21: 26 —Restituite a Taranto l’industria dell’acciaio di Massimo Mucchetti

 

IL SOLE 24 DI OGGI

 

Italia Restituite a Taranto l’industria dell’acciaio di Massimo Mucchetti

11 Agosto 2015

IN QUESTO ARTICOLO Argomenti: Federacciai | Arcelor Mittal | Sud | Invitalia | Matteo Renzi | Corte di Cassazione | Luca Ricolfi | Bei | Bondi My24

 

Caro direttore, il tuo giornale ha avuto il merito di riproporre per primo la questione meridionale come banco di prova del governo, con l’intervista al ministro Guidi e l’intervento (molto concreto) dell’ad di Invitalia, Domenico Arcuri. Senatore Pd e presidente della Commissione Industria del Senato e domenica, con il fondo di Luca Ricolfi, ha sostenuto l’appello (giustissimo) del premier, Matteo Renzi, contro la cultura del piagnisteo. A mio parere, va ora aggiunto che, proprio per non ricadere nel “genericissimo”, questo banco di prova potrà funzionare nel tempo se superiamo, adesso, la prova del fuoco costituita dall’Ilva. Il commissariamento dell’Ilva deve portare al salvataggio del centro siderurgico di Taranto nel rispetto dei vincoli ambientali. Diversamente, il fallimento dell’azienda avrebbe conseguenze sociali ed economiche tali da azzerare la di Massimo Mucchetti – Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/p6ccWq

 

http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2015-08-11/restituite-taranto-l-industria-dell-acciaio-075147.shtml?uuid=AC8Fc0f

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6 risposte a 21: 26 —Restituite a Taranto l’industria dell’acciaio di Massimo Mucchetti

  1. Donatella scrive:

    Non mi convince la parola piagnisteo. Sembra ormai che i partiti in Italia siano due: quelli del piagnisteo, rosiconi, gufi e quelli degli entusiasti nelle magnifiche sorti dell’Italia, sempre future però.

  2. nemo scrive:

    Quanti danni possono derivare dal demonizzare chi esprime pareri diversi da quelli del ‘capo’, che sia Sindaco o Presidente del Consiglio ! Ma così vanno le cose dopo l’ esempio ventennale ( e più ) dei ‘berlusconidi’ che pare sia stato ‘adottato’ anche dagli attuali governanti.

    • Chiara Salvini scrive:

      A mio modesto parere, anche in Berlusconi c’era, non un fascismo conclamato, tra l’altro come si dice oggi di Renzi, ma un fascismo che si è trasportato addosso, e a noi, la DC, per non aver mai voluto vedere con chiarezza cosa c’era stato nel nostro popolo che ha aderito al fascismo, nelle nostre tradizioni, nei nostri dirigenti… Fascismo che–credo–venisse da alcuni personaggi del Risorgimento che non so: certamente non era il pensiero di Giuseppe Mazzini che ha guidato i capi e il popolo che il Risorgimento hanno fatto! Conosco poco, ma un personaggio come Andreotti (a parte come l’hanno presentato nel famoso film) ce lo vedo bene nel fascismo e, comunque, negli strascichi fascisti. Non voglio dire scemate, ma mi pare di ricordare che, ben prima degli americani sbarcati al sud, lo stesso Giuseppe Garibaldi fu aiutato dalla mafia…eh insomma, le nostre radici sono quel che sono perché il Papato ci ha impedito di fare l’unità d’Italia come hanno fatto in Francia ed in Inghilterra: siamo dei giovani –“maleducati ” nei secoli perché colonia del primo che capitava. E dal Rinascimento. Mi di diceva Donatella, che l’ha studiato con cura, che già Federico II di Svevia (muore nel 1250 –sarà vero? ) era pronto all’unificazione, e in parte l’aveva anche fatta, ma il Papa dell’epoca l’ha attaccato in tutti i modi possibili, anche attraverso i figli mi pare. Comunque, come sappiamo, è riuscito ad impedirgliela! Avevamo un “osso duro” che agli altri popoli, per fortuna loro, è mancato. E non abbiamo finito di averci a che fare…tu diresti, penso, “Eh non abbiamo nemmeno cominciato, finché vige il Concordato…”, fa rima involontaria, ciao notte bella da chiara

    • Chiara Salvini scrive:

      che sia ” il padrone di casa”…

  3. nemo scrive:

    La storia, come ci viene raccontata, rappresenta Federico II di Svevia come un monarca illuminato e in ‘anticipo’ sui tempi. Ma per gli abitanti dello ‘Stivale’ ci vuole ben altro … come le cose ben dimostrano.

    • Chiara Salvini scrive:

      secondo chiara, i Nordisti hanno sempre avuto un pre-giudizio sui Sudisti, anche se ti dicono : ” ho visto qua, ho visto là …”. E’ sempre di gente ” salita al nord” su cui hanno dato “giudizi senz’altro fondamentati” . Ben diverso è frequentarli in tribù qui al nord per esempio: ho conosciuto una famiglia che era salita fino a Sanremo con le barche da qualche paese intorno a Catania. Erano pescatori, una grossa famiglia che ho sempre ammirato perché negli anni avevano preso possesso di piazza Bresca, allora —senza tanti ristoranti alla moda—la piazza dove si compra bene il bene. Per conoscerli, ho avuto la fortuna di essere stata “fidanzata” con uno di loro, Salvatore, per tre anni.
      Ma poi, non voglio dire più importante, perché i vissuti sono impagabili, ugualmente importante è la storia. Ma l’unica cosa che conta è che ogni tanto mi scrivi…poi un minimodeiminimi ci si scambia, ciao chiara

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