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Dino Buzzati su pittura e scrittura
Il fatto è questo, io mi trovo vittima di un crudele equivoco. Sono un pittore il quale, per hobby, durante un periodo purtroppo alquanto prolungato, ha fatto anche lo scrittore e il giornalista. Il mondo invece crede che sia viceversa, le mie pitture quindi non le può prendere sul serio. La pittura per me non è un hobby, ma il mestiere; hobby per me è scrivere. Ma dipingere e scrivere per me sono in fondo la stessa cosa. Che dipinga o scriva, io perseguo il medesimo scopo, che è quello di raccontare delle storie.
Dino Buzzati, «La balena volante», 1957, tempera su cartone, collezione privata Dino Buzzati
«Il ritratto del califfo Mash Er Rum e delle sue 20 mogli», 1958, tempera su cartone, collezione privata Dino Buzzati
«Il Duomo di Milano», 1952, tempera su tela, collezione privata Dino Buzzati
Buzzati con il suo bulldog Napoleone, coll. pr. Buzzati
riviera ( t ) – TANIA BUCCI
https://rivieramare.blogspot.com/2012/01/dino-buzzati.html
Dino Buzzati
PARTENZA PER L’AMERICA
Poesia pubblicata nel Corriere della Sera il 9 gennaio 1960 con una nota non firmata. Disegno di Salvatore Fiume.
Tu che vai lontano
sul vento della vittoria, forse.
Gentile signore, vuoi salutare
questa breve piccola patria
che tu lasci?
La casa all’angolo prospicente il canale
la terza finestra a cominciare da destra, vero?
La voce delle rane nella notte
del ventisette settembre.
Il raggio di luna che entrò nella latrina
così quieto, con la sua potenza misteriosa.
Lei che ti sfiorò con la mano, ah.
Ci fu uno squillo di tromba
prima che i cavallini
partissero pazzi alla carica
fra i radi alberi? E le notti solitarie
quando una forza invincibile
ti trascinava su su, al di sopra
dei lucernari e delle guglie?
Non è questo?
Dillo, non sono queste le miserie
che ora tu guardi avidamente
sul punto di partire
e ami?
La poesia è tolta dalla magnifica strenna che Dino Buzzati, Salvatore Fiume e l’editore A. Lucini hanno approntato per le Feste ( 1959 ). ‘Gerundio’ s’intitola, e dalla parola si leva il fascino, misterioso, di cui Buzzati sa disporre con grazia ed estro inconfondibili. Un re mitico? Una città dissepolta? Una epoca indecifrabile? ‘Gerundio’ raccoglie sei testi: poesie in prosa e poesie, un’altra anticipazione di quella raccolta completa che si attende da anni e che costituirebbe una delle spie più attive nel corpo della personalità di Buzzati, della quale conviene sempre sensibilizzare la componente lirica. La critica francese ha, anche recentemente, sottolineato l’estrazione sentimentale (non si fraintenda) poetica del suo messaggio, diversa da quella, per intenderci subito, di Kafka, di natura essenzialmente intellettualistica. I monotipi di Salvatore Fiume sono stati realizzati a colori in silkscreen ( serigrafia ): la vena del pittore è assolutamente congeniale al poeta. Anzi, riflette così profondamente il mondo poetico di Buzzati da risultarne splendidamente influenzata. Una simbiosi, tra parola e disegno esemplare.
” Il mattino quando
di casa uscendo
la scala scendo
la via traversando
il giornale prendo
laggiù lavorando
la sera tornando
ma gli anni passando
… ”
In asta “Gerundio” di Dino Buzzati (Milano, Officina d’Arte Grafica A. Lucini e C., 1959) con serigrafie di Salvatore Fiume a 7 euro- l’asta, però, è del 2020 ..
” Tu che vai lontano / sul vento della vittoria, forse
” Che cosa canterai, usignolo, questa notte ? “
” Il qui presente blimp blimp
pertanto si certifica attesta
che quandoché nel caso
del fu Osvaldo e Caterina Esposito
— “
” Nella concavità del pascolo montano / riscaldato dal sole il bianco teschio / dorme. “
” L’imperatore, di notte, solo, nel vasto letto tre-
mava di paura. Chi verrà a trucidarlo? Di dove
entrerà la Morte a passi felpati?
— ”
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