video, 4 min. ca +++ BBC EARTH / BBC/ TERRA — I PICCOLI PINGUINI DEVONO TROVARE LA LORO MADRE PRIMA CHE GHIACCI TUTTO- Pulcino sotto la neve, il racconto di un pinguino + QUALCOSA SULL’ANTARTIDE, IL PATTO DEL 1959 + ALTRO DA LIMES 18 GENNAIO 2021/ link sotto

 

 

video, 4 minuti ca — bellissimo e drammatico

Baby Penguin Must Find Mother Before Freezing | Snow Chick: A Penguin’s Tale | BBC Earth? – Cerca

 

 

per chi volesse forniamo qualche notizia e qualche foto dell’ANTARTIDE

 

 

 

ant1

 

questa foto deve essere fatta  da uno – ahimé – dei soliti droni che fra un po’ di porteremo in tasca con il telefonino..

 

 

a

” L’Antartide non appartiene a nessuno, un trattato del 1959  adottato dai Governi dell’Argentina, dell’Australia, dei Belgio, del Cile, della Repubblica Francese, del Giappone, della Nuova Zelanda, della Norvegia, dell’Unione Sud-Africana, dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, del Regno Unito di Gran Bretagna e d’Irlanda del Nord e degli Stati Uniti d’America a Washington l’1 dicembre 1959. ”
( in Italia, entrato in vigore nel 1981 )

“riconoscendo che giova all’interesse di tutta l’umanità che l’Antartide sia riservata per sempre soltanto ad attività pacifiche e non divenga né il teatro né il motivo di vertenze internazionali;

apprezzando l’ampiezza dei progressi attuati dalla scienza grazie alla cooperazione internazionale in materia di ricerca scientifica nell’Antartico;

persuasi che sia conforme agli interessi scientifici e al progresso dell’umanità di istituire una solida struttura che consenta di proseguire e di sviluppare tale cooperazione, fondandola sulla libertà della ricerca scientifica nell’Antartide, come essa è stata praticata durante l’Anno Geofisico Internazionale; “

 

IL TESTO DEL TRATTATO SEGUE NEL LINK:
https://it.wikisource.org/wiki/Trattato_sull%27Antartide_-_Washington,_1_dicembre_1959

 

 

Crediti immagine: Pixabay

 

 

 

 

 

La vita antartica | Meer

da :7 novembre 2017,  Margherita Acs
https://www.meer.com/it/32341-la-vita-antartica

The Gerlache Strait separating the Palmer Archipelago from the Antarctic Peninsular off Anvers Island. The Antartic Peninsular is one of the fastest warming areas of the planet.

The Gerlache Strait separating the Palmer Archipelago from the Antarctic Peninsular off Anvers Island. The Antartic Peninsular is one of the fastest warming areas of the planet.

 

non traduco, non so, lo scritto fornisce  dati  che sono di https://it.wikipedia.org/wiki/Isola_Anvers+ https://it.wikipedia.org/wiki/Stretto_di_Gerlache
che dovrebbero aiutarvi a tradurre qualcosa

 

 

Lo stretto di Gerlache è uno stretto  ( che costeggia la costa orientale della Terra di Graham) , separando da essa l’arcipelago Palmer, nella porzione settentrionale della Penisola Antartica. L’isola di Anvers (chiamata anche isola di Antwerpen) è un’isola dell’Antartide, situata a nord della Terra di Graham nella Penisola Antartica.
Con una superficie di 2432 km², l’isola di Anvers è l’isola più grande dell’arcipelago di Palmer.

 

 

questa devo completarla con un puntino rosso per chi volesse vedere..lo stretto di Gerlache;  – se  me lo scordassi – focalizzatevi su quel ricciolo sull’estrema sinistra, dove sull’ultima parte vedete delle macchiette blu- grigie– non è lì, ma davanti dove c’è uno spazio tipo trapezio/ ovale in bianco– avete capito tutti ..mi figuro, grazie

 

 

 

 

 

*****

 

UNA CARTINA DI LIMES – RIVISTA DIRETTA DA LUCIO CARACCIOLO – TI MOSTRA DOVE SI TROVANO LE PRINCIPALI STAZIONE DI RICERCA  LINK 

LIMES 18 GENNAIO 2021

 

 

Le principali stazioni di ricerca in Antartide - Limes

CARTA DI LAURA CANALI

 

 

PUBBLICHIAMO ANCHE IL  TESTO LEGATO ALLA CARTA, DI CUI UNA  PARTE VIENE RIPRODOTTA INGRANDITA

 

Le principali stazioni di ricerca in Antartide

Una carta a colori dal numero 12/20 di Limes, Il clima del virus.
carta di Laura Canali
Pubblicato il 

 

 

Dettaglio della carta di Laura Canali, per visualizzare la versione integrale scorri fino a fine articolo.
Dettaglio della carta di Laura Canali,

 

Una trentina di paesi dispone di un centinaio di stazioni di ricerca in Antartide. Un elenco ufficiale non esiste. Non stupisce: benché si tratti di installazioni scientifiche, sono comunque un simulacro della presenza di uno Stato nel continente di ghiaccio, che formalmente non appartiene a nessuno.

Dotarsi di una stazione di ricerca legittima la presenza al Polo Sud e apre la strada all’acquisizione del rango di attore antartico, che serve per farsi ammettere nel club dei paesi autorizzati a scrivere le regole per operare a queste latitudini.

La regione in cui si trovano più basi è la Penisola Antartica, con le limitrofe Isole Shetland Meridionali, dove sorgono 41 stazioni appartenenti a 17 paesi. La maggior parte è di proprietà di Cile e Argentina, che usano queste costruzioni per perorare la rivendicazione di quel territorio. Il motivo di tanto affollamento è che si tratta delle zone meno fredde e più accessibili, per la loro vicinanza al continente americano. Le acque limitrofe sono inoltre assai pescose.

Tutte le maggiori potenze sono presenti in Antartico, a eccezione di Iran e Corea del Nord.

Quella più attiva è la Cina, che sta costruendo la sua quinta stazione su Inexpressible Island, non lontano da quella più grande sul continente, l’americana McMurdo. Interessante anche la disposizione delle altre basi della Repubblica Popolare, che da est sembrano puntare dritto verso il Polo Sud, lungo la direttrice Zhongshan-Taishan-Kunlun.

 

La collocazione delle stazioni pare ricalcare le gerarchie mondiali. La più vicina al Polo Sud (anzi con esso coincidente) è l’americana Scott-Amundsen, la seconda è la cinese Kunlun, la terza la russa Vostok, la quarta la giapponese Dome Fuji (al momento però inattiva).

L’Italia ne possiede due. Una affacciata sul Mare di Ross, intitolata a Mario Zucchelli. L’altra, la Concordia, nell’entroterra, condivisa con i francesi. Mediamente vi opera un centinaio di nostri connazionali nella stagione estiva.

 

LEGGERE CON ATTENZIONE ::

Mantenere operativa una stazione in Antartide tutto l’anno richiede uno sforzo immenso. Quando si chiude la stagione estiva e sul santuario bianco cala la notte polare, chi resta nelle stazioni è completamente isolato dal mondo per sei mesi. Nessuno lo verrà ad aiutare. Si contano sulle dita di una mano i voli d’emergenza che nella storia sono riusciti ad atterrare d’inverno in Antartico. Gli astronauti nella stazione orbitante sono più vicini alla civiltà dei ricercatori al Polo Sud.

Lasciare personale fra i ghiacci continua a essere visto come un’impresa. Non può essere fatto solo per amor di scienza. Anche perché il 90% dei costi delle missioni antartiche se ne va in infrastrutture. «Troppe poche nazioni si stanno dotando delle capacità intellettuali proporzionali alle infrastrutture che accumulano. Dovrebbero cercare di condividere le risorse per la ricerca e coordinare gli sforzi», denuncia platealmente Steven Chown, capo del Scientific Committee on Antartctic Research (Scar).

Le basi poi sono continuamente servite dai militari. Le Forze armate accompagnano e permettono le missioni di ricerca con navi della Marina, velivoli dell’Aeronautica, incursori delle forze speciali, guide alpine dell’Esercito. In questo modo i paesi conducono esercitazioni non dichiarate, testano come operare in ambienti estremi, si dotano delle capacità di proiettare la forza a un emisfero di distanza, accumulano competenze logistiche potenzialmente necessarie per operazioni militari.

 

Continua a leggereAlla conquista dell’Antartide, di Federico Petroni

 

 

 


 

 

 

SEGUE DA
https://www.pnra.aq/it/antartide

NOTA SOTTO

L’Antartide è il continente degli estremi: è il più freddo, il più ventoso, il più arido, quello con la quota media maggiore, il meno popolato e il meno inquinato. L’Antartide si differenzia dagli altri continenti per l’assenza di acqua liquida a scala continentale, per l’esteso deserto polare freddo e arido che determina l’instaurarsi di condizioni ambientali estreme nonché per l’assenza quasi totale di vegetazione. È un continente quasi interamente coperto da ghiaccio e neve, circondato dall’Oceano Antartico. Il territorio antartico è pari a circa il 9% delle terre emerse del nostro pianeta e ciò lo rende il quinto continente per superficie. Il 98% della superficie dell’Antartide è ricoperto da una calotta di ghiaccio, che racchiude quasi i 7/10 di tutta l’acqua dolce del nostro pianeta. Lo spessore medio della calotta polare antartica, che nasconde un territorio costituito da montagne, vallate e pianure, è di circa 1990m; in alcuni punti lo spessore del ghiaccio supera i 4000m e ciò fa sì che l’altezza media di questo continente sia di 2300m, tre volte più elevata di quella degli altri continenti.

 

La regione antartica è una regione fredda e remota formata dal Continente Antartico, le isole circostanti e dal vasto Oceano Antartico che la circonda. Il vero confine di questa regione è un limite oceanografico noto come Convergenza Antartica o Fronte Polare Antartico.
La Convergenza Antartica è un’area di mare larga circa 40 km che circonda l’Antartide fra i 45° e 60° Sud ed è percorsa da una intensa corrente marina che ruota in senso orario. La transizione tra masse d’acqua distinte per differenze di temperatura ed altre proprietà chimico-fisiche è sufficiente per creare una barriera fra l’Oceano Antartico e gli altri oceani (Atlantico, Pacifico ed Indiano). La presenza di questa corrente oceanica, originatasi circa 20 milioni di anni fa, ha impedito lo scambio di vita da un lato all’altro, isolando l’Antartide e rendendola un’area geografica unica per gli studi sull’evoluzione e l’adattamento degli organismi.

 

 

 

NOTA : PNRA – PROGRAMMA NAZIONALE DI RICERCHE IN ANTARTIDE

Dal 1985, questo organismo ha il compito di promuovere e supportare la ricerca nazionale in Antartide, garantendo il mantenimento di adeguate infrastrutture per la ricerca (in Antartide e in Italia) e il finanziamento di attivita’ selezionate attraverso bandi competitivi.

L’attuale governance del PNRA, che e’ un programma nazionale in carico al Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) vede impegnati con diversi ruoli e diversi compiti il Consiglio nazionale delle ricerche (CNR), l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA); e una Commissione scientifica nazionale per l’Antartide (CSNA) insediata preso il Ministero.

Un Decreto MUR del 08/11/2022: ridetermina i soggetti incaricati dell’attuazione, delle strutture operative, i compiti e gli organismi consultivi e di coordinamento, le procedure del programma di ricerche in Antartide nonché le modalità di attuazione e della disciplina dell’erogazione delle risorse finanziarie. (GU n. 261 del 8-11-2022).

 

se hai interesse a dare un’occhiata al Decreto, apri il link sotto

chromeextension://efaidnbmnnnibpcajpcglclefindmkaj/https://www.pnra.aq/sites/default/files/csna/Decreto%20di%20riordino%20del%20PNRA%2

 

se vuoi leggere meglio sul PNRA :

apri sotto–c’è il link

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