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Il fotofit del killer di Piersanti Mattarella, realizzato dalla polizia subito dopo il delitto
PALERMO.REPUBBLICA.IT
DI SALVO PALAZZOLO
Delitto Mattarella, riparte la caccia al killer. Il Ros indaga sui vecchi omicidi dell’eversione nera
Trentanove anni dopo, gli ultimi sviluppi dell’inchiesta dei pm di Palermo. I proiettili sparati dai Nar a confronto con i reperti dell’omicidio
L’uccisione di Piersanti Mattarella, un delitto che ha deviato il corso della politica nazionale
PARTE FINALE DELL’ARTICOLO DI ARTICOLO 21
” Su tutto questo oggi la procura di Palermo è tornata a disporre “approfondimenti”, mentre la Procura generale di Bologna ha aperto un’indagine sui finanziamenti per 14 milioni di dollari probabilmente transitati dal conto svizzero di Gelli all’eversione nera (Ordine nuovo e i Nar).
Gli inquirenti bolognesi, su sollecitazione delle parti civili, ora scavano su una possibile matrice comune della strage di Bologna e dell’omicidio Mattarella: una matrice piduista. E su un ipotetico ruolo di Faccia di Mostro, il misterioso sfregiato la cui ombra si allunga sullo sfondo degli attentati siciliani, anche nella strage di Bologna. Si torna così clamorosamente all’ipotesi di Falcone, rilanciando uno scenario eversivo che proietta sul delitto Mattarella le ombre nere dell’intreccio occulto tra neofascisti, mafia e massoneria, un “ibrido connubio” che chiede ancora di essere illuminato. A meno che non si voglia confermare la perversa definizione che lo stesso Gelli diede dell’omicidio Mattarella, definendolo nell’89 un “delitto perfetto”. “