lavoce.info del 14 dicembre 2018 –VARI SONO I TEMI TRATTATI, DAI GILET GIALLI E LA RISPOSTA DI MACRON, AL NOSTRO BILANCIO E BRUXELLES, 20 ANNI DI EURO, LE TASSE SULLE AUTO IN EUROPA, E QUANTI COMPITI A CASA…LA SPAZZATURA IN DISCARICA E NETFLIX…tutti fatti da persone molto competenti, se avete voglia di leggere…non c’è che da scegliere

 

 

 

Da: lavoce.info   (info@lavoce.info)    

 

Il Punto – 14 dicembre

Cittadini con redditi medio-bassi, i gilet gialli in Francia chiedono un prezzo più basso del carburante e meno tasse. Il presidente Macron – nella difficoltà di salvaguardare insieme l’equità e l’ambiente – fa qualche concessione. Ma a che prezzo? Intanto, l’allentamento del rigore di bilancio della Francia potrebbe giovare al nostro governo impegnato in un negoziato con la Ue sull’orlo della procedura d’infrazione. Un accordo eviterebbe altri guai sui mercati finanziari. Ma il braccio di ferro è soltanto rimandato a primavera.
Mentre l’euro sta per compiere 20 anni (anche se la circolazione della moneta seguì di tre anni), il presidente della Bce Mario Draghi ricorda che, purtroppo, non tutti i cittadini ne hanno beneficiato. Con ciò identificando, senza dirlo, una delle cause dell’esplosione di populismo ed euroscetticismo. Eppure la moneta unica è stata un argine contro la crisi e la politica della Bce – pur azzerando gli acquisti netti di titoli sui mercati – sarà orientata ad assecondare la crescita nel 2019.
In vista dell’eco-tassa a cui pensa il governo, facciamo un confronto dei carichi fiscali sulle auto nei principali paesi europei. Su acquisto e possesso del veicolo pesano di più in Italia e Regno Unito che in Francia e Germania. E questi due paesi premiano le elettriche e le ibride.
I compiti a casa fanno bene agli studi? Un po’ sì ma senza eccessi. La questione però non si risolve con una circolare del Miur come vorrebbe il ministro Bussetti. Ciò che fa davvero male all’apprendimento sono le pause troppo lunghe nel calendario scolastico. Ci sarebbero da adottare soluzioni già sperimentate.
I roghi ai magazzini stipati di rifiuti sono solo una faccia della medaglia: oltre ai comportamenti criminali abbiamo anche regioni più che virtuose nel trattamento della spazzatura. Che mediamente, però, per quasi un quarto finisce in discarica, mentre la Ue chiede di scendere sotto il 10 per cento entro il 2035. Bisogna darsi una mossa.
A tre anni dall’arrivo di Netflix e dei suoi concorrenti, sta cambiando il modo di “consumare” tv in Italia. I numeri dicono che nel 2020 la tv broadband sarà la modalità principale di accesso ai contenuti televisivi per 8,5 milioni di abitazioni. Perché sfrutta meglio le opportunità offerte dall’evoluzione tecnologica.

Europa
Quel senso di ingiustizia che anima la protesta dei gilet gialli
Fausto Panunzi

La parola ai numeri
Cosa vogliono i gilet gialli e come risponde Macron
Greta Ardito e Mario Lorenzo Janiri

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Tra Roma e Bruxelles scocca l’ora del compromesso
Massimo Bordignon

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Andrea Terzi

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Tasse sulle auto: cosa si fa in Europa
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Come risolvere il problema dei compiti a casa
Gianfranco De Simone

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Qui ci vuole meno spazzatura in discarica
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Concorrenza e mercati
Netflix e le altre, una rivoluzione in tv
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