Stralci — Estratto di I turbamenti del giovane Törless, di R. Musil– da:: isoccombenti – 27 ottobre 2016 – ” Ogni grande scoperta si compie solo per metà nel cerchio illuminato della mente cosciente, per l’altra metà.. “

 

 

 

 

isoccombenti

Di cinema, di letteratura e di altre sciocchezze

27 ottobre 2016

Stralci

 

Estratto di I turbamenti del giovane Törless, di R. Musil

 

 

 

I pensieri sono qualcosa di strano. Spesso non sono che accidentali; passano senza lasciar traccia; e i pensieri hanno la loro stagione morta e la loro stagione viva. Talvolta si può avere un’intuizione geniale e tuttavia essa appassisce lentamente sotto le nostre mani, come un fiore. La forma rimane, ma mancano i colori, il profumo. Cioè, ce ne ricordiamo parola per parola, e il valore logico della proposizione scoperta rimane intatto, tuttavia galleggia senza meta alla superficie della nostra mente, e non ci sentiamo più ricchi per questo. Finché, magari dopo anni, ritorna all’improvviso un momento in cui ci accorgiamo che nel frattempo non avevamo capito niente benché in termini di logica avessimo capito tutto. Sì, vi sono pensieri vivi e pensieri morti. Il pensiero che si muove sulla superficie illuminata, che può sempre essere verificato e riscontrato lungo i fili della causalità, non è necessariamente il pensiero vivo. Un pensiero che s’incontra in questo modo rimane indifferente come un uomo qualsiasi in una colonna di soldati in marcia. Anche se un pensiero è entrato nella nostra mente molto tempo prima, prende vita solo nel momento in cui qualcosa, che non è più pensiero, che non è più logico, si combina con esso, così che noi sentiamo la sua verità, al di là di ogni giustificazione, come un’ancora che lacera la carne viva e calda…Ogni grande scoperta si compie solo per metà nel cerchio illuminato della mente cosciente, per l’altra metà nell’oscuro recesso del nostro essere più interiore, ed è innanzitutto uno stato d’animo alla cui estremità sboccia il pensiero come un fiore.

 

R. Musil, I turbamenti del giovane Törless, trad. it. di A. Rho, Einaudi, Torino, 1959, pp. 205-206.

 

 

I turbamenti dell'allievo Törless - Robert Musil - copertina

I turbamenti, le angosce e la solitudine di “un ragazzo senza qualità”: pubblicato nel 1906, il romanzo di esordio di Robert Musil colloca, attraverso un’ardita analisi interiore, la crisi adolescenziale del piccolo Törless all’interno della crisi della società mitteleuropea. Nei tratti psicologici del protagonista si delinea il rifiuto di un patrimonio di valori svalutato, paragonabile al vuoto “ideologico” e alla noia esistenziale di molti giovani d’oggi. Al contempo però il lettore contemporaneo non potrà non riconoscere in Beineberg e Reiting – i compagni di Törless che lo stesso Musil nel 1937 definì “gli attuali dittatori in nucleo” – una prefigurazione dei vari “duci” che di lì a qualche decennio avrebbero assoggettato l’Europa. Da qui (e non solo per correttezza filologica) anche la scelta di togliere il protagonista dalla dimensione esclusivamente “giovanile” per restituirlo a quella più ampiamente sociale di “allievo” di un preciso sistema educativo, politico e culturale. Introduzione di Franco Marcoaldi.

 

 

 

Robert Musil, dal 1917 al 1919 Robert Edler von Musil (Klagenfurt6 novembre 1880 – Ginevra15 aprile 1942), è stato uno scrittore e drammaturgo austriaco.

La sua opera principale è il romanzo (incompiuto) Der Mann ohne Eigenschaften (L’uomo senza qualità), una delle pietre miliari della letteratura di tutti i tempi, di cui il primo volume pubblicato nel 1930, prima parte del secondo volume edita nel 1933, e ultima parte, rimasta incompiuta dopo la morte dell’autore.

 

 

da:
https://it.wikipedia.org/wiki/Robert_Musil

 

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