FEDERICO RAMPINI –L’ETA’ DEL CAOS —HOEPLI – -STRADE BLU– ( MONDADORI) —SETT. 2015 // VIAGGIO NEL GRANDE DISORDINE MONDIALE– al fondo una nota chic- chic di chiara

 

chi sa che donatella non voglia farci una scheda magnifica come quella del libro precedente di Rampini, lodatissima persino dal grande nemo

 

 

federico rampini ( Genova, 1956 )

 

la silicon valley, più o meno, oggi.  A me, poaretta chiaretta, fa lett. PAURA! 

 


La “distruzione creatrice” di Silicon Valley è alimentata da tattiche di guerriglia. Nel mondo di Internet la parola “virale” è utilizzata sempre in senso positivo. Dalle teorie matematiche alla geopolitica: l’analisi del disordine nel saggio di Federico Rampini
15 settembre 2015

 
La seduzione del caos globale vista dagli Stati Uniti, l’Italia fa notizia quando vi approdano ondate di disperati, costretti ad attraversare il Mediterraneo. La Germania è un colosso economico dai piedi d’argilla, non riesce a dare all’Europa un progetto nuovo, forte e convincente. Un altro paese era il simbolo del miglior modello europeo: il politologo americano Francis Fukuyama ha coniato l’espressione “diventare Danimarca”, per illustrare la transizione a una liberaldemocrazia esemplare; ebbene, anche la Danimarca non è più sicura di voler essere Danimarca, a giudicare dall’ascesa di partiti xenofobi, dal diffondersi di nuove paure in un paradiso scandinavo che si sente sotto assedio.

La Nato si riarma per far fronte a Putin, ma le opinioni pubbliche europee distolgono gli sguardi dal rullare dei tamburi di guerra. Gli europei hanno altro a cui pensare: i figli senza lavoro o sottopagati; i tagli alle pensioni; i servizi pubblici in declino. Non sta molto meglio la mia America. Per essere la nazione più dinamica sotto molti aspetti – economia, demografia, energia, scienza, tecnologia – soffre di un’insicurezza sorprendente: dopo sei anni di crescita dell’occupazione, una maggioranza di americani continua pensare che “il paese è sulla strada sbagliata”. Anche qui molti giovani, pur avendo sbocchi professionali migliori che in Europa, non possono aspirare al tenore di vita dei propri genitori. La prossima rivoluzione tecnologica – il balzo in avanti nella robotica e nell’intelligenza artificiale – minaccia di rendere inutili o subalterne molte professioni intellettuali. La più grave crisi economica dopo la Depressione degli anni Trenta lascia delle ferite aperte. Questa crisi è stata “sprecata”, non ha portato a cambiamenti risolutivi; si parla apertamente di una stagnazione secolare. Pesa anche la perdita di una missione. L’America, anche quella parte che rimane convinta della propria “eccezionalità”, non crede più che sia possibile una Pax Americana nel mondo.

 

segue nel link:

 

http://www.repubblica.it/cultura/2015/09/15/news/l_a_seduzione_del_caos_globale-122893594/?ref=HRER2-1

 

 

 

nota di chiara:  Il termine “caos” non è equivalente di  “disordine” : almeno non è più così dalla seconda meta’ degli anni Ottanta, quando James Glieck ha pubblicato la ricerca : ” IL caos”; in inglese ” La nascita di una nuova scienza” 1987–in italiano 1989, Rizzoli—-ne abbiamo pubblicato qualche capitolo secoli fa, amen!

ci soccorre come sempre wiki :

 “… dal lavoro indipendente di alcuni ricercatori di discipline diverse siano emerse le basi della teoria del caos, una nuova branca scientifica posta al confine tra fisica e matematica, capace di gettare nuova luce su fenomeni caratterizzati da gradi di complessità tali da renderli apparentemente insolubili, rivelandone l’intrinseca imprevedibilità, secondo modelli però sorprendentemente regolari e capaci di ripetersi a scale diverse. “–  Faccio un esempio:

se uno conoscesse bene le leggi del caos, avrebbe una grande probabilità di vincere in borsa, sempre che giocasse, s’intende!

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