George Grosz, riproduzione in bianco e nero di un disegno a colori eseguito per un’illustrazione negli anni di Dresda, 1911.
George Grosz, The Writer Max Herrmann-Neisse (1925)
sugar edizioni
Longanesi, 1975–Amazon
longanesi–Mondadori Store
presentazione dell’editore::
Le illustrazioni satiriche e truculente dei giornali popolari di fine Ottocento, le fiere viaggianti e il circo Barnum, le facce dei maestri dell’Accademia, le storie di vecchi soldati impazziti che avevano combattuto nelle colonie, l’amore per l’America dei pellirossa e le discussioni sull’arte e sullo spirito nella Germania guglielmina piccolo-borghese. Poi la grande guerra che spegne ogni illusione. Dopo la guerra la rivoluzione, marinai, prostitute, il dadaismo, il kabarett, il jazz d’importazione, un professore che fa chicchirichì, un altro che evoca gli spiriti e che fa camminare i morti; artisti, mercanti d’arte e mecenati; riformatori sociali che praticano il nudismo sulle sponde del Baltico. Infine la fuga nella mitica America dove “gli affari, il misticismo, la religione e il progresso tecnico fiorivano insieme”: qui Grosz riscopre il suo vecchio amore per la pittura e incontra Thomas Mann; qui si uccide Ernst Toller… Sono alcuni frammenti di quel collage narrativo che è l’autobiografia di George Grosz: ricostruzione imprevedibile e stimolante del suo itinerario culutrale in un quadro di fatti e di vicende che singolarmente illuminano l’avventura dell’avanguardia artistica tedesca.
metropolis–La città–1916
suicidio, 1916
George Grosz
Cain or Hitler in Hell
1944
David Nolan New York