ANSA.IT/ NAPOLI — 4 OTTOBRE 2024 –9.22 — “Grazie” a scavi occulti scoperta rara chiesa medievale a Napoli. Sequestro di reperti già trafugati per imprenditore-tombarolo

 

 

ANSA.IT/ NAPOLI — 4 OTTOBRE 2024 –9.22

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“Grazie” a scavi occulti scoperta rara chiesa medievale a Napoli.

Sequestro di reperti già trafugati per imprenditore-tombarolo

 

 

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Stava effettuando scavi clandestini nelle vestigia di un’importantissima e, soprattutto, sconosciuta chiesa medievale, in pieno centro a Napoli, sfruttando dei locali terranei nella sua disponibilità.

A scoprire il luogo di culto e chi stava portando avanti in segretezza le attività è stato un imprenditore che però è stato anche individuato dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli e dal pool Beni Culturali della Procura di Napoli (coordinato dal procuratore aggiunto Filippelli).

La chiesa, del XI secolo, è esempio estremamente raro, sono pochissimi, infatti, gli esempi simili presenti in Italia.

 

 

****  SEGUE DA OPEN.ONLINE

04 Ottobre 2024 – 10:09 Alba Romano

https://www.open.online/2024/10/04/napoli-chiesa-medievale-scavi-clandestini/

 

L’edificio si trova a circa otto metri di profondità. Secondo gli inquirenti, si tratta di un ritrovamento con pochissimi precedenti in Italia

Una chiesa medievale, in pieno centro a Napoli e finora sconosciuta, è stata scoperta grazie a degli scavi clandestini. I carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale del capoluogo campano hanno sequestrato gli ambienti sotterranei, adiacenti a una struttura religiosa risalente all’XI secolo, e una grossa quantità di reperti trafugati dall’imprenditore-tombarolo ritenuto responsabile degli scavi occulti. Ma gli inquirenti sospettano che l’uomo possa averne già traslocata una parte in un altro luogo ancora sconosciuto.

 

La chiesa medievale sotto il centro di Napoli

 

La chiesa, databile all’undicesimo secolo, si trova a circa otto metri di profondità. Al momento, è visibile soltanto un’abside semicircolare affrescata, in discreto stato di conservazione, sulla quale è parzialmente identificabile l’iconografia di Gesù Cristo in trono, con una serie di decorazioni a velarium ( Nota in fondo ) e un’iscrizione dedicatoria in parte già decifrata. Dell’antico luogo di culto, fanno sapere i carabinieri, è emersa anche parte della pavimentazione, realizzata in lastre di marmo bianco di spoglio.

 

Gli scavi clandestini

 

La scoperta della chiesa, che restituisce al patrimonio pubblico i resti di un raro esempio di arte medievale, è stata portata avanti dall’imprenditore in piena segretezza. Ad accorgersi della sua attività sono stati però i carabinieri di Napoli e il pool Beni Culturali della procura. Le indagini degli inquirenti sono state affiancate anche dal supporto della Soprintendenza archeologica alle belle arti e al paesaggio del comune di Napoli. Gli esperti hanno ispezionato i numerosi locali di proprietà dell’imprenditore e sequestrato alcuni cunicoli sotterranei oggetto di scavi clandestini. Le attività di esplorazione sono state realizzate sotto un palazzo settecentesco vincolato come bene culturale perché considerato di particolare interesse storico-artistico.

 

Migliaia di reperti sequestrati

 

All’imprenditore napoletano sono stati inoltre sequestrati circa 10mila frammenti di ceramica, alcuni di epoca romana e altri di epoca medievale, probabilmente provenienti dal settore suburbano dell’antica città di Neapolis, riconducibili probabilmente ad altre aree non esplorate nel corso delle attività investigative. Sono stati inoltre sequestrati 453 reperti archeologici integri di epoca romana, tra cui crateri a figure rosse, anfore, lucerne e pipe in terracotta, monete di epoca romana e medievale. Il materiale recuperato e l’intera area sotterranea in sequestro saranno oggetto di ulteriori indagini e approfondimenti scientifici.

     nota:  ” a velarium “

 

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Fig. 1 – Il finto velario nella parte inferiore dell’abside (foto di Unicity S.p.A.)

 

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Fig. 2 – Il finto velario nella parte inferiore dell’abside (foto di Unicity S.p.A.).

 

 

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Fig. 4 – Il finto velario nella parete settentrionale (foto di Unicity S.p.A.).

 

 

Gli affreschi della chiesa di San Nicola di Trullas non si limitavano a coprire le pareti dell’abside, delle volte a crociera e della controfacciata, ma si estendevano anche lungo le pareti laterali, su tutta la superficie muraria interna della chiesa. Nella parte bassa delle pareti sono ancora visibili tracce della pittura che riproduceva un “velario”, cioè un tendaggio (figg. 1-4).

La decorazione a velario imitava i tessuti reali dell’epoca, con funzione decorativa (in Sardegna sono presenti anche a Saccargia, SS. Trinità e a San Giovanni di Sinis). Talvolta, questa parte della decorazione poteva ospitare figurazioni allegoriche o “di genere” di carattere non sacro e si trattava dell’unico spazio ammesso in una chiesa per rappresentazioni non sacre (per esempio: Santa Maria Immacolata a Ceri, Lazio).

 

 

SAN NICOLAS DI TRULLAS

è una chiesa di campagna tra i comuni di Semestene e Pozzomaggiore, in provincia di SassariSardegna , Italia. Del XII secolo, stile romanico

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La chiesa San Nicolas di Trullas e i resti del convento

 

 

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particolare della facciata, San Nicolas di Trullas
Fpittui discussione | contributi )

 

 

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