea, radar e un deposito di munizioni. Osservatorio nazionale per i diritti umani: “Almeno 23 morti”

 

di  | 10 Maggio 2018

 

L’attacco ha colpito “quasi tutte le infrastrutture iraniane“. Sono le parole con cui il ministro della difesa Avigdor Lieberman ha tracciato il bilancio dei raid compiuti la scorsa notte dall’aviazione in Siria. Israele ha colpito decine di obiettivi militari in territorio siriano, dopo aver accusato la forza iraniana Al-Quds di avere lanciato circa 20 razzi dal Golan verso postazioni israeliane. I raid hanno ucciso almeno 23 persone, secondo quanto afferma l’Osservatorio nazionale per i diritti umani, ong che ha sede in Gran Bretagna.

Secondo i militari si tratta di una delle più imponenti operazioni militari israeliane degli ultimi anni e del più grande attacco contro obiettivi iraniani. “Spero che questo capitolo sia chiuso e che ognuno abbia avuto il suo messaggio”, ha sottolineato Lieberman, aggiungendo che “nessuno dei razzi di Teheran” è riuscito a colpire il territorio ebraico. “Quella della scorsa notte è stata la nostra operazione aerea maggiore negli ultimi anni”, ha aggiunto il portavoce militare israeliano Jonathan Conricus. “Il nostro intento non era di provocare vittime, ma di colpire infrastrutture“. Secondo Conricus i danni inflitti “sono molto significativi” e all’Iran occorreranno mesi per ripararli.

Secondo il ministero della Difesa di Mosca, alleata di Teheran, l’Israel Defense Force ha lanciato circa 70 missili. “Nell’attacco sono stati usati 28 jet israeliani F15 ed F16, che hanno lanciato contro diverse zone della Siria circa 60 missili aria-terra, inoltre – sempre secondo il Cremlino – dal territorio israeliano sono stati lanciati oltre dieci missili tattici terra-terra”. I raid – ha proseguito il ministero della Difesa russo – hanno preso di mira luoghi dove sono dislocate truppe iraniane nonché posizioni con mezzi di difesa antiaerea della Siria vicino Damasco. “Le unità siriane di difesa aerea hanno abbattuto più della metà dei missili”, ha fatto sapere Mosca.

L’esercito di Damasco ha annunciato di aver respinto un’”aggressione” al territorio siriano, intercettando “decine di missili” lanciati da Israele, riporta l’agenzia di stampa ufficiale siriana Sana, citando una fonte delle forze armate di Damasco. La fonte siriana ha spiegato che le forze di difesa aerea hanno impedito alla maggior parte dei missili di raggiungere gli obiettivi, ma ha ammesso che sono stati colpiti battaglioni di difesa aerearadar e un deposito di munizioni. Secondo Sana, l’attacco è stato sferrato con aerei militari dai “territori occupati”, ovvero dalla zona del Golan. L’esercito libanese ha reso noto che quattro jet militari israeliani hanno violato lo spazio aereo del paese dei Cedri nelle stesse ore in cui è avvenuto l’attacco in Siria.

Il corrispondente dell’agenzia siriana a Quneitra, nel sud del paese, ha riportato che le forze di difesa aerea hanno abbattuto diversi missili nei pressi della città di al-Baath, spiegando che alcuni razzi israeliani hanno colpito l’area senza provocare feriti.

 

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