IL PADRE NOSTRO ANTICO CANTO DELLA CHIESA ORTODOSSA : ” Otche Nash ” – Nikolai Semyonovich Golovanov, famoso direttore d’orchestra russo – + Igor Strawinsky + canto gregoriano ( da Gregorio Magno, VI secolo d. C. )

 

 

  1.  versione ortodossa in slavo antico

 

 

OTCHE NASH IZHE ESI NANEBESECH
DA SVYATITZA IMYA TVOE,
DA PRIIDET TSARSTVIE TVOE,
DA BUDET VOLYA TVOYA,
YAKO NANEBESI I NA ZEMLI;
KHLEB NASH NASUSHNIJ DAZHD NAM DNES,
I OSTAVI NAM DOLGI NASHA
YAKO ZHE I MI OSTAVLYAEM DOLZHNIKOM NASHIM
I NEVVEDI NAS VO ISKUSHENIE
NO IZBAVI NAS OT LUKAVAGO.

 

La traduzione è il nostro Padre Nostro preso dai Vangeli di San Matteo e San Giovanni

 

 

 

2.  Versione di Igor Stravinsky del canto della chiesa russa ” Padre Nostro “

 

Era il 1926 quando Stravinskij si riavvicinò alla religione, che aveva abbandonato all’età di quattordici anni, e subito compose il suo primo brano sacro, a quarantaquattro anni. Un piccolo coro a cappella, Otsche nash, un padre nostro in slavonico, al quale fece seguire nel 1932 Simvol verï (Credo) e Bogoroditse Dievo (Ave Maria) nel 1934. Per molto tempo non parlò di questo riavvicinamento nel timore di cadere nello stesso errore in cui Wagner inciampò, secondo Stravinskij, nel Parsifal: la confusione, la non netta demarcazione tra la sfera spirituale e religiosa, intimamente privata, e quella estetica.

Fu la lingua slava, la stessa con cui da piccolo recitava le preghiere, a favorire la rinascita di questo sentimento religioso e l’inizio di una ricerca sul sacro che sempre riscoprì nella lingua il suo fattore scatenante.

Stravinskij non è certo tipo da storie lineari e nel 1949, improvvisamente, prende quei tre cori, scritti nella cara e familiare lingua slavonica, e li traduce in latino per essere eseguibili sul palcoscenico, allontanandosi così dalla destinazione  prettamente religiosa.
Il Terzo Coro, Il Credo, aspetterà fino al 1964 per fare questa ” conversione “.

 

Fragole e clavicembali

da : https://fragoleclavicembali.it/2024/07/12/questioni-di-stile-i-tre-cori-sacri-di-stravinskij/

 

 

3. Padre Nostro nel Canto gregoriano

 

Il canto gregoriano è un canto monodico e liturgico della tradizione occidentale. Fu elaborato a partire dall’VIII secolo dall’incontro del canto romano antico col canto gallicano nel contesto della rinascita carolingia. È cantato ancor oggi, ed è riconosciuto dalla Chiesa cattolica come “canto proprio della liturgia romana

Deve essere cantato a cappella, cioè senza accompagnamento strumentale.

Si tratta di un canto  monodico, è una musica cioè che esclude la simultaneità sonora di note diverse: ogni voce che lo esegue canta all’unisono.
È una musica recitativa che predilige il testo in prosa, che prende origine dal testo sacro e che favorisce la meditazione e l’interiorizzazione (ruminatio) delle parole cantate.

Il nome deriva dal benedettino Gregorio Magno, papa dal 590 al 604, dottore della Chiesa, santo per cattolici ed ortodossi.

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L’Introito Domine ne longe del codice Angelica
Sconosciuto – Codice Angelica 123, Biblioteca Angelica

 

Padre Nostro — canto gregoriano, per una volta, a una voce sola- Whitney Maslak

 

 

 

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Antonello da Messina- Papa Gregorio Magno, 1469

DIRECTMEDIA Publishing GmbH. ISBN3936122202.

 

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