Il Papa dopo la tragedia “Respingere i migranti è un atto di guerra” (PAOLO RODARI)
08/08/2015 di triskel182
Francesco: “Questo è uccidere”. Arrestati gli scafisti Arrivi record in Grecia,Tsipras chiede aiuto all’Ue.
ROMA. Tensioni e conflitti si risolvono «con il dialogo» e «il rispetto delle identità». Respingere i migranti è «guerra, significa uccidere». Così Papa Francesco, ieri, incontrando i ragazzi del Movimento eucaristico giovanile (Meg). Bergoglio, che segue le notizie provenienti dal Mediterraneo, si è poi soffermato sul dramma dei profughi birmani ricordando che respingere chi lascia la propria terra via mare in cerca di una vita dignitosa è un atto criminoso: «Questo si chiama violenza», ha detto. «Speriamo che i naufragi di questi giorni e l’irresponsabilità di istituzioni e politici rimangano una pagina nera di cui fare memoria perché tali tragedie non si ripetano più», ha detto invece padre Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli, il servizio dei gesuiti per i rifugiati in Italia.
Fu proprio visitando il Centro Astalli nel 2013 che Francesco chiese ai conventi italiani di aprirsi all’accoglienza dei rifugiati, un appello a cui poi hanno risposto in molti. Negli ultimi tre giorni sono stati tratti in salvo oltre duemila migranti nel Mediterraneo, mentre martedì ventisei sono stati i morti e duecento i dispersi in un naufragio al largo delle coste libiche. I circa 400 sopravvissuti, sbarcati ieri a Palermo dalla nave irlandese Le Niham, hanno raccontato di terribili violenze e sevizie subite a bordo e diversificate a seconda delle etnie. Nella mattinata di oggi è previsto invece l’arrivo nel porto di Reggio Calabria della motonave Siem Pilot con a bordo 800 migranti. Nel frattempo altri dati drammatici arrivano dalla Grecia dove nel mese di luglio si è registrato il record di arrivi di migranti: con 49.550 registrati, in un solo mese è stato superato il totale del 2014 (41.700). Da gennaio a luglio 2015, sono così 130.500 gli arrivi in Grecia, cinque volte più dello stesso periodo del 2014. Lo ha comunicato Frontex: «perché, nonostante i flussi verso l’Italia, da alcuni mesi la rotta greca è più battuta». Atene si affianca a Roma nel lanciare un appello all’Ue: «È quella della solidarietà o quella che cerca di proteggere i suoi confini?», ha chiesto Alexis Tsipras.
Articolo intero su La Repubblica del 08/08/2015.
giusto! ed è anche una violazione del diritto internazionale:i per i respingimenti la Corte Europea dei Diritti Umani condannò l’Italia
http://casa-africa.blogspot.it/2013/10/africa-mare-chiuso-la-corte-europea-dei.html