*** al fondo, a chi interessa, qualcosa sul colpo di stato
IMS ( Instituto Moreira Salles ) ha ricreato lo spettacolo Opinião 50 anni dopo, come uno dei momenti salienti del programma di Em 1964. Lo spettacolo originale fu presentato in anteprima al Teatro de Arena di Rio de Janeiro nel dicembre 1964, affrontando il regime militare che aveva preso il potere pochi mesi prima. Nel corso di diverse presentazioni in diverse città, più di centomila persone hanno assistito allo spettacolo, che ha assunto il carattere di un evento civico.
Joyce e il gruppo Casuarina hanno avuto completa libertà di creare la propria sceneggiatura e creare gli arrangiamenti. Guarda il video integrale della presentazione, avvenuta l’8 febbraio presso l’auditorium dell’Instituto Moreira Salles a Rio de Janeiro.
video, 50 min. ca
foto da siti vari ( segnati )
SEGUE DA QUESTO LINK Brasil Escola UOL
TRADUZ. AUTOMATICA :
” Un’idea minima della situazione del colpo di Stato, che mi pare la stessa di quello in seguito nel Cile “
“A causa dello stretto rapporto di Jango con il sindacalismo brasiliano, i gruppi conservatori nella società guardavano al politico del Rio Grande do Sul con estrema sfiducia e spesso lo accusavano di essere un comunista dai conservatori. La crisi politica del governo Jango si è rafforzata anche a causa delle riforme difese dal governo: le riforme di base.
L’insediamento di Jango non è stato solo un fastidio per i gruppi conservatori brasiliani, ma ha infastidito anche il governo degli Stati Uniti, che considerava João Goulart un politico “molto a sinistra” rispetto a ciò che ci si aspettava da un presidente brasiliano.
Due azioni del governo Jango hanno rafforzato l’opposizione del governo americano, che ha iniziato a finanziare movimenti di colpo di stato in Brasile. La prima azione fu la Legge sulle rimesse dei profitti del 1962, che impediva alle multinazionali di inviare più del 10% dei loro profitti all’estero.
La seconda misura che ha scontentato gli americani è stata la continuità della politica estera indipendente del Brasile, praticata dal Ministro degli Affari Esteri, San Tiago Dantas.
Di conseguenza gli Stati Uniti iniziarono a finanziare attivamente gruppi e politici conservatori in Brasile. Due gruppi che ricevettero ingenti finanziamenti americani divennero noti come il “complesso Ipes-Ibad”, dove Ipes era l’Istituto per la ricerca e gli studi sociali e Ibad, l’Istituto brasiliano per l’azione democratica.”
” Il ruolo segreto nel quadro politico del Brasile è riassunto dalle storiche Lilia Schwarcz e Heloísa Starling:
[…] Ipes ha agito contro Goulart con una duplice politica. Il primo consisteva nella preparazione ed esecuzione di uno sforzo ben orchestrato per destabilizzare il governo, che comprendeva il finanziamento di una campagna di propaganda anticomunista, il finanziamento di manifestazioni pubbliche antigovernative e il sostegno, anche finanziario, a gruppi e associazioni dell’opposizione o di estrema destra . ”
“La destabilizzazione del governo Jango è stata opera, in larga misura, anche della stampa brasiliana. I giornali brasiliani a larga diffusione si unirono in un movimento golpista che ricevette l’ironico nome di Rede da Democracia. La mobilitazione per il golpe sulla stampa si è basata sulla seguente lettura della realtà politica brasiliana:
[…] i giornali divennero protagonisti del complotto a partire dalla fine del 1963. Tradizionalmente legata alla linea liberal-conservatrice, la stampa brasiliana mainstream consolidò l’idea che il paese si stava dirigendo verso il comunismo e la sovversione nel cuore del potere, cioè, la stessa presidenza della Repubblica”
“Le Riforme di Base erano un programma stipulato dal governo Jango che creò un’agenda e promosse un dibattito sugli ostacoli strutturali nella società brasiliana. Stipularono riforme agrarie, fiscali, elettorali, bancarie, urbane ed educative. Tra tutte queste proposte, quella che ha avuto il dibattito più avanzato nel quadro politico brasiliano è stata quella agraria.
La riforma agraria dominò il dibattito politico nazionale da marzo ad agosto 1963 e divise destra e sinistra. Si formarono gruppi di lavoratori contadini che iniziarono a invadere le proprietà rurali e a fare pressione sul governo affinché attuasse la riforma, anche con la forza. I proprietari, a loro volta, erano contrari alla riforma agraria.
La proposta difesa dalla sinistra prevedeva che le terre improduttive con più di 500 ettari sarebbero state l’obiettivo della riforma e che l’esproprio di queste terre sarebbe stato effettuato attraverso la compensazione di titoli del debito pubblico da rimborsare a lungo termine. La destra ha addirittura accettato di negoziare, ma ha sostenuto che la riforma agraria dovrebbe avvenire in conformità con i meccanismi costituzionali, cioè attraverso il pagamento di compensi in contanti e in contanti in base al valore di mercato.
Ciò provocò uno stallo del dibattito e la mancata realizzazione della riforma agraria peggiorò la situazione. Le invasioni immobiliari si diffusero in diverse parti del Brasile. Inoltre, a causa del logorio generato dal dibattito, la base parlamentare di Jango legata al PSD è passata all’opposizione udenista.
Le difficoltà del governo Jango aumentarono con l’intransigenza di molti gruppi della sinistra che volevano portare avanti a tutti i costi le riforme di base. Quest’ala portava il grande nome di Leonel Brizola – cognato di João Goulart, che era stato governatore del Rio Grande do Sul e, dal 1963, divenne deputato federale di Guanabara.
Questa azione radicalizzata della sinistra in difesa delle riforme di base è stata sfruttata dai gruppi che hanno organizzato il colpo di stato. Così, un discorso si diffuse in tutto il paese:
“Per giustificare un possibile colpo di stato di destra, si diffondeva sempre più l’idea di un colpo di stato di sinistra in divenire. […] il trucco della destra è stato quello di costruire un’equivalenza tra l’agenda riformista che chiedeva più giustizia sociale e più democrazia, […], e un colpo contro la libertà e la democrazia stessa. Questa affermazione portava ad una conclusione logica.
Il grande paradosso di tutta questa situazione è che, nonostante il discorso golpista articolato dalla stampa e dai gruppi civili e militari, il sostegno popolare al governo di João Goulart è stato costante. I dati di Ibope del marzo 1964 indicano che il 45% considerava l’attuale governo “buono” o “grande”, e le intenzioni di voto per una possibile candidatura di Goulart alle presidenziali del 1965 erano del 49%”
segue nel link :
BRASIL ESCOLA.UOL. COM. BR
https://brasilescola.uol.com.br/historiab/golpe-militar.htm
Brasilia – – Agência Senado
