Maurizio Molinari (Roma, 1964)
giornalista e scrittore, è corrispondente da Gerusalemme per “La Stampa”.
Tra i suoi libri, L’Italia vista dalla Cia (1948-2004) (Laterza 2005),
Cowboy democratici (Einaudi 2008), Gli italiani di New York (Laterza 2011),
Governo ombra (Rizzoli 2012), L’aquila e la farfalla.
Perché il XXI secolo sarà ancora americano (Rizzoli 2013) e
Il Califfato del terrore.
Perché lo Stato Islamico minaccia l’Occidente (Rizzoli 2015).
- a chi ama rimanere allibito sugli studi che altri sono stati in grado (in vari sensi) di fare : https://it.wikipedia.org/wiki/Maurizio_Molinari
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L’ Aquila e la farfalla–PERCHE’ IL XXI SARA’ AMERICANO
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Governo ombra __ QUESTO LIBRO DOVREBBE ESSERE PER NOI “QUARANTA”.
PRESENTAZIONE DELL’EDITORE
“Da Raqqa a Parigi, dalla Siria all’Europa: porteremo la guerra dove vive il nemico.” Con queste parole al-Baghdadi ha annunciato di voler andare “all’attacco dei crociati” per non “farli più vivere in pace”. È la minaccia che ha generato le stragi di Parigi dimostrando che l’Europa è diventata un fronte della guerra combattuta in Siria e Iraq contro i gruppi jihadisti. Ma non è l’unico. Maurizio Molinari, giornalista esperto di questioni mediorientali, disegna per la prima volta una mappa dettagliata del fenomeno jihad. Nei novemila chilometri che separano Tangeri da Peshawar è presente una galassia di gruppi, organizzazioni, cellule e tribù rivali fra loro, ma accomunate dal predicare la jihad come forma di dominio sul prossimo. “Il detonatore è il disegno apocalittico del Califfo Abu Bakr al-Baghdadi” scrive Molinari “attorno a cui ruotano le sfide fra due rivoluzioni islamiche, cinque potenze regionali di Medio Oriente e Nordafrica, dozzine di grandi clan tribali e una miriade di gruppi armati e sigle terroristiche che si snodano dalle coste del Marocco alle montagne dell’Afghanistan.”
Il risultato è un conflitto di civiltà tutto interno al mondo musulmano e che ha identificato nell’Europa un proprio campo di battaglia. I gruppi jihadisti e salafiti hanno già colpito nelle nostre città e pianificano di trasformare le nostre strade in mattatoi di apostati e infedeli, non solo per sottometterci ma soprattutto per imporsi sui loro rivali interni in una lunga guerra destinata a ridisegnare le nostre vite.