Da
@repubblica
di ieri segnalo un bellissimo editoriale di
@concitadeg CONCITA DE GREGORIO
“il modello del ragazzo Gus”. Dall’emozione del figlio (con difficoltà), di Tim Walz, per ragionare sui modelli maschili di riferimento. Da leggere fino alla fine.
mauro biani-Educatore prof. Vignettista di @repubblica /“taglio alto” su @ilvenerdi. Vignette per @CavalloTorre,@RaiTre . Core @aznonviolenta @isiciliani @ilmanifesto
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Da @repubblica di ieri segnalo un bellissimo editoriale di
@concitadeg (CONCITA DE GREGORIO ):
“il modello del ragazzo Gus”.
Dall’emozione del figlio (con difficoltà), di Tim Walz, per ragionare sui modelli maschili di riferimento. Da leggere fino alla fine.
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Approfitto per ringraziarlo se mai foste d’accordo di cosa a me pare faccia di educativo per noi
LO ringrazio soprattutto per come ci segue / mentre siamo anche noi che lo seguiamo / fornendoci tutte le volte che può — e qualcuna la salta perché è preso o non ne ha voglia- vuole rilassarsi -come facciamo anche noi- dicevo ci suggerisce letture mettendo anche il link, o come oggi che ci ho offerto una pagina pronta.
Voglio concludere che, con i tantissimi che lo seguono, a mio parere questo uomo colto e cosa più fondamentale “ quest’uomo di buona volonta’ “ ( nel senso del Vangelo )- insieme a noi che partecipiamo e ci impegniamo, stiamo facendo un bella pagina di cultura /miglioramento delle nostre teste e degli animi, delle passioni -tutto quello che ci vuole per migliorare noi ” piccola gente “– lavoro, però, che se proseguito per un certo tempo, se .. se.. se — può nasce re il sogno che si possa aprire breccia di salvezza– piccola delimitata che sia – nella tanta studiata e mellimetrata ” ignoranza delle classi sociali italiane, e prima ancora di queste- la tanta conclamata degli studenti – a cominciare da noi che se vecchi ( sull’ottantina.. ) non per questo non siamo ” studenti ” !
Bello l’editoriale di Concita De Gregorio. Ci fa riflettere sull’importanza dell’educazione e della formazione delle persone, che tanto potrebbero fare nel migliorare tutti noi e quindi la società. Grazie per queste comunicazioni che ci aiutano un po’ a sperare.