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 Arthur Rimbaud (/aʁˈtyʁ ʁɛ̃ˈbo/) (Charleville20 ottobre 1854 – Marsiglia10 novembre 1891

Arthur Rimbaud immortalato da Étienne Carjat nell’ottobre 1871
http://abardel.free.fr/iconographie/carjat/premier_carjat.htm
sotto altre foto del  poeta

 

 

 

Il poema ‘I corvi’ di Rimbaud apparve per la prima volta nella rivista “La Renaissance litteraire et artistique” il 14 settembre 1872.

Signore, quando la prateria è fredda,

quando nei casolari in rovina

si sono spenti i rintocchi dell’angelus…

sulla natura spoglia di fiori

fa calare dal gran cielo

i corvi cari ed amati.

Schiera bizzarra dalle grida roche,

il vento freddo minaccia i vostri nidi!

Voi, lungo i fiumi ingialliti,

sui sentieri degli antichi calvari,

sopra i fossati e sulle tane,

disperdetevi e radunatevi!

A migliaia sui campi di Francia,

dove dormono i morti di ieri,

volteggiate, quando verrà l’inverno,

affinché il passante possa ricordare!

Sii dunque il banditore del dovere,

o mio nero uccello di morte!

Voi, però, santi del cielo, in cima alla quercia,

antenna spersa nella sera incantata,

lasciate le capinere di maggio

per chi in fondo al bosco è incatenato,

nell’erba da cui più non si sfugge,

da una sconfitta che non ha domani.

La datazione è incerta: l’allusione ai “morti di ieri” potrebbe riferirsi ai morti del ’70 e la poesia sarebbe quindi del ’72, quando la guerra poteva ormai essere un ricordo, anche se recente. Rimbaud ha voluto fare del corvo un simbolo, il “banditore del dovere”, che deve incessantemente ricordare ai Francesi le giovani vite sacrificate e i motivi della sconfitta. Il verso ‘I corvi cari ed amati’ lo si ritrova nella “Rivière de Cassis”, datato maggio ’72. Forse Rimbaud ha volutamente ripreso il verso del ’71. I corvi sarebbero i “Germani” e vi sarebbe quindi un simbolismo sarcastico.

LES CORBEAUX

 

Seigneur, quand froide est la prairie,

Quand dans les hameaux abattus,

Les longs angelus se sont tus…

Sur la nature défleurie

Faites s’abattre des grands cieux

Les chers corbeaux délicieux.

Armée étrange aux cris sévères,

Les vents froids attaquent vos nids!

Vous, le long des fleuves jaunis,

Sur les routes aux vieux calvaires,

Sur les fossés et sur les trous

Dispersez-vous, ralliez-vous!

Par milliers, sur les champs de France,

Où dorment des morts d’avant-hier,

Tournoyez, n’est-ce pas, l’hiver,

Pour que chaque passant repense!

Sois donc le crieur du devoir,

Ô notre funèbre oiseau noir!

Mais, saints du ciel, en haut du chêne

Mât perdu dans le soir charmé,

Laissez les fauvettes de mai

Pour ceux qu’au fond du bois enchaîne,

Dans l’herbe d’où l’on ne peut fuir,

La défaite sans avenir.

Dipinto di August Friedrich Schenck ( 1828 – 1901 ), nato a Glückstadt nel Ducato di Holstein, all’epoca sotto il controllo danese ma parte della Confederazione tedesca. Ha vissuto e lavorato per gran parte della sua vita in Francia. Era sia francese che tedesco di nazionalità. E’ morto a Ecouen ( ‘Île-de-France ) in Francia.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante avvoltoio

 

*** a Ecouen c’è un famoso castello, spero di mostravelo domani– ch

 

 

 

 

 

foto che riguardano  Arthur Rimbaud :

 

 

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Henri Fantin-Latour Coin de table. Da sinistra, seduti: Paul Verlaine, Arthur Rimbaud, Léon ValadeErnest d’Hervilly e Camille Pelletan. In piedi: Elzéar BonnierEmile Blémont e Jean Aicard.

Henri Fantin-Latour – RMN (Musée d’Orsay) / Hervé Lewandowski – 1872

 

 

 

 

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Verlaine e Rimbaud a Londra di Félix Régamey, 1872

 

 

 

 

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Rimbaud ritratto da Verlaine, 1972

 

 

 

 

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Jef Rosman, Épilogue à la française , 1873
Rosman, pittore dilettante, rappresenta Rimbaud convalescente in una pensione a Bruxelles.

 

 

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Prima edizione della Saison en enfer, ottobre 1873
Gallica

 

 

 

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Rimbaud, in piedi a sinistra, a Sheikh-Othman presso Aden, 1880

 

 

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Rimbaud a Harar, 1883
https://it.wikipedia.org/wiki/Arthur_Rimbaud#/media/File:Rimbaud_harar_2.jpg:~:text=http%3A//www.come4news.com/images/stories/Divers/cmes_images/rimbaud%2Dabyssinie.1187266467.jpg

 

 

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Arthur Rimbaud nel 1883 ad Harar

 

 

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Mariam, convivente di Rimbaud
Mariam (ca 1860 – ?) compagna etiopica di Arthur Rimbaud. Foto pubblicata da Ottorino Rosa (1853-1930) in “L’Impero del Leone di Giuda”, Brescia, Lenghi, 1913

 

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MENELIK II
– R. Pankhurst, The Ethiopians : A History, 2001

 

 

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Caricatura di Rimbaud su «Les Hommes d’Aujourd’hui», gennaio 1888
Revue “Les Hommes d’aujourd’hui” n°318, janvier 1888 – Couverture humoristique du dessinateur Luque Arthur Rimbaud : Voyelles. Photographié lors de l’exposition “Rimbaudmania” Paris.

 

 

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1 risposta a Laureto Rodoni Facebook – link sotto — 14 settembre 24 – ore 16.00 — se avete voglia di vedere cose nuove, vi consiglio il suo Facebook — con calore/ chiara

  1. DONATELLA scrive:

    Mi ha colpito il quadro di August Friedrick Schenck: la pecora sembra esprimere tutto il dolore del mondo.

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