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Uno può solo dire: povera creatura. È successo in Thailandia, nella provincia meridionale di Songkhla. La balena è stata trovata agonizzante in un canale.
Hanno provato a salvarla, ma è stato tutto inutile. I veterinari sono riusciti a farle sputare 5 buste di plastica, ma altre 75 sono rimaste dentro il suo stomaco, assieme ad altra robaccia, per un totale di 8 chilogrammi di plastica, come verificato dopo la sua morte da una autopsia.
Come sempre, la plastica in corpo dona un senso di nausea e di sazietà agli animali che cosi restano senza nutrienti, hanno fame ma non lo sanno. Probabilmente la balena pensava che le buste fossero polpi o altri tipi di pesce e li ha ingoiati.
La Thailandia è uno dei primi produttori e consumatori di buste di plastica al mondo in rapporto alla popolazione. Il giorno 8 Giugno sarà il World Oceans Day e il caso della balena morta sarà pubblicizzato in Tailandia per sensibilizzare tutti a usare meno plastica e a disporne correttamente. È una vicenda che si spera possa avere una eco tra i media mondiali.
Ma, intanto, questa balena è morta. Ed è stata tutta colpa nostra.
Che pena e che orrore quella balena morta soffocata! Sarebbe ora che tutto il mondo eliminasse le buste di plastica. In fondo anche prima che ci fossero si poteva vivere e non se ne sentiva la mancanza.
Io sono un fisico, con la O alla fine. Si prega di cambiare.
grazie della precisazione, chiara per il blog