mariobardelli, 2014 –da una foto di donatella presa nel “non-viaggio” di nozze–dal marito si capisce, non ancora sposato–be’ insomma! chiara vuol dire che a tutti noi Quaranta, e Settanta oggi, manca “eccessivamente” EROS, quello-vero-più-vero: dice Freud, concordo, che dove manca Eros prende posto la negatività che lui chiama “Tanatos”.
Sembra esserci stato tolto persino l’eros politico! Che se non è, è un buon surrogato, specie quando speravamo –come dice Donatella- “in un mondo decente”–
Son depressa, sono ossessa
da una noia saturnina.
Non so più che cosa fare
dalla sera alla mattina.
Lente passano le ore
grigio nero il mio umore.
Se mi stendo un po’ sul letto
nel mio sogno sto sul tetto.
Da lì vedo tutto il mondo:
non mi piace così tondo,
lo vorrei un po’ più quadrato,
fatto come un grande prato
ma di soffice erba fina
o di piume, ancora meglio,
per far salti di livello
che mi portino alle stelle
e da lì vedere sotto
tutto il mondo bell’e rotto.
Quand’ero giovane
fui conquistata
dalla speranza
d’una grande ondata:
pace, benessere
in abbondanza,
amore , gioia e fratellanza.
Abbasso i padroni,
viva la gente;
non più barriere
ma solidi ponti,
che ci congiungano
senza più affronti.
Niente più guerre,
abbasso i “caimani”,
mettiamo su un mondo
con le nostre mani.
Dicevano in tanti:
spargiamo fiori,
non più violenze,
non più oppressioni,
che l’uomo diventi
per l’altro uomo
un buon fratello
e chieda perdono
per tutti i delitti
e le cose cattive
che in tanti secoli
hanno fatto soffrire.
Che la natura
ci sia sorella,
che la gallina
non cuocia in padella;
che gli alberi siano
nostri amici
insieme a ginestre,
rose e lombrichi.
Di tutto questo
ben poco rimane,
ma nel mio cuore
e nella mia mente
penso che quello
era un mondo decente.