grazie a ! :: ANTONIO VOLTOLINI, ROBERTO FUCCILLO /NAPOLI-REPUBBLICA DEL 06-01-2019 ::: A NAPOLI E ZONE VICINE::: 7 MILA OFFERTE DI AIUTO PER I PROFUGHI DELLA SEA-WATCH

 

 

 

Antonio Voltolini ha condiviso un link sul tuo diario.

16 h · 

 

NAPOLI.REPUBBLICA.IT

Napoli, oltre 7mila offerte di aiuto in un giorno per i profughi

Una mail ogni 25 secondi a Palazzo San Giacomo per rispondere alla gara di

 

 

Napoli, oltre 7mila offerte di aiuto in un giorno per i profughi

Napoli, oltre 7mila offerte di aiuto in un giorno per i profughi
Foto Riccardo Siano 

Una mail ogni 25 secondi a Palazzo San Giacomo per rispondere alla

gara di solidarietà. E de Magistris, dopo Salvini attacca anche Di Maio

di ROBERTO FUCCILLO

Una e-mail ogni 25 secondi. A Palazzo San Giacomo guardano gli schermi e le calcolatrici, e non credono ai loro occhi. Alle ore 16 di ieri, una giornata esatta da quando è stata lanciata l’iniziativa, il contatore del “form” per la solidarietà ai migranti, pubblicato sul sito online del Comune, segna due cifre: 3376 email e 7569 offerte di aiuto. La discrepanza fra le due cifre è dovuta al fatto che ogni interlocutore aveva una scelta multipla fra nove tipologie di aiuto diverse, l’esito numerico dice che ogni e-mail contiene in media due opzioni di aiuto.

Il Comune sta tenendo il conto di ogni singola offerta, la gara di generosità verrà comunque buona in futuro per stabilire contatti con chi si sta facendo vivo in questi giorni e allargare la possibile rete della solidarietà in città e non solo. Il dettaglio della varie tipologie produce, al momento, questo risultato, destinato evidentemente ad aumentare nel numero: aiuti medici o sanitari 548; alloggio 197; traduzione, formazione, scuola 1043; aiuto con natanti: 216; alimenti: 2000; vestiario: 2046; mezzi di trasporto: 180; aiuto economico: 935; altro: 405 .

In totale, e solo al momento, sono 7569 proposte, una ogni 12 secondi, calcola il Comune, anche se il dato per e-mail, una ogni 25 secondi, è forse ancora più significativo.

Le mail provengono in parti quasi uguali da Napoli (1769) e da altri Comuni (1607). Fatto salvo il comprensibile record di alimenti e vestiario, colpiscono le quasi duecento offerte di alloggio e le oltre duecento relative alla possibilità di mobilitare barche e natanti per andare a prendere i rifugiati.

Le venti imbarcazioni già prospettate da Luigi de Magistris al comandante della Sea Watch si stanno trasformando in una flottiglia, con un ventaglio di offerte che va dal motoscafo al piccolo gozzo passando da numerose barche a vela.

Non meno sensibile l’offerta dell’anziano che comunica di essere sotto pensione sociale, ma di potere comunque mettere da parte 50 euro.
Insomma, sulla apertura di case e barche dei napoletani sembrano esserci pochi dubbi. E il sindaco ha buon gioco a censurare i suoi avversari al governo: “Di Maio e Salvini continuano a dire che i porti sono chiusi, ma è solo una dichiarazione politica, non c’è alcuna ordinanza di chiusura dei porti e del porto di Napoli”. Ciò non toglie che “stiamo vivendo una delle pagine più indegne che un governo della Repubblica italiana abbia scritto”.
Dopo Salvini, il sindaco coglie anche le contraddizioni di Di Maio: “Diceva che i porti sono chiusi, che i sindaci fanno propaganda, poi ha detto di far venire in Italia donne e bambini. Un caso di dissociazione politica come di rado si è visto nel nostro Paese”.

Condividi
Questa voce è stata pubblicata in GENERALE. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *