Migranti: la Danimarca fa ripartire i treni, torna la calma anche al confine ungherese. Dopo lo stop deciso ieri, ripartono i collegamenti ferroviari con la Germania. Al confine tra Ungheria e Serbia torna la calma.
MONDOULTIME NOTIZIE 10 SETTEMBRE 2015 08:06 di Antonio Palma
Dopo lo stop temporaneo ai treni dalla Germania stabilito ieri dalle autorità locali bloccando di fatto i migranti in transito, la Danimarca questa mattina ha deciso di sbloccare nuovamente i collegamenti ferroviari da oltre confine. Lo rende noto l’emittente tv Itv sul suo sito Internet. La decisione di sospendere il servizio ferroviario a tempo indeterminato era arrivata a seguito dell’afflusso di migranti che avrebbero preso d’assalto le carrozze dei convogli, come aveva annunciato un portavoce della società ferroviaria Dsb. In realtà si è trattato di un afflusso modesto di qualche centinaio di profughi che tentavano di attraversare il Paese diretti verso la Svezia, dove le regole per la richiesta di asilo sono meno restrittive. Il governo danese però mercoledì aveva ordinato immediatamente il blocco dei treni ma anche la chiusura di una superstrada nel nord, attraverso la quale un gruppo di migranti cercava di raggiungere la Svezia a piedi dopo essere fuggito da una scuola nella città di Padborg dove erano stati collocati in attesa di registrazione. Copenaghen comunque non rinuncia all’obbligo di identificazione per i migranti e ha stabilito che il traghetto che collega Redby con la cittadina tedesca di Puttgarden non potrà ospitare treni ma solo autovetture.
Intanto sembra essere tornata la calma nel campo di raccolta profughi di Roszke, a circa un chilometro dal confine tra Ungheria e Serbia. La gran parte dei migranti arrivata nel campo ha deciso infatti di passare la notte nelle tende allestite dai volontari in attesa di attraversare la frontiera. La situazione si è tranquillizzata dopo che il governo ungherese ha deciso di metter a disposizione bus per i migranti che attraversano il Paese diretti in Austria. I migranti infatti vengono caricati a bordo di autobus diretti a Gyor, a due passi dal confine con l’Austria. Anche alla stazione Keleti di Budapest a centinaia salgono su treni per Vienna o Monaco.