Ciao Chiara
Acqua contaminata, discariche dei veleni: eppure il più grande disastro ambientale in Italia non ha colpevoli. I giornali ne hanno parlato poco, ma noi dobbiamo mobilitarci: per la mega discarica dei veleni di Bussi, in Abruzzo, i colpevoli ci sono ma il reato è prescritto.
Sono stati tutti assolti i vertici della Montedison nel processo che vedeva imputati a Chieti 19 tra ex amministratori, ex dirigenti e tecnici. Quello di Bussi è considerato il più grave disastro ambientale italiano. La discarica più grande d’Europa all’incrocio di 3 parchi nazionali – Majella, Gran Sasso Monti della Laga e Abruzzo, Lazio e Molise – scoperta nel 2007 e per cui ora è arrivata l’amara sentenza.
Il 2 dicembre anche per questa vicenda l’Italia è stata condannata dalla Corte europea a pagare 40 milioni di euro. Secondo l’Istituto superiore di sanità l’acqua contaminata “è stata distribuita in un vasto territorio e a circa 700mila persone senza controllo e persino a ospedali e scuole”.
Combattiamo insieme per una riforma della prescrizione affinché non sia più un modo per eludere le colpe. E chiediamo insieme a tante altre associazioni che il Senato approvi subito il disegno di legge sull’introduzione dei delitti ambientali nel Codice penale, inspiegabilmente fermo da mesi.
L’Italia ha bisogno di una vera e propria riforma di civiltà, che sanerebbe una gravissima anomalia: oggi chi ruba una mela al supermercato può essere arrestato in flagranza perché commette un delitto, quello di furto, mentre chi inquina l’ambiente no.
Agisci ora. Firma in nome di un popolo che non vuole più essere inquinato.
Grazie
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