*** per i nostri Donatelli Anarchici –- ILARIA ROMEO – COLLETTIVA -SPECIALE REFERENDUM 2025 – CGIL : La rivoluzione anarchica di Pëtr Alekseevič Kropotkin + note : 1. Alexander Berkman – 2. Emma Goldman + altro

 

 

 

 

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GIORNALE DELLA CGIL 

https://www.collettiva.it/copertine/culture/la-rivoluzione-anarchica-di-petr-alekseevic-kropotkin-c8690i5s

 

 

IL PENSATORE

 

La rivoluzione anarchica di Pëtr Alekseevič Kropotkin

 

 

L’8 febbraio 1921 moriva il filosofo, teorico dell’anarchia, che aveva sposato la causa dei diseredati ed era convinto che dove c’era autorità non ci fosse libertà

 

 

 

 

Pëtr Alekseevič Kropotkin è stato un filosofo, geografo, zoologo, militante e teorico dell’anarchia russo. Nato da una famiglia principesca imparentata con gli zar, educato nell’esclusiva scuola militare del corpo dei paggi imperiali, rifiuterà giovanissimo la sua classe di origine per sposare la causa dei diseredati di tutte le Russie.

Tre sono, secondo il filosofo, gli stadi dell’etica umana: il mutuo soccorso, la giustizia, la morale. Il mutuo soccorso, tradotto anche come mutuo appoggio, è presente in tutti gli animali.  Salvo pochissime eccezioni, affermava il filosofo, tutti gli animali vivono in branchi e si aiutano a vicenda, perché questa è l’arma migliore per sopravvivere. Si tratta di una vera e propria legge della natura, di un fattore determinante dell’evoluzione. A sopravvivere in natura non sono sono i più forti fisicamente, né i più scaltri, ma coloro che imparano ad unirsi in modo da sostenersi reciprocamente, tanto i forti quanto i deboli, per la prosperità della comunità.

 

Le tesi di Kropotkin costituiscono un’alternativa sia alle teorie del darwinismo sociale, le quali pongono l’enfasi sulla competizione e sull’egoismo, sia alle rappresentazioni romantiche di scrittori come Jean-Jacques Rousseau, il quale pensava che la cooperazione fosse motivata da una forma di amore universale.

Kropotkin sosteneva, infatti, che il mutuo appoggio fornisca vantaggi pratici per la sopravvivenza delle comunità, sia umane che di altre specie, e che, tanto quanto la coscienza morale, sia stata premiata dalla selezione naturale. Per questo era convinto della necessità di creare modelli di organizzazione sociale fortemente cooperativi ed egualitari.

“Gli anni che passai in Siberia – scriveva in Memorie di un rivoluzionario– mi insegnarono molte cose che non avrei potuto imparare altrove. Mi convinsi ben presto dell’assoluta impossibilità di fare qualcosa di veramente utile per il popolo servendosi del meccanismo amministrativo. Mi liberai per sempre di quella illusione. Incominciai poi a capire non solo gli uomini e la natura umana, ma anche le intime origini della vita della società. Il lavoro costruttivo delle masse ignorate, di cui così poco si parla nei libri, e l’importanza di quel lavoro costruttivo nello sviluppo delle forme sociali, mi si delineò con chiarezza”.

 

 

Ne Il mutuo appoggio  Kropotkin specificava:

 

Dopo avere esaminato l’importanza dell’aiuto reciproco nelle diverse classi di animali dovetti esaminare l’ufficio dello stesso fattore nell’evoluzione dell’uomo. (…) Dopo aver esaminato il numero e l’importanza delle istituzioni dell’aiuto reciproco, formate dal genio creatore delle masse selvagge e semiselvagge durante il periodo delle tribù, e ancor più durante il successivo periodo dei comuni rurali, e dopo aver constatato l’immenso influsso che queste istituzioni primitive hanno esercitato nell’ulteriore sviluppo dell’umanità fino all’epoca attuale, fui spinto ad estendere le mie ricerche anche alle epoche storiche. Studiai particolarmente quel periodo, così interessante, delle libere repubbliche urbane del medioevo, delle quali non s’è ancora riconosciuto abbastanza l’universalità né apprezzata l’influenza sulla nostra civiltà moderna.

 

Infine, ho cercato di indicare brevemente l’immensa importanza che gli istinti di solidarietà, trasmessi all’umanità dalla ereditarietà di una lunghissima evoluzione, agiscono ancor oggi nella nostra società moderna; in questa società che si pretende poggi sul principio “ciascuno per sé e lo Stato per tutti”, ma che non l’ha mai realizzato e non lo realizzerà giammai.
Sì può obbiettare a questo libro che tanto gli animali quanto gli uomini vi sono presentati sotto una luce troppo favorevole; che si è insistito sulle loro qualità socievoli, mentre i loro istinti anti-sociali ed individualisti sono a malapena considerati. Ma questo era inevitabile. Noi abbiamo udito ultimamente parlar tanto dell’“aspra e spietata lotta per la vita” che si pretendeva sostenuta da ogni animale contro tutti gli altri animali, da ogni “selvaggio” contro tutti gli altri “selvaggi” e da ogni uomo civile contro tutti i suoi concittadini – e queste asserzioni sono così bene divenute articoli di fede – che era necessario, a bella posta, di opporre loro una vasta serie di fatti mostranti la vita animale ed umana sotto un aspetto completamente diverso.

Era necessario indicare la capitale importanza che hanno le abitudini sociali nella natura e nell’evoluzione progressiva, tanto delle specie animali quanto degli esseri umani; di provare che esse assicurano agli animali una migliore protezione contro i loro nemici, e molto spesso delle facilitazioni per la ricerca del loro alimento (provvigioni per l’inverno, migrazioni, ecc.), una maggiore longevità e, di conseguenza, una più grande probabilità di sviluppo delle facoltà intellettuali; infine era necessario dimostrare che esse hanno dato agli uomini, oltre questi vantaggi, la possibilità di cercare le istituzioni che hanno permesso all’umanità di trionfare nella sua lotta accanita contro la natura e di progredire, nonostante tutte le vicende della storia. È questo che ho fatto. Questo è, certo, un libro sulla legge dell’aiuto reciproco, considerato come uno dei principali fattori dell’evoluzione; ma non è un libro su tutti i fattori dell’evoluzione; è un libro su tutti i fattori dell’evoluzione e sul loro rispettivo valore. Bisognava che questo primo libro fosse scritto, perché fosse possibile scrivere l’altro.

 

 

 

Imprigionato per le sue idee sovversive, Kropotkin sarà costretto a un lungo esilio durante il quale attraverserà mezza Europa, rifiutando in Russia tutti gli incarichi che gli erano stati proposti.

 

“Ma quale diritto avevo io a queste gioie profonde – dirà – mentre intorno a me non vi era che miseria e lotta per un tozzo di pane ammuffito; quando tutto quello di cui io potevo aver bisogno per poter vivere in questo mondo di altissime emozioni doveva essere tolto dalla bocca di quelli che fanno crescere il grano e non hanno abbastanza pane per i loro bambini?”.

 

“La Rivoluzione – affermava – è più che la demolizione di un regime. È il risveglio dell’intelligenza umana, lo spirito inventivo decuplicato, centuplicato; è l’alba di una nuova scienza – la scienza di Laplace, di Lamarck, di Lavoisier. È una rivoluzione negli animi, più ancora che nelle istituzioni. (…) Una riforma è sempre un compromesso con il passato, mentre il progresso ottenuto tramite una rivoluzione è sempre una promessa di progresso futuro”. Non tradirà mai le proprie idee e negli ultimi anni di vita si batterà a favore dei detenuti politici e per riaffermare che “dove c’è autorità non c’è libertà”.

 

Questa frase sarà incisa sulle numerose bandiere che sventoleranno a Mosca durante il suo funerale, durante il quale migliaia di persone lo accompagneranno nel corso del suo ultimo viaggio (anche gli anarchici Alexander Berkman ed Emma Goldman, insieme ad alcuni altri importanti anarchici dall’estero, erano presenti al funerale). Sarà l’ultima grande manifestazione pubblica che la polizia politica sovietica consentirà in Mosca agli anarchici. Molti dei partecipanti saranno fucilati nel giro di pochi mesi.

 

 

 

NOTE :

1.

ALEXANDER BERKMAN

 

Alexander Berkman - Wikipedia

Aleksandr Berkman  ( Vilnius21 novembre 1870 – Nizza28 giugno 1936) è stato un anarchico russo.

Di origine ebraica, fu un pensatore e attivista anarchico. Emigrato giovane negli Stati Uniti, il 23 luglio 1892 effettuò un attentato contro Henry Clay Frick, industriale, ferendolo con due colpi di pistola e alcune pugnalate alle gambe. Fu condannato, scontò la pena, continuò l’attività anarchica.

Successivamente fu espulso e rimpatriato in Russia e sostenne inizialmente la rivoluzione bolscevica. Dopo la repressione della rivolta di Kronštadt del 1921, deluso, passò in Germania e più tardi in Francia.

Malato, decise di suicidarsi sparandosi un colpo di pistola, e morì dopo alcune ore. Fu amico e amante di Emma Goldman, che conobbe in giovane età e la quale lo assistette negli ultimi istanti.

 

 

 

 

Berkman parla in Union Square, New York,  maggio 1908
Photo by Bain News Service.

 

 

 

Berkman parla in Union Square, New York, maggio 1914
George Grantham Bain Collection – Library of Congress Catalog

 

 

 

 

 Berkman & Helen Harris
Bain News Service, publisher – Library of Congress Catalog:

 

 

 

autore : Berkman — mappa di Kronstadt, 1922

 

 

***ne parleremo un’altra volta

 

 

 

 

Lillian Rubel Alexander BerkmanBecky EdelsonLouise Berger– 1913
Bain News Service, publisher
 –

 

 

 

 

1925

 

 

2.

EMMA GOLDMAN

 

 

 

 

Goldman | Lapham's Quarterly

foto : Goldman | Lapham’s Quarterly

 

Emma Goldman (in yiddish:עמאַ גאָלדמאַן; Kovno29 giugno 1869 – Toronto14 maggio 1940),  è stata un’anarchicaattivista e saggista russa naturalizzata statunitense. Fu un’anarchicasaggista e filosofa che svolse un importante compito nella diffusione del pensiero anarchico classico in Europa e Nordamerica. Subì diversi arresti negli Stati Uniti d’America, i più clamorosi dei quali per diffondere informazioni sulle modalità di controllo delle nascite. Costretta a lasciare gli Stati Uniti d’America sotto minaccia di deportazione, visse in seguito dividendosi tra Francia e Canada, Paese in cui trascorse gli ultimi anni.

Nata nella provincia russa di Kovno (ora KaunasLituania) e trasferitasi poi ancora fanciulla con la famiglia di origine ebraica a San Pietroburgo. L’ambiente familiare era dominato dalla figura autoritaria e conformista del padre, mentre il contesto sociale era caratterizzato da una latente ostilità nei confronti degli ebrei. A soli quindici anni emigrò negli Stati Uniti d’America, dove, piena di entusiasmo e alla ricerca di se stessa, ebbe occasione di interessarsi tramite la stampa alle vicende giudiziarie seguite agli incidenti avvenuti a Chicago (4 maggio 1886) fra lavoratori in sciopero e polizia.

Oltre alla specifica propaganda dell’ideale anarchico, Emma Goldman tenne diverse conferenze sull’emancipazione della donna, sull’uso dei contraccettivi ed il controllo delle nascite. Assieme a Voltairine de Cleyre precorse le idee di quel movimento che troverà poi il suo sviluppo negli anni sessanta del XX secolo.

«La storia – scriveva la Goldman – ci ha insegnato che ogni classe oppressa ha ottenuto la sua liberazione dagli sfruttatori solo grazie alle sue stesse forze. È dunque necessario che la donna apprenda questa lezione, comprendendo che la sua libertà si realizzerà nella misura in cui avrà la forza di realizzarla. Perciò sarà molto più importante per lei cominciare con la sua rigenerazione interna, facendola finita con il fardello di pregiudizi, tradizioni ed abitudini. La richiesta di uguali diritti in tutti i campi è indubbiamente giusta, ma, tutto sommato, il diritto più importante è quello di amare e di essere amata. Se dalla parziale emancipazione si passerà alla totale emancipazione della donna, bisognerà farla finita con la ridicola concezione secondo cui la donna per essere amata, moglie e madre, debba comunque essere schiava o subordinata. Bisognerà farla finita con l’assurda concezione del dualismo dei sessi, secondo cui l’uomo e la donna rappresentano due mondi agnostici»

 

Ed a proposito della contraccezione, in una lettera inviata al compagno anarchico Max Nettlau scriveva:

 

«Ho imparato che tutti gli uomini latini trattano ancora le loro mogli o le loro figlie come esseri inferiori e che le considerano semplici macchine da riproduzione, come facevano gli uomini dell’età della pietra… L’uomo più moderno si comporta ancora come Adamo, con le sue inibizioni verso la donna… Devo ancora incontrarla, questa donna che vuole avere tanti bambini. Ciò non significa che io abbia mai negato il fatto che la maggior parte delle donne vogliano avere un bambino, sebbene anche questo sia sempre stato esagerato dai maschi. Ho conosciuto un discreto numero di donne che, pur essendo femminili fino all’osso, non possedevano quello che dovrebbe essere l’innato spirito materno o desiderio di avere figli. Vi sono senza dubbio delle eccezioni. Ma come si sa le eccezioni confermano la regola. Ammettiamo pure che ogni donna voglia diventare madre, a meno che non sia ottusa ed ignorante e che non abbia un carattere esageratamente passivo, una donna vuole tanti figli quanti decide di averne. Certamente le abitudini e le tradizioni giocano una parte di enorme importanza nel creare desideri artificiali che possono diventare quasi una seconda natura. La Chiesa, in particolar modo la Chiesa cattolica, ha fatto il possibile per convincere la donna che essa deve sottostare a ciò che ha ordinato Dio riguardo alla riproduzione. Ma forse ti interesserà sapere che fra le donne che si rivolgono a cliniche specializzate nel controllo delle nascite, le donne cattoliche, incuranti dell’autorità esercitata su di loro dal clero, rappresentano una percentuale molto alta»

 

altro in : https://it.wikipedia.org/wiki/Emma_Goldman– , dove si trova una lunga lista di sue opere in italiano.

 

 

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*** per chi volesse, i Donatelli per esempio, un articolo su Emma Goldman  dalla Rivista  STORICA del National Geographic  – 6 novembre 2021

 

Emma la Rossa: l’intensa vita di un’anarchica

Emigrata negli Stati Uniti dalla Lituania, la giovane Emma Goldman abbraccia ben presto le posizioni anarchiche. La sua è una personalità affascinante e ribelle: si prodiga a favore dei lavoratori, delle donne, delle minoranze; tiene comizi e viaggia per diffondere le idee anarchiche. Ma spesso la sua libertà di pensiero si scontra con l’incomprensione e il potere

Storica

apri qui

https://www.storicang.it/a/emma-rossa-lintensa-vita-di-unanarchica_15369

 

 

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LITUANIA — 

https://it.wikipedia.org/wiki/Lituania

 

 

Kovno– Kaunas — dove nasce  Emma Goldman ** le foto di Kaunas sono al fondo

 

Lituania - Mappa

KOVNO = KAUNAS OGGI —  SUD – OVEST
DELLA LITUANIA

 

 

La Lituania (AFI/lituˈanja/[5]; in lituano Lietuva[lʲɪɛtʊˈvɐ]), ufficialmente Repubblica di Lituania (in lituano Lietuvos Respublika[lʲɪɛtʊˈvoːs rʲɛsˈpʊblʲɪkɐ]), è uno Stato membro dell’Unione europea.

 

Abitata per secoli da numerose tribù, la Lituania venne unificata nel XIII secolo da Mindaugas, costituendo prima un Regno e poi un Ducato. Ultima nazione europea ad abbandonare il paganesimo, tra XIV e XV secolo ebbe una rapida espansione territoriale, fino a diventare la nazione più estesa d’Europa, il cui controllo copriva anche l’odierna Bielorussia e le regioni occidentali dell’Ucraina. Nel 1569 il Granducato di Lituania formò una confederazione col vicino Regno di Polonia e assieme a quest’ultimo subì, nella seconda metà del XVIII secolovarie spartizioni territoriali, fino all’annessione all’Impero russo nel 1795.

 

Nel 1918 la Lituania divenne indipendente, ma poco dopo le truppe polacche invasero la capitale Vilnius e Kaunas divenne la capitale provvisoria (Laikinoji Sostine) della Lituania dal 1920 al 1940.

In questo periodo la città conobbe notevole espansione, vennero costruiti nuovi quartieri, industrie, infrastrutture e nel 1922 fu aperta un’università che fu ribattezzata nel 1930 Vytautas Magnus e che in seguito divenne Politecnico di Kaunas ed è oggigiorno l’Università tecnica di Kaunas.

Nel 1940 fu invasa dalle truppe sovietiche e poco dopo, nel 1941, da quelle tedesche che la occuparono fino al 1944.

Durante l’occupazione tedesca a Kaunas furono massacrati (vicino al Forte IX), oltre all’intera popolazione ebraica locale di circa 40.000 persone, anche migliaia di ebrei deportati dalla Germania e dall’Austria, tra i quali il noto storico e pedagogo breslavico Willy Cohn (1888-1941)n

Nel 1944 ritornarono le truppe sovietiche, contro le quali operò per quasi un decennio una resistenza armata. Nel 1990 fu la prima tra le repubbliche sovietiche a dichiarare la propria indipendenza.

Uno dei simboli della città è il girasole, oltre al seminatore di stelle, una statua di bronzo del 1939 che rappresenta un contadino intento alla semina. Di notte, illuminata, proietta su un muro un fascio di puntini che sembrano stelle.

È stata scelta per essere capitale europea della cultura nel 2022, insieme ad Esch-sur-Alzette.

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Kaunas

 

La Lituania è uno Stato membro dell’ONU, della NATO, del Consiglio d’Europa, dell’OCSE. Il 1º gennaio 2015 ha adottato l’euro, sostituendolo al litas. È una Repubblica semipresidenziale, il cui attuale Presidente è Gitanas Nausėda, mentre il ministro presidente è Ingrida Šimonytė.

 

 

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Lituania oggi 

 

INTERNAZIONALE 13 MAGGIO 2024 : ELEZIONI IN LITUANIA

https://www.internazionale.it/ultime-notizie/2024/05/13/lituania-primo-turno-presidenziali

 

Il presidente e la premier si sfideranno nel secondo turno delle presidenziali in Lituania

Vilnius, Lituania, 12 maggio 2024. - Petras Malukas, Afp

Vilnius, Lituania, 12 maggio 2024. (Petras Malukas, Afp)

 

Il capo dello stato uscente Gitanas Nausėda è arrivato in testa nel primo turno delle elezioni presidenziali del 12 maggio, incentrato sulla “minaccia russa”, e nel ballottaggio del 26 maggio sfiderà la premier Ingrida Šimonytė.

Secondo i risultati quasi definitivi dello scrutinio, Nausėda ha ottenuto il 46 per cento dei voti, contro il 16 per cento di Šimonytė.

La Lituania, un’ex repubblica sovietica che confina con l’exclave russa altamente militarizzata di Kaliningrad, teme di diventare il prossimo obiettivo della Russia in caso di vittoria in Ucraina.

Secondo i principali analisti politici locali, Nausėda non dovrebbe avere problemi a imporsi al secondo turno.

In Lituania il presidente dirige la politica estera in collaborazione con il governo e partecipa ai vertici dell’Unione europea e della Nato.

 

Cinquemila soldati tedeschi

Uniti dalla preoccupazione per la minaccia russa, Nausėda e Šimonytė hanno posizioni diverse in politica interna.

Šimonytė, 49 anni, ha posizioni conservatrici in economia e liberali in tema di diritti civili. In particolare, è favorevole alle unioni tra persone dello stesso sesso, osteggiate da molti in questo paese prevalentemente cattolico.

“Nausėda è invece decisamente più a sinistra dal punto di vista economico”, ha dichiarato all’Afp Ramūnas Vilpišauskas, un analista politico dell’università di Vilnius.

La Lituania è uno dei principali fornitori di aiuti militari all’Ucraina, grazie a una spesa per la difesa pari al 2,75 per cento del pil, che il governo vorrebbe portare al 3 per cento.

Vilnius vorrebbe usare questi fondi aggiuntivi per acquistare carri armati e sistemi di difesa aerea, e per accogliere in territorio lituano una brigata tedesca. La Germania è infatti pronta a inviare nel paese circa cinquemila soldati entro il 2027.

 

SEGUE NEL LINK DELLA RIVISTA ALL’INIZIO CHE RIPETO:

https://www.internazionale.it/ultime-notizie/2024/05/13/lituania-primo-turno-presidenziali

 

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