SERGIO B. — pubblichiamo un lungo intervento che ci pare +++ si sforza di fare un esempio di comportamenti possibili…

 

Alessandra—D’accordo con Cacciari, ma basta una firma? Che fare? Pare la fine di un’epoca

 

Cara Alessandra, secondo me il “che fare” è cruciale. Secondo me che ognuno faccia secondo le sue possibilità e i ruoli che occupa nella società. Tutti, rianalizzando le proprie convinzioni per individuare pregiudizi. Tutti, abbandonando comportamenti di sacralizzazione delle proprie idee, abbandonando fondamentalismi e integralismi per accettare che la vita è mediazione, quindi anche la politica. Che è necessario accettare di percorrere un pezzo di strada con chi temporaneamente va nella stessa tua direzione. Senza pensare che ció comporti contraddizione, impoverimento, spoliazione, tradimento.
A mio parere vale molto il principio “convincine uno e hai fatto fare un gigantesco passo avanti alla tua causa”. Esempio: il negoziante del tuo quartiere è spaventato dagli immigrati? Poniti l’obiettivo di convincerlo in un anno. Attività noiosa e poco estetizzante. Devi frequentare uno che nn ha le tue idee. Magari con un livello di cultura irrisorio. Se 10 fanno così in un anno sono in 20 della stessa idea. Un anno: nn è semplice la persuasione. Bisogna utilizzare alcune tecniche. La più importante è di andare a prendere chi vuoi convincere là dove lui è davvero. Con il suo linguaggio. Quindi non attaccarlo sdegnato: nn serve a nulla. Non suggerirgli letture o convegni. Non servirebbe a nulla. Siamo spesso disposti a credere che se uno vede la verità allora vi aderisce. Questo è vero per pochissimi, per quelli che amano pensare e conoscere e che hanno una buona autostima. Ma gli altri? Crediamo forse, ad esempio, che sia sufficiente portare degli studenti a un convegno contro la discriminazione per avere assolto alla necessità di fare educazione civile? La gente ha bisogno di far agire una precomprensione delle cose, utile peraltro ad anticipare gli eventi. Non molla facilmente le proprie idee. In una democrazia il punto è proprio questo: come persuadere (senza imbrogliare troppo). Direi che tutto ciò sembra un’arte dell’equilibrio.

 

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