ore 20:54 DA FACEBOOK RUBO ALCUNI DOCUMENTI CON LARGO SEGUITO DI COMMENTI / DISCUSSIONI CHE MI INTINGONO DI GIALLA INVIDIA CHE RANCIDA SARA’ VERDE COME HA DA ESSERE. IL TEMA E’ LA COSTRUZIONE DI QUALCOSA DI BUONO A SINISTRA DEL PD // PRIMA TAPPA : VENDOLA

 

 

[audio:https://www.neldeliriononeromaisola.it/wp-content/uploads/2014/10/Wave-Carlos-Jobim-Backing-Track-for-Jazz-Musicians.mp3|titles=Wave – Carlos Jobim Backing Track for Jazz Musicians]

 

ILVA E VENDOLA   DI        Elena Hileg

Iannuzzi


NON STANCATEVI DI LEGGERE E ANDATE FINO IN FONDO: O NON HO CAPITO NIENTE, COSA ASSAI PROBABILE, O E’ UNA DIFESA TOTALE DELL’OPERATO DI VENDOLA NEI CONFRONTI  DELL’AMBIENTE E DEGLI OPERAI–VOI COSA CAPITE CHE DICA QUESTA ELEGANTE E ORIGINALE SIGNORA COSI’ BEN DOCUMENTATA ?

 

MA COSA HA FATTO VENDOLA SUL CASO ILVA?
Ecco svelato l’arcano mistero della lunga storia della più grande acciaieria del continente.

Dalla sua costruzione come “IV Centro Siderurgico Italsider” inaugurato dal Presidente della Repubblica Saragat nel 1965, fino al 2005 l’ILVA ha emesso bolle di sapone e coriandoli nonché prodotto bambole e pelush.

Da quando é stato eletto a Governatore della Regione Puglia Nichi Vendola, la casa di bambole, ex Italsider svenduta all’italico imprenditore sig. Riva da tempo e convertita all’aulico nome Finanziaria Industriale Riva Emilio (ILVA spa), si è trasformata nella più grande acciaieria del mondo.
Un’industria “pesante” talmente inquinante da aver ucciso tre generazioni di Cipputi, le loro mogli nonché i figli, ponendo qualche problemino perfino ad agavi e gelsomini, a crostacei, balene e delfini, giacché rappresenta un eco-disastro ambientale senza precedenti nella storia del Mediterraneo.

Ma andiamo in ordine cronologico, dal 2005 ad oggi .
Chi è e sopratutto cosa ha fatto il mostro che ha osato sfidare il sig. Riva nella sua fabbrica, incalzare la Magistratura e la Asl in terra di Mafia e scomodare perfino il Governo su questa industria di bolle di sapone e pelush?

Vendola da quando è stato eletto ha:

1) Iniziato con un potenziamento straordinario dell’ARPA Puglia
2) Avviato la prima campagna di monitoraggio delle emissioni del camino E312;
3) Avviato il monitoraggio di microinquinanti organici in aria nel comune di Taranto;
4) Completato la procedura amministrativa per l’acquisto della costosa
strumentazione per il monitoraggio delle diossine e degli micro inquinanti;
5) Scritto al presidente del consiglio Berlusconi sollecitando norme più severe contro l’inquinamento industriale (competenza statale);
6) Innescato il controllo ufficiale del benzopirene nel PM10;
7) In mancanza di interventi statali, emanato la legge regionale n 44/2008 (prima e unica in Italia) che fissa valori limite più stringenti per l’emissione di diossina, infatti dopo la sua entrata in vigore il camino è passato dai precedenti 500 g TEQ di diossine ad emetterne nel 2007 solo 100g e dal gennaio 2011 meno di 10g;
8 ) Con un finanziamento di 250000 euro ha istituito il registro tumori puglia, unico caso in Italia a garantire la copertura dell’intero territorio regionale. Finanziamento poi raddoppiato;
9) Con delibera 1321 del 15 luglio del 2008, predisposto un “Intervento straordinario a seguito di contaminazione da diossina in allevamenti della Provincia di Taranto”, realizzato dal Dipartimento Prevenzione della ASL Taranto;
10) Avviati monitoraggi sulla qualità dell’aria a Taranto e zone limitrofe;
11) Accusato di catastrofismo per i limiti stringenti della sua legge antidiossina, pubblica “Vivere con la fabbrica” in collaborazione con le associazioni del territorio. Giustifica la severità della norma con il nesso tra emissioni e malattie;
12) Avviato 4 nuove campagne di monitoraggio su diossine e polveri sottili;
13) Ordinato il divieto di pascolo e la distruzione del fegato ovi caprino nelle
aziende zootecniche allocate nel raggio di 20 km da ILVA;
14) Assistito INCREDULO il 13 agosto 2010 al decreto SALVAILVA del GOVERNO BERLUSCONI che PROROGAVA negli anni il raggiungimento del valore stabilito per l’emissione del benzopirene;
15) Provato a rimediare agli effetti del decreto salva Ilva scrivendo una nuova legge regionale che impone il limite di un nanogrammo per metro cubo;
16) Dato incarico all’ARPA di realizzare un programma semestrale di monitoraggio giornaliero del benzopirene (1800 campioni);
17) Finanziato con 300000 euro un nuovo monitoraggio sulla diossina negli allevamenti della zona jonica ;
18) Avviato monitoraggio biologico della popolazione per verificarne l’esposizione ai metalli pesanti;
19) Avviato monitoraggio degli inquinanti dell’ambiente di lavoro a tutela dei lavoratori ILVA;
20) Istituito un tavolo tecnico per uno studio più approfondito delle cause di mortalità nella città di Taranto;
21) Finanziato con 300000 euro un altro monitoraggio sulla diossina negli allevamenti
22) Scritto al ministro Clini per chiedere il riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale;
23) Avviato il piano d’intervento per il risanamento della qualità dell’aria (imponendo limiti più stringenti nei Wind Daisy);
24) Emanato la rivoluzionaria normativa sul DANNO SANITARIO;
25) Negoziato per gli 8 milioni del “Piano Straordinario Salute e Ambiente e Istituzione del Centro Salute-Ambiente in Taranto”.

Detto questo,
occorre anche ricordare agli amanti del gossip e del mis-fatto quotidiano, che Vendola ha altresì scongiurato, prodigandosi in tal senso, il licenziamento degli operai dell’Ilva e difeso la FIOM , soggetti a ritorsione aziendale proprio in ragione delle loro lotte per la salute dei lavoratori e agli stessi provvedimenti regionali in materia ambientale.

 

 

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