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Alessandra Ballerini: … i dati oggettivi sugli immigrati nella nostra società.

03
NOV
2014

“””… < Primo Levi l’ aveva detto e sperimentato, poche sono ‘le menti umane capaci di resistere alla lenta, feroce, incessante, impercettibile forza  di penetrazione dei luoghi comuni’. Le parole specie se ripetute ossessivamente, si sa,‘fanno le cose’. […] Non siamo invasi né sopraffatti dagli stranieri. […] L’ idea di combattere parole false e cattive con numeri reali e trasparenti è di per sè geniale. Il dossier statistico immigrazione dell’ Unar ( Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali ) dal titolo significativo ‘Dalle discriminazioni ai diritti’, presentato mercoledì scorso in ogni Regione, ha tra le altre, questa funzione. […]  Gli immigrati in Italia rappresentano solo l’ 8.1% del totale dei residenti e in questa ( modestissima ) percentuale sono compresi oltre un milione di minori e circa altrettanti cittadini comunitari. Oltre il 10% di loro sono laureati e il 32.4% ha conseguito un diploma, alla faccia di quelli che si ostinano a chiamarli “vu’ cumprà”. Sono giovani, in salute, lavoratori e versano nelle nostre casse contributi dei quali non usufruiranno se non in minima parte e tra moltissimi anni. Hanno creato quasi 500 mila imprese nel nostro Paese e quando svolgono lavori subordinati spesso sono sottoqualificati e sottopagati. Il bilancio tra quanto ‘ci costano‘ e quanto versano nelle nostre casse si è concluso con un valore positivo pari a 3.9 miliardi di euro. Se non ci fossero, saremmo molto più poveri. Leggi o ascolti queste cifre e pensi: ma di cosa parliamo quando discutiamo di immigrati? E di cosa scrivono i giornali quando titolano articoli all’ armistici a suon di “invasione” ? […] Se oggi l’ italiano medio alla domanda ‘quanti sono gli stranieri in Italia ?’, risponde ‘il 30%’ ( ma in alcuni casi mi è capitato di sentirmi rispondere: l’ 80%) se ha il terrore che gli immigrati portino l’ Ebola, rubino il lavoro, occupino case, sequestrino bambini, stuprino donne, vuol dire che le parole usate in questi anni, come direbbe Socrate, non sono solo scorrette ma fanno male alle anime. […] Vorrei inventare una sanzione che colpisca chi pubblicamente parli o scriva ancora di  ‘invasione‘ e di ‘clandestini‘: una salata pena pecuniaria e l’ obbligo di imparare a memoria il dossier Unar, almeno in sintesi ! Come si vede da questi elementi, servirebbe parecchio a fare chiarezza e cancellare tanti facili e sbagliati luoghi comuni che continuano ad albergare nella nostra società >.

 

( da Le parole sbagliate che alimentano pregiudizidi Alessandra Ballerini, la Repubblica/Il Lavoro di Genova di Domenica 2 Novembre 2014 )

 

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2 risposte a ORE 11:27 DAL BLOG DI NEMO LA SOLITA PERLA PREZIOSA: MA QUESTA VOLTA – BOIAFAUST!—LEGGETELO E DIFFONDETELO!

  1. nemo scrive:

    Appena rientrato dal ‘quartiere parigino che tu sai’…. grazie, cara Chiara, sei sempre ‘corroborante per me’, un abbraccio da nemo.

    • Chiara Salvini scrive:

      corroborante agg. e s. m. [part. pres. di corroborare]. – (DIZIONARIO TRECCANI) / Francamente, senza eccessi di realismo, io sarei per la seconda accezione–E’ una mia fotografia!.

      1. agg. e s. m. Che corrobora, tonifica, rinvigorisce il fisico: liquore, bevanda c.; e, come s. m.: prendere dei c.; un buon c. per lo stomaco.

      2. agg. In teologia, grazia c., la grazia divina in quanto fortifica lo spirito dell’uomo e lo aiuta a proseguire nella via del bene.

      In Brasile per dire che si fanno una donna (senza il reciproco naturalmente) dicono “EU COMO” –da “comer”= mangiare. Se fossi piu’ giovane penserei che lo stesso uso puo’ fare “EU BEBO” – DA BEBER =bere. Saluti ai Peynet, chiara

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