Roma, Galleria d’Arte Moderna
L’ESTETICA DELLA DEFORMAZIONE.
Protagonisti dell’espressionismo italiano
Dal 6 luglio 2024 al 2 febbraio 2025
SCIPIONE
3. Scipione (Gino Bonichi), Il Cardinal Decano, 1930 olio su tavola, cm 133,7×117,3 Roma, Galleria d’Arte Moderna
Una delle stagioni più originali della cultura artistica italiana della prima metà del XX secolo è rappresentata dall’espressionismo italiano degli anni Venti-Quaranta che, pur sviluppato in gruppi e sodalizi più o meno definiti e longevi, ha apportato alla ricerca artistica contemporanea un contributo di fondamentale rilievo.
A questa esperienza estetica e poetica a cavallo fra le due guerre è dedicata la mostra L’estetica della deformazione. Protagonisti dell’espressionismo italiano, ospitata dal 6 luglio 2024 al 2 febbraio 2025 alla Galleria d’Arte Moderna e ideata in vista della celebrazione del centenario della stessa Galleria (1925-2025).
Con lo sguardo rivolto ai movimenti espressionisti internazionali, attraverso un dialogo suggestivo e stimolante tra la collezione della Galleria d’Arte Moderna, le opere provenienti da altre collezioni capitoline (Musei di Villa Torlonia, Casa Museo Alberto Moravia) e le opere provenienti dalla prestigiosa Collezione Giuseppe Iannaccone di Milano, mai esposta nella Capitale, sarà possibile comprendere in modo sfaccettato la variegata realtà dell’espressionismo italiano, con particolare riferimento alle personalità e ai gruppi che hanno avuto come centro d’azione le città di Roma, Milano e Torino.
Fra gli artisti presenti: Afro, Arnaldo Badodi, Renato Birolli, Bruno Cassinari, Gigi Chessa, Filippo De Pisis, Renato Guttuso, Carlo Levi, Mario Mafai, Giacomo Manzù, Marino Mazzacurati, Roberto Melli, Francesco Menzio, Ennio Morlotti, Fausto Pirandello, Antonietta Raphaël, Aligi Sassu, Scipione, Luigi Spazzapan, Ernesto Treccani, Italo Valenti, Emilio Vedova, Alberto Ziveri.
Alcuni artisti – come, ad esempio, Guttuso e Levi – si muovono all’interno di più d’uno di questi scenari, invitando a un approccio più fluido e trasversale che non strettamente topografico.
La mostra “L’estetica della deformazione. Protagonisti dell’espressionismo italiano” è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con la Collezione Giuseppe Iannaccone di Milano. Organizzazione Zètema Progetto Cultura.
da :
UN BUON TESTO SULLA MOSTRA ( CHE SPIEGA BENE )
DA : CLASSICULT.IT
Il percorso espositivo inizia naturalmente da Roma, con la Scuola di via Cavour e alcune delle personalità che via via hanno definito variamente la “scuola romana” e le sue peculiarità tecniche e tematiche, non ultima quella del tonalismo. In origine l’incontro fra i giovani Scipione e Mafai, cui presto si avvicina la Raphaël, dà l’avvio a una pittura visionaria e onirica, animata da colori accesi e drammatiche lumeggiature, nutrita dall’ammirazione per Goya, El Greco, Bosch, ma anche per i moderni Kokoschka, Chagall, Derain, Dufy.
Roberto Longhi, recensendo la mostra del gruppo nella primavera del 1929, individua chiaramente nel sodalizio di via Cavour le derivazioni espressioniste francesi. Altri artisti si uniscono a una nuova e variegata koiné “neoromantica”, tra cui Mazzacurati, Pirandello, De Pisis, Melli, Afro, Mirko, Guttuso, Ziveri.
L’itinerario espositivo prosegue con alcuni dei protagonisti del gruppo dei Sei di Torino (1929-31), «una pattuglia giovane di anni e giovane di spirito» riunita attorno al carisma di Felice Casorati e alle personalità di Edoardo Persico e Lionello Venturi.
Attraverso le opere di Chessa, Galante, Levi, Menzio, e inoltre di artisti come Spazzapan e Sobrero, vicini al sodalizio, si esplora una pittura di chiara ispirazione “francofona”, incentrata sul colore, ispirata dalle ricerche impressioniste e postimpressioniste d’oltralpe.
Il percorso si conclude con il gruppo Corrente, protagonista dal 1938, a Milano, di un vigoroso e appassionato espressionismo lirico. Il gruppo di giovani artisti coordinati da Edoardo Persico (Badodi, Birolli, Cassinari, Sassu, Treccani, Valenti e molti altri – come Manzù, Fontana, Tomea, Cantatore, Franchina – che partecipano più o meno assiduamente alle attività della rivista e della Bottega omonime) esprimono una pittura inquieta ed emozionata, capace di «parlare alla gente di cose vive».
Il dialogo fra la collezione della Galleria d’Arte Moderna e la Collezione Giuseppe Iannaccone illumina l’una e l’altra di reciproche inedite reinterpretazioni, confermando come l’arte italiana fra le due guerre, tutt’altro che affetta da provincialismo, abbia intessuto feconde e proficue interazioni con gli orizzonti europei. Gli espressionisti italiani, in piena sintonia con le tendenze internazionali ma allo stesso tempo consapevoli dello specifico della tradizione nazionale, hanno dato luogo a un lessico originale e franco, capace di interpretare con efficacia le inquietudini del loro tempo.
ALTRE IMMAGINI DELLA MOSTRA:
1. Galleria d’Arte Moderna- Roma
DA :
MARIO MAFAI
1. Mario Mafai, Le case del Foro Traiano, 1930 olio su tavola, cm 40x50Roma, Galleria d’Arte Moderna
MARIO MAFAI
2. Mario Mafai, Donne che si spogliano, 1934 olio su tavola, cm 96,5×79 Roma, Galleria d’Arte Moderna
SCIPIONE
4. Scipione (Gino Bonichi), La via che porta a San Pietro (I borghi), 1930 olio su tavola, cm 41,5×49- Roma, Galleria d’Arte Moderna
5. Marino Mazzacurati, Ritratto d’uomo, 1941-1943 cera, cm 33x25x32,8 –Roma, Galleria d’Arte Moderna
ROBERTO MELLI (Ferrara, 21 marzo 1885 – Roma, 4 gennaio 1958), un esponente della Scuola Romana
6. Roberto Melli, Natura morta (Composizione), 1935 olio su tela, cm 58×68–Roma, Galleria d’Arte Moderna
LUIGI SPAZZAPAN
7. Luigi Spazzapan, Kyralina, 1930 tempera su carta e acquerello, mm 470x360Roma, Galleria d’Arte Moderna
EMILIO SOBRERO
ALDO SALVADORI
9. Aldo Salvadori, Natura morta, 1934 olio su tela, cm 44×59 Roma, Galleria d’Arte Moderna
GIACOMO MANZU’
10. Giacomo Manzù, Ritratto di Ada de Micheli, 1940-Testa femminile, 37x30x26,5 -Roma, Galleria d’Arte moderna
2. IMMAGINI DALLA MOSTRA DELLA COLLEZIONE IANNACCONE — MILANO
ARNALDO BADODI
Arnaldo Badodi, Caffè, 1940 olio su compensato, cm 48×58 Photo: Studio Vandrasch Courtesy Collezione Giuseppe Iannaccone, Milano
RENATO BIROLLI
Renato Birolli, Gineceo, 1934 olio su tela, cm 70×65 Photo: Studio Vandrasch Courtesy Collezione Giuseppe Iannaccone, Milano
MARIO MAFAI
Mario Mafai, Tramonto sul lungotevere,1929 olio su compensato, cm 41,3×50,8 Photo: Studio Vandrasch Courtesy Collezione Giuseppe Iannaccone, Milano
ANTONIETTA RAPHAEL
Antonietta Raphaël, Veduta dalla terrazza di via cavour, 1929 olio su tavola, cm 21×27,4 Photo: Studio Vandrasch Courtesy Collezione Giuseppe Iannaccone, Milano
SCIPIONE
Scipione (Gino Bonichi), Cavalli davanti al mattatoio, 1929 ca olio su tavola cm 35,8×41,5 Photo: Studio Vandrasch Courtesy Collezione Giuseppe Iannaccone, Milano
ITALO VALENTI
Italo Valenti, Giovani greci, 1939 olio su tela, cm 40×50
Photo: Studio Vandrasch Courtesy Collezione Giuseppe Iannaccone, Milano
EMILIO VEDOVA
Emilio Vedova, Il caffeuccio veneziano, 1942 olio su tela, 43,2×55 cm Photo: Studio Vandrasch Courtesy Collezione Giuseppe Iannaccone, Milano
ALBERO ZIVERI
Alberto Ziveri, Il postribolo, 1945 olio su tela, cm 100×125
Photo: Studio Vandrasch Courtesy Collezione Giuseppe Iannaccone, Milano
DA :
CLASSICULT.IT