19:53 ci siamo persi: da Holderin e l’Iperion siamo finiti nella rivoluzione spagnola del 1808 con due quadri di GOYA—pausina per telegiornale e schiena, vi va? Sono chiara

 

 

“Essere uno con il Tutto, questa è la vita degli dei, è il cielo dell’uomo! Essere uno con tutto ciò che vive; tornare, in un beato divino oblìo di sé, nel tutto della Natura, questo è il vertice dei pensieri e delle gioie, questa è la sacra vetta del monte, la sede dell’eterna quiete, dove il meriggio perde la sua afa e il tuono la sua voce, e il mare infuriato assomiglia all’ondeggiare di un campo di spighe” (Iperione, I, 1).

 

 

 

yperion  – prima edizione originale, 1797

FRONTESPIZIO—edizione del 1911

Hölderlin, Friedrich – Documento disponibile nella biblioteca digitale della Biblioteca europea di informazione e cultura e caricato in collaborazione con BEIC (codice identificativo: ‘).

1: Hyperion / Friedrich Holderlin ; mit Einleitung herausgegeben von Wilhelm Bohm. – Jena : Eugen Diederichs, 1911. – CXIX, 331 p., [2] c. di tav. : ill. . Frontespizio

 

 

a chi interessa la struttura e la trama dell’opera, qui sta la bella wiki

https://it.wikipedia.org/wiki/Iperione_(H%C3%B6lderlin)

 

 

 

una piccola novità riguardo all’ “esplosione ” della sua malattia mentale:

Il romanzo è dedicato a Diotima, pseudonimo ispirato alla figura classica di Diotima di Mantinea, protagonista dell’amore e del dolore di Iperione, nonché incarnazione della bellezza ideale, quasi trasfigurata in statua greca. Dietro questo pseudonimo, Hölderlin dissimula la scrittrice Susette von Gontard, conosciuta nel 1795, amata e abbandonata nel 1798 per motivi poco chiari, e la cui scomparsa, nel 1802, provocherà i primi attacchi della malattia mentale del poeta

 

Holderin politico:

 

riferimenti all’entusiasmo suscitato in Hölderlin dalla rivoluzione francese, nonché il senso di dolore e impotenza provato dall’autore per l’impossibilità di attuarla in Germania, non solo per l’invasione di Napoleone che, oltreetutto, pur portando in dote i principi della Rivoluzione, fu una tremenda delusione per i tedeschi come per gli spagnoli : ricordate Goya, quel famossissimo quadro della fucilazione dei patrioti ( mi azzardo, senza alcuna sicurezza; se qualcuno mi corregge, mi porta–come sapete –un beneficio)

 

Goya e l’insurrezione popolare del 1808, da alcuni nominata quale “rivoluzione spagnola” contro invasione di Napoleone o dei suoi uomini, ferocemente debellata.

“Sento forte il desiderio di perpetuare, per mezzo dei miei pennelli, le azioni e le scene più eroiche e notevoli della nostra gloriosa insurrezione contro il tiranno d’Europa” (Goya, in una lettera)

Il 3 maggio 1808

El tres de mayo de 1808 en Madrid

è un dipintoolio su tela (266×347 cm) di Francisco Goya, realizzato nel 1814 e conservato nel Museo del Prado di Madrid.

Completato quando l’artista aveva 68 anni, il dipinto rappresenta la resistenza delle delle truppe madrilene all’armata francese, durante l’occupazione del 1808 della guerra d’indipendenza spagnola. Goya realizzò questo e un altro dipinto (Il 2 maggio 1808) su commissione del Consiglio della Reggenza.

 


questo rappresenta il giorno prima, ossia il 2 di maggio 1808; anche questo completato nel 1814 e, anche questo, è al Prado.

 

tutto o quasi su questi quadri della rivoluzione spagnola

https://it.wikipedia.org/wiki/3_maggio_1808

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