ORE 21:24 PUBBLICO QUESTO ARTICOLO E QUESTO SITO PER TUTTI, CHIARA COMPRESA, MA SOPRATTUTTO PER CHI IN QUESTI SI E’ OCCUPATO DEL FEMMINILE, DELLE PARI OPPORTUNITA’..ECC.. —COME PER ESEMPIO LA “NOSTRISSIMA –SEMPRE LIBERA!– MG” A CUI PROVO A GIRARLO…CHIARA SI E’ OCCUPATA DI TUTT’ALTRO E QUINDI STA ZITTA–ANCHE SUL VALORE DEL SITO…ANZI, PRINCIPALMENTE! CHIUNQUE SI CAPISCE …UOMO O DONNA SI DISPONGA …A DARCI UN AIUTO

 

 

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SEI SU:Home»“D” come Donna»Kibra Sebhat
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Kibra di origine eritrea, è il prodotto dela forza e della speranza di italiani e italiane immigrati in Italia.

Genere e generazioni: è durante questo convegno che ho conosciuto Kibra e le sue parole ed il suo tono mi hanno suggerito di approfondire la conoscenza.

Ci siamo incontrate in un bar che mia figlia avrebbe definito ”hipster”, molto casual, giovanile, molto anglosassone, ma ho capito di aver fatto bene. Kibra appartiene proprio alla nuova generazione, un mondo senza frontiere, diverso da quello che hanno coltivato i loro genitori. Un mondo nel quale tutto è possibile, nel bene e nel male. Basta perseguirlo con volontà.

E Kibra è il prodotto di quanto sopra affermato. Di origine eritrea, 28 anni, è sfuggita dalle maglie dell’immigrazione e oggi si batte per essa.

Come sei arrivata qui in Italia? Sono italiana, nata a Rovigo anche se poi mi sono trasferita con i miei a Milano che considero la mia città. I miei genitori sono emigrati in Italia negli anni ’70 e vi sono rimasti. Io sono della seconda generazione. Ho due fratelli, uno nato qui ed uno in Eritrea ed approdato qui da piccolo, non godendo poi dei privilegi di chi vi è nato come me.

A Milano sto studiando,  lavoro e lotto per i miei diritti di giovane di seconda generazione.

Cioè?
I ragazzi di seconda generazione sono bambine e bambini nati in Italia da genitori stranieri, oppure arrivati da piccoli nel nostro paese. La loro vita dovrebbe essere come quella dei compagni di scuola, invece al compimento della maggiore età si ritrovano a googlare cosa sia un’espulsione, la clandestinità e il diritto di cittadinanza.

Il principio dello ius sanguinis, il “diritto di sangue” che vige in Italia, permette ai figli di italiani di ottenere la cittadinanza direttamente dai propri genitori, “ereditandolo” da loro.

Il principio dello ius soli invece concede lo stesso diritto anche a chi nasce in un determinato paese. Le due possibilità coesistono nei più importanti paesi europei e negli Stati Uniti, ma non in Italia.

Cosa hai studiato Kibra?
Sto studiando  Scienze Politiche all’ università degli Studi di Milano al corso di studio ”Scienze internazionali ed Istituzioni europee” con Tesi sulla Protezione e promozione del patrimonio culturale africano attraverso il web: il caso di WikiAfrica

Che lavori hai fatto e fai?
Al momento mi occupo del controllo dei contenuti editoriali alla 27esima Ora del Corriere e curo i Social Network. Ho partecipato all’ organizzazione degli eventi targati il Tempo delle Donne Precedentemente ho lavorato Alfemminile.com nel settore web per il quale ho collaborato come responsabile al progetto Nivea ­ Beiersdorf Vicino a te: all’interno del sito alfemminile.com, un mini sito indipendente con notizie, articoli, live forum, sondaggi ed una guida nazionale, a proposito di tutto quello che in Italia si può definire Woman&Mother friendly.

Inoltre sono membro operativo della ReteG2 Seconde Generazioni che promuove i diritti dei giovani immigrati in Italia o arrivati nei primi anni della loro vita per i quali la legge italiana rende difficile ottenere la cittadinanza fino alla maggiore età, costringendoli a vivere come semplici immigrati, anche se di fatto vivono sul territorio. La rete G2 si8 batte per far cambiare la situazione.

Mi ha colpito una tua frase durante il convegno: ”nessuno ci sta rubando il futuro, ma sento che ci tolgono il senso di responsabilità” ritieni che i giovani d’oggi siano deresponsabilizzati nella costruzione del loro futuro?
Sì, credo che generazioni precedenti abbiano pensato di lasciare ai loro figli un mondo migliore, sollevandoli dalla responsabilità di partecipare alla costruzione. Ma il realtà il mondo da loro creato non è migliore.

PROFILO AUTORE

Caterina Della Torre

 

Redattrice ed esperta di marketing e PR; proprietaria di www.dols.net di cui è direttore editoriale e general manger nonché di questo nuovo dols.it. Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori 🙂 ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

 

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