“QUALCHE RAGGIO DI LUCE.” GRAZIE ANDREW BYRNE!
Almeno per qualche minuto il sorriso ha illuminato i volti dei bambini bloccati da giorni insieme alle loro famiglie alla stazione di Keleti. Un gruppo di volontari ha installato un maxi schermo e i più piccoli hanno assistito ai cartoni. Le immagini sono state pubblicate su Twitter da alcuni corrispondenti inglesi e canadesi che hanno scelto di condividere sui social network, dopo ore di tensione, un momento di spensieratezza
03 settembre 2015
Il Sun pubblica una fotografia-documento. Una neonata partorita nella stazione di Budapest, durante le proteste di questi giorni dei migranti bloccati lì. Senza poter partire e senza poter tornare indietro. La mamma è partita dalla Siria a gravidanza inoltrata e, racconta il volontario che l’ha aiutata a partorire, “un’ambulanza si è rifiutata di portarla in ospedale”. Una vita si spegne sul bagnasciuga di una spiaggia turca, una nuova vita nasce in Ungheria. Vita e morte si intrecciano e non si fermano, come non si ferma la speranza di queste persone in fuga da povertà, miseria, guerre e persecuzioni. La bimba, ignara di tutto, si chiama proprio Shems, “speranza”. Aylan e Shems, destini incrociati nello stesso viaggio verso la salvezza
03 settembre 2015
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