e Carla e MATILDE
PUBBLICHIAMO ALCUNE IMMAGINI PER INVOGLIARVI A GUARDARE! CIAO, BUONA GIORNATA DI SOLE, PARE! IL BLOG
L’alfabeto anti-schiavitù
© Mississippi Department of Archives And History
Ai nostri piccoli lettori
«Ascoltate bambini, ascoltate tutti il nostro appello sincero. Voi siete molto giovani, è vero, ma ci sono molte cose che potete fare. Anche voi potete chiedere che le persone non acquistino più schiavi, e che chi ne possiede restituisca loro al più presto la libertà. Potrebbero finire con l’ascoltare quello che dite e cambiare a loro volta opinione. Qualche volta, mentre camminate tornando dalla scuola, potreste chiacchierare con altri vostri compagni di classe, raccontargli qual è il destino che tocca al figlio di uno schiavo, senza una mamma e solo. E poi potete rifiutarvi di prendere caramelle, dolci e dolcetti. Dire “no, a meno che non sia stato lavorato da una persona libera, gli schiavi non dovrebbero lavorare per me”. Voi, cari piccoli lettori, ognuno di voi può insegnare un’utile lezione. Voi, ognuno di voi, può aiutare a liberare questa terra dalla schiavitù»
A sta per abolizionista, un uomo che liberare gli schiavi sfruttati e restituire a tutti loro la libertà che gli spetta. B sta per fratello, fratello con una pelle più scura, ma sempre caro come un fratello per te.
C sta per Campo di Cotone, quello che lega a questa ingiustizia il nostro fratello quando, in quanto schiavo di un uomo bianco, deve lavorare lì dalle prime luci della mattina a quelle della sera. D sta per Sorvegliante, colui che segue gli schiavi, con la frusta in mano, pronto a punirle chi osa fermarsi un attimo a riposare o disobbedire a un ordine
E sta per l’aquila, che vola in alto, un simbolo della libertà F sta per il battito del cuore di chi cerca di fuggire. Lo schiavo che scappa e viaggia attraverso la notte scura nascondendosi di giorno.
G sta per Gong, il suono vibrante con cui alle prime luci dell’alba vengono svegliati gli schiavi per andare al lavoro fino a notte H sta per Segugio, quello che il padrone ha addestrato a seguire le tracce del povero fuggitivo per riacciuffarlo e riportarlo indietro
I sta per il bambino, strappato alle braccia della madre e venduto all’asta pubblica insieme ai cavalli, alle mucche e ai sacchi di granturco J sta per prigione, sul cui pavimento giace spaventata la madre in attesa che arrivi il suo crudele padrone e la porti via
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Che bello questo alfabeto contro la schiavitù e grazie per avercelo mandato!