LE PERLE DI NEMO TUTTO AGOSTO INSIEME!–negli ultimi tempi abbiamo avuto difficoltà a prendere il blog, ma stamattina ce l’abbiamo fatta…ci scusiamo con i lettori.

Listener

Alberto Asor Rosa: ” Vita da Prof, non pensione d’oro “

14

AGO

2018

21:54 – NEMONEMO – SOCIETÀ

“””… < […] in questi giorni vengo ad apprendere che io, come ovviamente molti altri che si trovano nella mia sitauzione, continuo a sopravvivere solo perché usufruisco niente di meno che di una ‘pensione d’oro’. […] Quello che io trovo intollerabile è essere incasellato nella categoria  dei ‘pensionati d’oro’, chiaramente dispregiativa e offensiva. Il ‘pensionato d’oro’ è chiaramente uno che ha acquisito privilegi che non meritava, a scapito ovviamente di qualcun altro. Io…..mi sono formato con grande impegno e applicazione e in ragione di ciò ho contribuito a formare -insieme con tanti altri, s’intende- intere generazioni di studenti, migliaia di insegnanti della scuola italiana, altri professori universitari, storici, giornalisti, politici, uomini e donne di teatro. La cosa, tuttavia, per quanto offensiva e dispregiativa, potrebbe persino essere confinata nell’ambito della protesta categoriale a senso unico, se non fosse invece esemplarmente rappresentativa (ancora una volta!) di una fenomenologia, anzi patologia, più generale, sulla quale l’allarme dovrebbe essere più esteso e convinto. Questi autentici e irrimediabili analfabeti che ci governano, -parole poche e sommarie, sintassi intollerabile, anfanare d’insulti e proterve battute- hanno in mente qualcosa di ben preciso, che è la cancellazione di tutta la storia italiana precedente, con le sue categorie, le sue culture, le sue tradizioni, i suoi protagonisti, la sua memoria. Offendere e umiliare fino in fondo chi ne è stato, bene o male, protagonista, significa favorire l’avvento di una nuova stagione, in cui le élite, di ogni natura, verranno fatte fuori una dietro l’altra. Hanno cominciato con i professori universitari, magistrati, continueranno con i giornalisti, gli uomini della televisione, i liberi professionisti, i tecnici dell’industria, ecc. ecc. Se potessero ora, dopo l’attacco alle ‘pensioni d’oro’, abolirebbero d’un tratto le Università: come mai non è venuto ancora in mente al duo Grillo-Casaleggio che anche la ricerca e l’istruzione di livello superiore si potrebbero fare, estraendone a sorte i protagonisti? Si eviterebbe il rischio, da parte loro, di superstiti voci di elaborazione e di protesta.. Anche questa per me è una conferma. Esiste un verbo ispirato alla piatta omogeneità della massa, che verrà applicato fino in fondo, se non si troverà il modo di fermarli >. …”””

 

da “ I tagli agli assegni più alti “,  la Repubblica di Martedì 14 Agosto 2018

 

 

David Grossman: ” Così Israele spezza l’uguaglianza

06

AGO

2018

17:05 – NEMONEMO – SOCIETÀ

“””… < Il potenziale di divisione e di distruzione contenuto nella legge che proclama Israele stato-nazione del popolo ebraico salta talmente all’occhio che l’ostinazione del Primo ministro a non introdurre nessun emendamento alla suddetta legge risveglia il sospetto che vi sia un’intenzione nascosta: quella di voler mantenere aperta la ferita dei rapporti tra stato e minoranza araba. Una ferita infiammata e minacciosa. […] questa legge è essenzialmente una rinuncia alla possibilità di porre fine al conflitto con i palestinesi. E per quanto riguarda la ‘retrocessione’ dello status della lingua araba da ‘ufficiale’ a ‘speciale’ decretato dalla legge: un idioma è un mondo intero, una coscienza, un’identità, una cultura. È un canovaccio infinito che tocca i vasi capillari dell’esistenza. Un uomo -un politico- deve avere un’arroganza e una sfrontatezza incredibili per ferire e umiliare, anche soltanto in maniera formale (come si sono giustificati i legislatori) l’idioma di un altro popolo. L’ebraico e l’arabo sono lingue sorelle che si sono intrecciate nel corso della storia. Milioni di ebrei israeliani hanno succhiato l’arabo col latte materno. Non ci sono parole sufficienti nella lingua ebraica per protestare e strepitare contro lo schiaffo inflitto alla sorella. Per centinaia e migliaia di anni il popolo ebraico è stato una minoranza nei paesi in cui ha vissuto e questa esperienza ha plasmato la sua identità e ha acuito la sua sensibilità morale. Ora siamo noi la maggioranza nel nostro Paese e questa è un’enorme responsabilità…politica e sociale ma soprattutto umana che ci impone di capire che il comportamento nei confronti di una minoranza è una delle più grandi prove della democrazia. Questa settimana il governo israeliano ha fallito questa prova e il suo fallimento ha sollevato echi in tutto il mondo. In quel mondo che noi accusiamo ripetutamente di discriminare la minoranza ebraica che in esso vive. […] forse questa legge…mostra a tutti noi, di destra e di sinistra, senza illusioni e senza auto-inganni, a che punto siamo arrivati, dove è precipitato Israele. Forse questa legge darà finalmente una scossa a chi, tra noi, si preoccupa per il proprio Paese, per il suo spirito, la sua umanità, i suoi valori ebraici, democratici e umani. Non ho dubbi che molte persone, di destra, di sinistra e di centro, oneste e disincantate, siano consapevoli che questa legge è un atto di barbarie e un tradimento dello Stato nei confronti dei suoi cittadini. Netanyahu, come al solito, lo descrive come uno scontro tra destra e sinistra. Ma è uno scontro molto più profondo e fatidico. È una lotta tra chi è disperato e chi invece ancora spera. Tra chi si è arreso alla tentazione del nazionalismo razzista e chi continua a opporvisi e a mantenere nel cuore un’immagine, un’idea, una speranza di come potrebbero essere le cose in un paese normale >. …”””

( da Le idee  Anatomia di una scelta ingiusta, traduzione di Alessandra Shomroni. La Repubblica di Venerdì 03 Agosto 2018 )

 

 

Giancarlo De Nicolò: ” In vacanza con Dante “

05

AGO

2018

15:55 – NEMONEMO – CURIOSITÀ

“””…< In vacanza in Inghilterra guardo un po’ di tv. Toh, un programma che conosco: ‘Who wants to be a millionaire?’. Domanda: di che nazionalità era il poeta medievale Dante ? Francese, tedesco, italiano, olandese? Mi dico, che domande stupide. Se a un esame chiedessero a un ragazzo di scuola media di dov’erano nativi Shakespeare, Cervantes o Goethe, si fregherebbe le mani dalla contentezza. Ma il concorrente inglese scuote la testa, si torce il naso, poi telefona a un’amica: francese, gli suggerisce. Ma il concorrente tentenna, non è sicuro. Vedo uno spiraglio di intuizione. Ragiona ad alta voce: non può essere francese, i francesi hanno l’accento sull’ultima. È olandese fa sicuro. Spengo la tv sconsolato. Mi assale un dubbio atroce: non è che abbiamo sopravvalutato Dante come poeta universale? Il solito provincialismo italiano! Questa sera non mi farò vedere dagli amici inglesi mentre leggo un canto dell’Inferno, che mi sono portato dall’Italia per puro piacere >. …”””

 ( Lettera a la Repubblica di Sabato 4 Agosto 2018 )

 

 

Michil Costa: ” Basta traffico sulle Dolomiti “

05

AGO

2018

16:13 – NEMONEMO – SOCIETÀ

“””… < Se l’intera popolazione globale vivesse come gli statunitensi servirebbero cinque terre, e se vivesse come noi abitanti del Belpaese ne servirebbero due e mezzo. Ecco, l’Italia e in particolare le Dolomiti, terra meravigliosa in cui sono nato e ho il privilegio di vivere: qui sembra impossibile pensare di rinunciare a qualcosa per avere tutto oggi e un ottuso profitto maggiore domani. Tutti i miei colleghi albergatori, e soprattutto un’associazione albergatori provinciale che ragiona solo in termini di quantità di pernottamenti, sembrano compatti nel contrastare qualsiasi limitazione. Come se impedire alle migliaia di assordanti motociclette di ronzare intorno ai meravigliosi atolli dolomitici fosse un crimine. Qui non si tratta di limitare, si tratta di immaginare un futuro. Le Dolomiti non sono un circo, tanto meno un motodromo. Ci vuole tanto a ipotizzare altre forme di turismo meno sfacciatamente consumistiche? Fra cinquant’anni cosa sarà degli abitanti delle  nostre amate cime? >. …”””

( Lettera a la Repubblica di Venerdì 03 Agosto 2018 )

 

 

Giancarlo De Nicolò: ” In vacanza con Dante “

05

AGO

2018

15:55 – NEMONEMO – CURIOSITÀ

“””…< In vacanza in Inghilterra guardo un po’ di tv. Toh, un programma che conosco: ‘Who wants to be a millionaire?’. Domanda: di che nazionalità era il poeta medievale Dante ? Francese, tedesco, italiano, olandese? Mi dico, che domande stupide. Se a un esame chiedessero a un ragazzo di scuola media di dov’erano nativi Shakespeare, Cervantes o Goethe, si fregherebbe le mani dalla contentezza. Ma il concorrente inglese scuote la testa, si torce il naso, poi telefona a un’amica: francese, gli suggerisce. Ma il concorrente tentenna, non è sicuro. Vedo uno spiraglio di intuizione. Ragiona ad alta voce: non può essere francese, i francesi hanno l’accento sull’ultima. È olandese fa sicuro. Spengo la tv sconsolato. Mi assale un dubbio atroce: non è che abbiamo sopravvalutato Dante come poeta universale? Il solito provincialismo italiano! Questa sera non mi farò vedere dagli amici inglesi mentre leggo un canto dell’Inferno, che mi sono portato dall’Italia per puro piacere >. …”””

 ( Lettera a la Repubblica di Sabato 4 Agosto 2018 )

Condividi
Questa voce è stata pubblicata in GENERALE. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *