LORENZO TROMBETTA, LIMESONLINE- 3 GIUGNO 2024 — SENSO E PROSPETTIVE: HEZBOLLAH SI PREPARA PER UNA GUERRA LUNGA + una nota lunga su Hezbollah da Wikipedia + un articolo Ansa.it – 29 maggio 2024 – dello stesso autore di Limes:: Lorenzo Trombetta

 

NOTA —

al fondo, dopo l’articolo di Lorenzo Trombetta – limesonline

QUALCOSA SULL’ORGANIZZAZIONE HEZBOLLAH- LIBANO DA WIKIPEDIA

informazioni per poter seguire l’articolo, a mio parere- ch.

 

 

 

 

LIMESONLINE –3 GIUGNO 2024

https://www.limesonline.com/articoli/hezbollah-libano-hassan-nasrallah-guerra-gaza-israele-asse-della-resistenza-16071147/

 

SENSO E PROSPETTIVE: HEZBOLLAH SI PREPARA PER UNA GUERRA LUNGA

 

Il Partito di Dio cerca di provvedere alla sua gente per ribadire la necessità della lotta contro Israele e si attrezza per un conflitto prolungato in coordinamento con l’“asse della resistenza”. A patto di mantenerlo a bassa intensità.

 

di Lorenzo Trombetta

 

 

 

Dettaglio di una carta di Laura Canali. La versione integrale è nel corpo dell'articolo.Dettaglio di una carta di Laura Canali. La versione integrale è nel corpo dell’articolo.

 

 

Il tempo scorre. Ma sulla guerra in corso in Medio Oriente la percezione del tempo che passa è relativa. C’è chi ha fretta, come l’amministrazione degli Stati Uniti guidata dal presidente Joe Biden, ansioso di contenere i danni politici derivanti dal conflitto in vista delle prossime elezioni presidenziali. E c’è chi invece come l’Iran e il suo alleato libanese Hezbollah sembra avere meno urgenza di porre un termine a questo ennesimo round di violenza col nemico israeliano. A patto che il conflitto rimanga sui livelli attuali, ovvero continui a essere un confronto armato di relativa bassa intensità.

 

A margine dei funerali a Teheran del presidente Ebrahim Raisi e del ministro degli Esteri Hossein Amir Abdollahian si sono svolti

inediti incontri tra alti rappresentanti dell’“asse della resistenza,

guidato dall’Iran e composto da

Hezbollah, Hamas, gli huthi yemeniti e la Jihad islamica.

 

Agli incontri presieduti dal generale iraniano Hossein Salami, comandante dei Guardiani della rivoluzione, e dal generale Ismail Qaani, capo della Forza Quds,

hanno partecipato Naim Qassem, numero due di Hezbollah,

Ismail Haniyeh, capo dell’ufficio politico di Hamas,

Muhammad Abdessalam, portavoce degli huthi,

e un rappresentante della Jihad islamica.

 

Dal vertice di Teheran è emersa una direttiva chiara: finché Israele non interrompe le operazioni militari su Gaza e non si ritira completamente dalla Striscia, Hamas non accetterà alcun accordo.Pertanto, senza un’intesa complessiva, non ci sarà alcun rilascio di ostaggi israeliani. Le stesse fonti confermano che tutti gli altri fronti di sostegno a Gaza restano attivi, in particolare quello libanese, con il Partito di Dio in prima linea contro l’esercito di Israele.

 

Da ottobre a oggi, sono stati uccisi circa 320 miliziani hezbollah in raid israeliani. E approssimativamente ottanta civili libanesi hanno perso la vita negli attacchi. “Hezbollah è pronto a continuare la lotta, qualunque sia la sua durata”, ha dichiarato una fonte al quotidiano libanese L’Orient-Le Jour.

 

Tuttavia, di fronte a una guerra di logoramento che si preannuncia ancora molto lunga e che ha finora causato lo sfollamento di quasi 100 mila civili dal Sud del Libano, Hezbollah ha bisogno di mantenere coeso il fronte interno, stimolando la base dei suoi seguaci e attivisti a tenere duro sine die.

 

In quest’ottica, il partito sciita libanese ha avviato una campagna di raccolta fondi per acquistare nuovi armamenti per resistere al nemico israeliano lungo la linea del fronte tra Sud del Libano e Alta Galilea.

 

Su account social vicini a Hezbollah sono stati diffusi due video clip pubblicitari, entrambi prodotti dall’Organizzazione per il sostegno alla resistenza islamica, organo attivo da molti anni e che è considerato uno dei canali di finanziamento del Partito di Dio.

Il primo filmato, della durata di circa venti secondi, si conclude con lo slogan “finanzia l’acquisto di un missile” e diffonde un numero di telefono dell’Organizzazione. Il secondo, intitolato “Alza la testa!”, mostra un uomo che cammina con suo figlio e alza il dito verso un drone in volo e termina con lo stesso slogan del primo video.

In quasi otto mesi di incessanti scambi di fuoco, Hezbollah ha gradualmente intensificato la portata dei propri attacchi, utilizzando tipi sempre più sofisticati di razzi e droni, alcuni dei quali capaci di eludere le difese aeree israeliane. Nei giorni scorsi il leader del partito Hassan Nasrallah aveva dichiarato: “Non abbiamo fretta di terminare questa guerra. Il nemico deve stare attento alle sorprese”.

Il 31 maggio, il giorno dell’ultimo – in ordine di tempo – discorso pubblico di Nasrallah, il governo libanese ha annunciato avere stanziato circa un milione di dollari statunitensi da distribuire a ciascuna famiglia che da ottobre scorso ha perso un proprio congiunto negli attacchi israeliani nel Sud del Libano e in altre regioni del paese.

 

[L’articolo prosegue dopo la carta]

 

Carta di Laura Canali - 2023
Carta di Laura Canali – 2023 

LEGENDA DELLA CARTA :

UNIFIL –-La Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite è una forza militare di interposizione dell’ONU, creata il 19 marzo 1978 con le risoluzioni 425 e 426 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite-
UNDOF –-La Forza di disimpegno degli osservatori delle Nazioni Unite (ininglese United Nations Disengagement Observer Force, in acronimo UNDOF) è una missione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace tra Israele e Siria dopo la fine della guerra del Kippur.-  Le nazioni che hanno contribuito al contingente militare sonoAustraliaArgentinaBhutanCorea del SudFigiGhanaIndiaIrlandaKazakistanNepalRepubblica CecaUruguay e Zambia.
FATTORIE DI SIB’A– Piccola parte tratteggiata in arancio e nera tra Al Nabatyya ( città – regione omonima ) e le Alture di Golan
ZONA DI EVACUAZIONE —con un disegnetto–ci sono i villaggi e i kibbuz israeliani ( 28 ),  cui Israele ha intimato di evacuare dall’ottobre del 2023 per pericolo di droni dal Libano/ sul Libano.

 

 

 

fine legenda- riprende l’articolo

 

 

Secondo i media libanesi, ogni nucleo familiare riceverà 20 mila dollari. Nella campagna di distribuzione sono incluse le famiglie dei “martiri” di Hezbollah ma anche quelle dei “martiri” libanesi di altri gruppi armati, come la Jamaa Islamiya. Sono escluse le famiglie dei “martiri” non libanesi, come i palestinesi che operano per conto di Hamas dal territorio libanese.

 

Ai 320 combattenti del Partito di Dio dichiarati “martiri” da ottobre vanno aggiunti i circa 80 civili libanesi morti nei raid israeliani: sono dunque circa 400 le famiglie coinvolte nella campagna di distribuzione di fondi. Perlomeno in teoria: il milione di dollari stanziato riuscirà invece a compensare solo 50 famiglie.

 

Finora il governo non ha diffuso altri dettagli in merito. L’unica certezza è che il canale per la distribuzione sarà il Consiglio per il Sud del Libano, un organo governativo creato durante gli anni dell’occupazione militare israeliana (1978-2000) e che da anni è di fatto uno strumento politico-clientelare di Hezbollah e del suo alleato, il movimento Amal, guidato dall’inamovibile presidente del parlamento Nabih Berri.

 

Secondo svariati osservatori libanesi, alcuni dei quali vicini agli stessi hezbollah, è evidente che con queste due iniziative – i video per la raccolta fondi per le armi e la promessa di compensare le famiglie dei “martiri” – il partito sta cercando di ribadire la sua base la necessità di continuare a sostenere la resistenza contro il nemico israeliano.

Lo sfollamento prolungato dalle regioni meridionali sta causando in decine di migliaia di famiglie del Sud – per lo più incorporate nel sistema politico-clientelare di Hezbollah – profondi disagi materiali, che hanno a che fare con il sostentamento, con il lavoro, con l’istruzione per i propri figli (a settembre, ci si chiede, dove si andrà a scuola?).

In una società patriarcale, maschilista e conservatrice e in un Libano da quattro anni alle prese con la peggiore crisi finanziaria della sua storia, si tratta di una pressione sempre più difficile da sostenere per i capifamiglia, maschi adulti, molti dei quali privati del loro ruolo di garanti del sostentamento di tutta la famiglia. Nei luoghi dello sfollamento, a Tiro, nella periferia meridionale di Beirut e sul Monte Libano, si registra un aumento di episodi di violenza domestica. Così come si verificano casi di minori e di adulti sempre più disorientati e in cerca di senso e prospettive.

 

Il mantenimento del consenso, si sa, non ha solo a che fare con la distribuzione di aiuti materiali e tangibili. Ma ha bisogno di una continua iniezione, presso le comunità di riferimento, di senso e di prospettive. Per quanto immateriali e intangibili possano apparire dall’esterno, si tratta di elementi fondamentali affinché rimanga inalterata l’atmosfera culturale e valoriale attorno agli individui e ai gruppi.

 

Non conta se il milione di dollari che il governo ha detto di aver stanziato – senza conferme ufficiali – sarà sufficiente a tutte le 400 famiglie di “martiri” militari e civili libanesi. Conta, piuttosto, il fatto che il partito e le sue articolazioni istituzionali, come il Consiglio per il Sud del Libano, siano in grado di provvedere, anche solo simbolicamente, alla sua gente, alla “gente della resistenza” (ahl al-muqawama).

Analogamente, Hezbollah non può certamente contare sul sostegno, infinitesimale, di donazioni private per rafforzare il suo arsenale di razzi, missili e droni. Eppure, i due video per la raccolta fondi puntano a rappresentare tutta una comunità della resistenza coesa e protesa verso lo sforzo di resistenza contro le aggressioni nemiche.

 

Il padre che nel filmato “Alza la testa” indica al figlio il drone in cielo è come il leader del partito, il sayyid – discendente dal Profeta Maometto – Hassan Nasrallah che parla ai suoi seguaci. E chiede loro di avere pazienza. Perché la guerra durerà ancora a lungo.

 

Carta di Laura Canali - 2022Carta di Laura Canali – 2022

 

 

fine dell’articolo di Limes

 

 

 

 

NOTA DEL BLOG SU : 

( da WIKIPEDIA- link )

 

1- Hezbollah o Ḥizb Allāh  ( lett. “Partito di Dio”)

 

è  un’organizzazione paramilitare islamista sciita antisionista libanese,
nata nel giugno 1982  -durante l’invasione del Libano da parte di Israele –  è divenuta successivamente anche un partito politico. Ha sede in Libano ed il suo segretario generale è Hassan Nasrallah, succeduto ad Abbas Al-Musawi a causa della morte di quest’ultimo nel 1992.

Hezbollah iniziò una maggiore partecipazione politica negli affari interni del Libano, partecipando alleelezioni parlamentari del 1992, le prime dopo la guerra civile libanese.

Nelle elezioni del 2009 è risultata essere  è il secondo partito che rappresenta la comunità sciita, dopo Amal.

AMALhttps://it.wikipedia.org/wiki/Amal

 

Grazie al supporto iraniano, la forza dell’ala paramilitare di Hezbollah, creata nel 1998 –  è cresciuta a tal punto nel corso degli anni, tanto da essere considerata non solo più potente dell’esercito regolare libanese ma, secondo Israele, della maggior parte delle forze armate arabe al mondo, ed è stata testata in maniera continua a partire dall’inizio della guerra civile siriana, che ha visto Hezbollah scendere in campo come alleato fondamentale per il governo di Bashar al-Assad.

 

Nelle ultime elezioni legislative libanesi del 2018 il partito di  Hezbollah ha ottenuto 12 seggi.

L’ideologia di Hezbollah ha le sue radici nello sciismo politico; in particolare, l’organizzazione segue la teologia sciita sviluppata dall’Ayatollah iraniano Ruhollah Khomeini-

 

Hezbollah è un finanziatore di servizi sociali,  scuole, ospedali e servizi agricoli per migliaia di libanesi, e svolge un ruolo significativo nella politica libanese; oltre ad aver giocato un ruolo chiave nella ricostruzione delle abitazioni e delle infrastrutture del Libano del Sud, a seguito delle gravi distruzioni inflitte al Paese dei Cedri, invaso a più riprese da Israele durante un trentennio.

 

Gli Stati UnitiEgitto,Israele, Paesi Bassi, Australia, Regno Unito e Canada la considerano un’organizzazione terroristico relativamente al braccio armato di Herzbollah.


E’ a capo e finanzia varie organizzazioni; ha un canale televisivo che dal 2000 trasmette su satellite la cui utenza è stimata  in 10-15 milioni di utenti, di cui tra 800.000 e 1.200.000 in Libano ( dati del 2012 )-Il direttore ha rivendicato di essere di parte nella gestione delle informaizoni in quanto a favore dei libanesi e dei palestinesi. 

Hezbollah haspesso affermato a chiare lettere che il movimento non smetterà di combattere fino alla distruzione l’ “entità sionista”, cioè Israele.

Hezbollah ha espresso sostegno verso alcuni gruppi della resistenza armata palestinese, come Hamās ed il Movimento per il Jihad Islamico in Palestina.

 

L’ONU ed i principali Paesi dell’Unione Europea, compresi la Francia, l’Italia, la Germania e la Spagna, pur esprimendo riserve e critiche nei confronti di Hezbollah, non lo considerano una “organizzazione terrorista” e, a più riprese, nell’estate del 2006, ministri ed alti funzionari delle Nazioni Unite, di questi Paesi e dell’Unione Europea hanno riconosciuto Hezbollah come un interlocutore politicamente legittimo ed un membro della coalizione che sostiene il governo libanese, incontrandone i ministri al pari di quelli affiliati ad altre forze politiche.

Hezbollah ha condannato alcuni atti terroristici, come gli attentati dell’11 settembre 2001, i massacri del GIA in Algeria, gli attacchi compiuti dal gruppo al-Jamā’a al-Islāmiyya contro alcuni turisti in Egitto e l’omicidio di Nicholas Berg.

 

da :

https://it.wikipedia.org/wiki/Hezbollah

 

 

 

 

Redazione ANSA– 29 MAGGIO 2024 – 

 

LORENZO TROMBETTA — lavora anche a Limes

articolo sopra–

 

Libano: dietro la ‘resistenza’ a Israele cresce il dolore per la guerra

A Beirut terapie di gruppo per affrontare i traumi delle bombe

 

 

è interessante, se vuoi apri qui

https://www.ansa.it/ansamed/it/notizie/rubriche/storie_dal_mediterraneo/2024/05/29/libano-dietro-la-resistenza-a-israele-cresce-dolore-per-guerra_61cbbe0c-59e2-4a17-b3bc-d46efa62064c.html

 

 

 

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NOTA 2 —SULLA SIRIA

NON CANCELLO, MA E’ DA RIPRENDERE  DOPO

 

 

NOTA 2 — SIRIA E LA GUERRA CIVILE SIRIANA


Situazione militare al novembre 2023:

rosa    Forze governative

verde chiaro    Coalizione d’opposizione (con truppe della Turchia)

verde + intenso     Coalizione d’opposizione (con truppe degli Stati Uniti)

giallino    Rojava (SDF)

grigio    ISIS

Tahrir al-Sham (HTS, precedentemente Fronte al-Nusra)

 

 

 

inizio della guerra civile o rivoluzione siriana:
15 marzo 2011 –

schieramenti :

La Russia è riuscita a mantenere Assad al potere e il suo intervento, insieme a quelli dell’Iran, del gruppo sciita libanese Hezbollah e di varie milizie sciite.

Le forze curdehanno sotto il loro controllo le città di RaqqaQamishli e Hasaka, il nord-est del Paese e gran parte del confine con l’Iraq.

SDF– un’alleanza di milizie curdearabe e assirosiriache costituitasi nel 2015, all’inizio della guerra civile, come forze armate dell’Amministrazione Autonoma della Siria del Nord-Est ( ROJAVA ). Tale alleanza raccoglie anche diverse altre minoranze (turcomanniarmeni e ceceni) e una brigata internazionale.

Le forze ribelli supportate dalla Turchia hanno attaccato nel 2018 l’enclave curda di Afrin e nel 2019 l’area del confine turco-siriano nel nord-est della Siria, combattendo contro le SDF e costringendo quest’ultime a richiedere supporto al governo centrale, il quale ha dispiegato numerose unità nei territori sotto il controllo curdo.

L’esercito siriano libero (ESL),che raggruppa varie formazioni ribelli, mantiene il controllo di aree molto limitate nella Siria nordoccidentale. L’area principale ancora nelle mani dei ribelli è la provincia di Idlib, nella Siria nordoccidentale e al confine con la Turchia. Secondo Al-Jazeera a Idlib, sotto i continui bombardamenti da parte dell’aviazione russa stanziata in gran parte nella base aerea di Chmejmim (Laodicea), rimangono circa 70.000 combattenti ribelli.

Il gruppo jihadista dello Stato Islamico (ISIS)

molto di piùhttps://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_civile_siriana

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1 risposta a LORENZO TROMBETTA, LIMESONLINE- 3 GIUGNO 2024 — SENSO E PROSPETTIVE: HEZBOLLAH SI PREPARA PER UNA GUERRA LUNGA + una nota lunga su Hezbollah da Wikipedia + un articolo Ansa.it – 29 maggio 2024 – dello stesso autore di Limes:: Lorenzo Trombetta

  1. DONATELLA scrive:

    E’ veramente un rompicapo, difficile da capire.

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