Sciarada- Il circolo delle parole. Roberto Bazlen, con uno zaino pieno di libri – RAIPLAY- video, 65 min. — 2 novembre 2022

 

 

Sciarada – Il circolo delle parole. Roberto Bazlen, con uno zaino pieno di libri

Un ritratto di Roberto ‘Bobi’ Bazlen, una figura singolare di intellettuale e animatore culturale, fondatore della casa editrice Adelphi. Di Isabella Donfrancesco e di Alessandra Urbani. Produttore esecutivo Annalisa Proietti. Regia Laura Vitali. Di Giampaolo Penco. Con un’introduzione di Cristina Battocletti.

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Bobi Bazlen, l’ombra di Trieste - Limina | Rivista

FOTO DA:

Nel link sotto, volendo, trovate una presentazione di Bazlen e una recensione del libro scritto su di lui di Cristina Battocletti – vedi sotto

Limina / Rivista

 

biografia  

Bobi Bazlen  (Trieste 1902 – Milano 1965) è stato uno dei maggiori influenzatori della cultura italiana nel Dopoguerra. Fondatore assieme a Luciano Foà di Adelphi, consulente di Einaudi e delle più importanti case editrici italiane, grazie a lui venne scoperto Italo Svevo e pubblicata la letteratura mitteleuropea fino ad allora sconosciuta, tra cui Franz Kafka e Robert Musil. Capace di leggere indifferentemente in tedesco, italiano, inglese e francese indovinava il valore dei libri in base al fatto che avessero “il suono giusto”. Affascinato da oroscopi e mappe astrologiche, aveva una cultura vastissima che si spingeva fino all’antropologia e all’arte primitiva. Di madre ebrea e padre cristiano evangelico, da adulto abbracciò il taoismo e le filosofie orientali. Imprendibile, misterioso, bizzarro anche nel vestiario, è rimasto sempre nell’ombra. Chi era dunque, Roberto, Bobi, Bazlen? Perché ha lasciato fantasmi irrisolti? Perché era amato da tanti, come la poetessa Amelia Rosselli, e avversato da altri, come il regista Pier Paolo Pasolini e lo scrittore Alberto Moravia? Una vita piena di passioni, amicizie profonde e frequentazioni di intellettuali come Elsa Morante, sofferenze, sullo sfondo della grande storia del Novecento.

Dalle mattinate passate nella bottega di Umberto Saba, alle correzioni alle poesie del Nobel Eugenio Montale, all’avventura della psicoanalisi, con Edoardo Weiss e Ernst Bernhard, di cui fu uno dei primi pazienti.

Questo libro racconta un Bazlen inedito, attraverso lettere mai viste e nuove testimonianze che riportano a Trieste, che lasciò a 33 anni senza farvi (forse) più ritorno.

 

 

 

Cristina Battocletti

Cristina Battocletti, originaria di Cividale del Friuli, è scrittrice, giornalista per la “Domenica” del “Sole 24 Ore”, critica cinematografica. Nel 2015 ha pubblicato il romanzo La mantella del diavolo, che ha vinto il premio Latisana per il Nord-Est ed è stato finalista ai premi Bergamo, Rapallo e Asti. Presso La nave di Teseo sono usciti nel 2017 Bobi Bazlen. L’ombra di Trieste, vincitore dei premi Comisso e Martoglio, e nel 2021 Giorgio Strehler. Il ragazzo di Trieste. Vive a Milano, ha due figlie, Olga e Nora.

 

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