ore 22:56 —Enzo Barnabà e Serge Latouche, Sortilegi. Racconti africani, Boringhieri 2008 // –il bello di questo lavoro che faccio (chiara) è conoscere tante “belle persone” come stasera Enzo Barnabà—“da lontano” dite? ah sì sì! Dopo cinquant’anni che “cerco” di occuparmi di psicologia, mi sembra oggi l’unico modo possibile per tollerare l’essere umano–magari amarlo, specie per chiara che ama facile—ma “quella distanza di sguardo/ o messa a fuoco ” che cerco di apprendere con molto dolore…ho finito, saprete senz’altro cosa intendo–ciao, arriciao arriciao—chiara—ecco vedete: il nodo è riuscire a non far coincidere / “quello sguardo lontano” con la solitudine emotiva /—

 

 

http://www.enzobarnaba.it/

 

 

 

Enzo Barnabà e Serge Latouche, Sortilegi. Racconti africani (recensione di Anna Fresu)

Enzo Barnabà e Serge Latouche, Sortilegi. Racconti africani

L’Africa narrata da due europei, con uno sguardo molto “interno”, di chi ci ha vissuto e lavorato a lungo.

Edizioni Bollati Boringhieri, 2008
Prezzo € 14,00
176 pagine

Questa raccolta di diciotto racconti intrecciati è il risultato dell’incontro, avvenuto in Bénin nel 2007, tra un francesista siciliano e un celebre economista bretone. Quest’ultimo, leggendo i racconti africani che il primo aveva scritto in seguito alla sua esperienza di insegnante in Costa d’Avorio negli anni novanta, si accorse con sorpresa come questi entrassero in risonanza con quelli, rimasti inediti, che egli stesso aveva scritto sull’onda della sua esperienza di insegnante a Kinshasa negli anni sessanta. Il tema di alcune storie è dunque il Congo in cui si svolgono i processi di assestamento che fanno seguito all’indipendenza. Sembra di rivedere le immagini che Marc Allégret, il giovane compagno di André Gide, aveva scattato quarant’anni prima: le donne a seno nudo che si insaponano nelle anse stagnanti dei fiumi tra i banani e i campi di manioca, le capanne in terra battuta coi tetti di paglia ecc. Un’Africa in cui, dando un’occhiata alle scarificazioni facciali, si poteva individuare l’etnia dell’interlocutore e addirittura capire se egli fosse un commerciante, un nobile, un fabbro o un griot. Al centro di altri racconti la Costa d’Avorio, col suo miracolo economico, che vive sospesa tra mondo magico e modernità. Il peso della tradizione permane corposo, ma non ci sono più donne col seno nudo e l’invasione della cultura occidentale sta colonizzando, senza trovare grandi ostacoli, l’immaginario africano. Certi racconti sembreranno incredibili, sia ai bianchi che non hanno conosciuto quell’Africa, sia agli africani che l’hanno dimenticata. Tutto è però vero. Solo in alcuni casi, per esigenze letterarie, si è fatto ricorso al verosimile. L’intenzione degli autori, infatti, è quella di spiegare, nel senso di dispiegare, di srotolare sotto gli occhi del lettore, l’Africa nera che hanno conosciuto.

Anna Fresu
Gli autori

Serge Latouche, professore emerito di scienze economiche all’Università di Paris-Sud, è specialista dei rapporti  economici e culturali Nord-Sud e dell’epistemologia delle scienze sociali.

Enzo Barnabà ha svolto la sua attività di ricerca sia nel campo della francesistica, pubblicando vari manuali di letteratura, di grammatica e di civiltà, sia in quello della storia delle classi subalterne, occupandosi in particolare del massacro di Aigues-Mortes (Le sang des marais, 1993; Morte agli italiani!, 2001) e dei Fasci siciliani (Il meglio tempo, 1998). Ha insegnato per alcuni anni presso l’Università di  Abidjan.
Dal soggiorno africano nascono i racconti di questo volume e il romanzo “Le ventre du python”, apparso in Francia nel 2007.

 

 

 

 

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ecco un posto dove apprendere –chissà–a non spendere insostenibile–certamente, volendo, uno lo fa anche dalle pantofole di casa…qui abita Enzo Barnabà, che stasera è il nostro eroe, chiediamo subito a lui, pronto?  pronto?–non è pronto!

Panorama di Grimaldi Superiore

 

Panorama di Grimaldi Superiore

 

 

 

 

 

 

 

 

molto interessante per chi ha interessa alla storia di ventimiglia, anche la più antica, raccontata come una “cronaca”

 

http://www.cumpagniadiventemigliusi.it/Territorio/Quattro-Cinquecento.htm

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