[audio:https://www.neldeliriononeromaisola.it/wp-content/uploads/2015/07/01-Quadrant-4.mp3|titles=01 Quadrant 4]
” La vita è bella”, Leon Trotsky, ed. Chiarelettere,2015
Janovka (Ucraina) , 7 novembre 1879, – Coyoacán, (Messico) 21 agosto 1940) è stato un politico,rivoluzionario e militare russo
David Bidussa si chiede perché pubblicare Trotsky nel 2015. Trotsky è
un politico sconfitto due volte : la prima all’interno della sua
stessa famiglia politica, la seconda la sconfitta del comunismo. E’
importante sapere ciò che ci aspettiamo da una rivisitazione come
questa: forse la risposta è nel primo scritto organico di Trotsky, del
1900, dove immagina un dialogo tra lui e il XX secolo: ” Morte
all’utopia! Morte alla fede! Morte all’amore! Morte alla speranza”
tuona il XX secolo con le sue salve di fuoco e il rombo dei suoi
cannoni. ” Arrenditi, patetico sognatore. Sono io, il tuo XX secolo
tanto atteso, il tuo futuro”. ” No- replica l’indomabile ottimista-
tu sei solo il presente”. C’è dentro tutta la forza del rivoluzionario
che non molla. Ma rivoluzionario che non molla non vuol dire un
invasato che si identifica con la rivoluzione o, meglio con l’dea
della rivoluzione, per poi una volta deluso della rivoluzione avvenuta
votarsi all’idea perché tanto peggio per i fatti. Non mollare vuole
dire sapere che dopo la rivoluzione può affermarsi se gli uomini e le
donne migliorano la qualità della propria vita, che rivoluzione
vincente non vuol dire solo presa del potere, ma qualità migliore
della vita, vuol dire cultura, innalzamento dell’istruzione,
liberazione dalle proprie sudditanze culturali e ideologiche. Sono le
sue parole agli operai dopo la rivoluzione perché non si accontentino
del potere o della redistribuzione della ricchezza, perché la vita è
anche molto altro e solo se questo altro si afferma, allora si può
dire che è iniziata una stagione di felicità. Questa sta anche nella
sconfitta o nella difficoltà, perché la sfida è nella capacità di
replica, nella volontà di trovare una risorsa che consenta di
ricominciare.
Liberamente tratto dall’articolo di David Bidussa, pag. 18 de “Il
Fatto” di venerdì 29 maggio 2015.
NUOVA COLLANA
Biblioteca Chiarelettere apre con Trotsky e Gramsci
ROMA. Dopo il successo di Instant Book del 2011, Chiarelettere lancia una nuova collana: Biblioteca Chiarelettere- «Libri piccoli, agili, dal contenuto intramontabile. Una vera biblioteca, ma da…
Biblioteca Chiarelettere pubblicherà novità assolute ma anche riproposte. Ad inaugurare la collana una sorpresa editoriale: “La vita è bella” di Leon Trotsky (100 pagine, 7,90 euro), appena arrivata in libreria, con la prefazione di David Bidussa. Ma insieme esce anche “Odio gli indifferenti” (128 pagine, 7,00 euro) di Antonio Gramsci, sempre a cura di Bidussa, e il 4 giugno l’intramontabile “La scuola della disobbedienza” (112 pagine, 7,90 euro) di Don Lorenzo Milani, a cura di Roberta De Monticelli.
In “La vita è bella” di Trotsky, lo storico e giornalista Bidussa ha raccolto vari testi e scritti del rivoluzionario russo, oltre al suo testamento dove scrive: «La vita è bella. Possano le generazioni future liberarla da ogni male, oppressione e violenza, e goderla in tutto il suo splendore». La prima parte è dedicata alla «rivoluzione dell’individuo» e la seconda all’«importanza di essere liberi». «Una scoperta felice – sottolinea Fazio – che ci rivela la vitalità e la speranza di un uomo braccato dai suoi stessi compagni e ci restituisce un periodo e delle idee che sembravano per sempre seppellite sotto la coperta spessa dell’ideologia. Qui è l’uomo che parla, con le sue passioni, non il politico di mestiere. Un eccezionale inno alla vita. Per questo lo si legge con curiosità e affetto». Tra gli altri titoli in uscita quelli di grandi autori come Simone Weil, André Breton, Étienne de La Boétie, Robert Musil, Lev Tolstoj, Paul Valery e Fernando Pessoa.
il blog è felice di propagandare giornale e blog LA NUOVA SARDEGNA : ANCHE NOI UN PEZZETTO DE…LA NUOVA SARDEGNA / ITALIA!
Mi vergogno per tutto quello che di male ho pensato, nella mia assoluta ignoranza, su Trotsky.
PENSA, potremmo quasi vantarci di essere tra gli “eletti” che hanno avuto “fede” nell’URSS!—e quindi nella…(aspetta che mi verrà pensando a Vendola!)… ” narrazione vincente “, avrei preferito però dire “la vulgata” : c’erano persino i Cinesi e la loro “questione di Stalin”::: ti ricordi quando ce l’ha spiegata l’illustre avv. Giuliano Spazzali? Era bravissimo e abbiamo capito tutto! Non mi vergogno, come non ti vergogni tu, delle sbandate passate…però mi dico: se uno è stato un coglione (per l’immensità dell’ignoranza–parlo di me–che sono una ligure marsa—per dire dai “vecchi Liguri”)—non è che oggi, nel prendere delle decisioni anche pesanti per la sua sopravvivenza, diventi intelligente! Rimuginando–col tempo–credo sempre meno nel valore dell’esperienza: è più facile ripetere gli stessi errori, per questo ho da tempo pensato che non vale cambiare partner, cambia il pacchetto e il fiocco, ma poi…Freud ha anche un nome per questa forza che ci porta a “ripetere”: la chiama ” compulsione alla ripetizione”. Mi fermo per stanchezza…tu a che riga eri arrivata? ciao, mio belé! Grazie di continuare a mandarmi cose e commenti, anche se sono un po’ sparita con te…credimi, avrei bisogno della respirazione bocca bocca per riprendermi…”Non apro libri”, come diceva mia mamma! chiarona sempre più grassona!
” …. credo sempre meno nel valore dell’esperienza …. ” Be’, tutto dipende dall’ intelligenza …. di chi fa tesoro dell’ esperienza ….
No, sono stata troppo sintetica: volevo dire che l’esperienza e l’apprendimento —diciamo che fosse la mia unica fede—per quanto tu voglia “fortissimamente”–riesce a modificare certe tue attitudine o tipo di carattere, molto poco, perché anche l’intelligenza non riesce —“più di tanto”—a governare l’ emozione; molta autodisciplina, d’accordo, ma oltre un certo punto non vai. Forse sei sei in “con-sonanza” forte con una persona, per amore puoi fare dei passi. Ma durano finché l’amore c’è. Si dovrebbe essere capaci di trasformare l’amore, l’attrazione in “un sentimento”. Galimberti l’ha detto varie volte e l’ha detto molto meglio di me. Saprai, saprete, miei amori, chiara