GIUSEPPE DE RIBEIRA ( LO SPAGNOLETTO )  ( Xàtiva, 17 febbraio 1591 – Napoli, 2 settembre 1652) — SAN FRANCESCO IN PREGHIERA + altro + MUSEO NAZIONALE DI COPENHAGEN +Xàtiva, la città in cui è nato Ribera

 

 

Josè Carreras – Valencia-    di José Padilla –1924

José Padilla Sánchez – noto anche come José Padilla – (Almería28 maggio 1889 – Madrid25 ottobre 1960) è stato un compositore spagnolo.

Fu conosciuto per aver scritto molte zarzuela e canzoni di successo che si basavano tutte su motivi di folklore popolare: boleropaso doble.

Tra le molte sue composizioni spiccano La VioleteraValenciaPrincesitaEl Relicario.

Maurice Ravel fece cenno a questo compositore a proposito dell’orchestrazione del suo famoso Bolero, esprimendosi in questa maniera: “nessuna forma propriamente detta, nessun sviluppo o quasi, nessuna modulazione, solo un tema, tipo alla Padilla; del ritmo e dell’orchestra“. Lo stesso Ravel definì La Violetera “un capolavoro” e disse che avrebbe dato la sua mano destra per aver scritto El Relicario o La Violetera.

da : https://it.wikipedia.org/wiki/Jos%C3%A9_Padilla_S%C3%A1nchez

 

 

 

San Francesco in preghiera, primo quarto del XVII secolo

 

 

Giuseppe Ribera

 

 

Jusepe de Ribera, conosciuto anche come José de Ribera, o col soprannome Spagnoletto (Xàtiva17 febbraio 1591 – Napoli2 settembre 1652), è stato un pittore spagnolo, attivo principalmente a Napoli e più in generale per la corte di Spagna

Fu uno dei massimi protagonisti della pittura napoletana ed europea del XVII secolo nonché uno dei più rilevanti pittori seguaci del filone del caravaggismo napoletano, da cui generò una peculiare corrente pittorica, il tenebrismo, che si caratterizzava da una esasperata rappresentazione della realtà, violenta e brutale, accentuata da particolari epidermici, anatomici e psichici dei personaggi raffigurati.

Il suo stile, che nel tempo si evolve influenzato dal classicismo neoveneto, fu modello e punto di riferimento per i pittori partenopei coevi e di generazioni successive, segnando in maniera indelebile tutta la pittura napoletana del Seicento

 

 

 

Sileno ebbro (dettaglio, 1626 – Museo di Capodimonte, Napoli)– Jusepe de Ribera

 

 

 

 

 

 

Interno di cucina con testa di caprone, 1650
Napoli, Galleria Nazionale di Capodimonte

 

 

 

 

 

 

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JUSEPE DE RIBERA, 1630

 

 

Maddalena Ventura con il marito e il figlio (o Donna barbuta) è un dipinto a olio su tela (196×127 cm) di Jusepe de Ribera,
parte della collezione della Fundación Casa Ducal de Medinaceli
e conservato presso il Museo del Prado di Madrid.

Per la rarità del soggetto raffigurato, il dipinto è uno dei più insoliti nella pittura europea del Seicento.

 

 

Sui due blocchi di pietra sulla destra del dipinto è leggibile una lunga epigrafe in latino che permette di conoscere la storia dei soggetti raffigurati :  nella parte destra del quadro si vedono le pietre  su cui c’è l’iscrizione —

 

«Un grande miracolo della natura

Maddalena Ventura
dalla città di Accumoli
presso i Sanniti, dall’Abruzzo
del Regno di Napoli, di anni 52
e ciò che è inusuale è che
quando aveva 37 anni di età
inizio a coprirsi di peli e
a sviluppare una barba così lunga
e rigogliosa che potresti vederla
su un maestro barbuto
piuttosto che su una donna
che in precedenza ha dato tre figli
a suo marito Felice de Amici,
che vedi vicino a lei.

Jusepe de Ribera
spagnolo insignito della
Croce di Cristo
nuovo Apelle del suo tempo
su incarico di Ferdinando II
3° duca di Alcalà viceré di Napoli
dipinse straordinariamente dal vivo
16 febbraio
anno 1631»

 

Le circostanze della realizzazione del quadro sono documentate anche da una lettera dell’ambasciatore di Venezia dell’11 febbraio 1631. Della sua visita al palazzo reale di Napoli l’ambasciatore racconta che:

«Nelle stanze del Viceré stava un pittore famosissimo facendo un ritratto di una donna abruzzese maritata e madre di molti figli, la quale ha la faccia totalmente virile, ed il petto tutto peloso, si prese gusto sua Eccellenza di farmela vedere, como cosa meravigliosa, et è veramente tale.»

 

 

ALCUNI QUADRI DI  JUSEPE DE RIBERA  – LO SPAGNOLETTO

 

San PietroSan Pietro, 1630
Prado

 

 

 

 

San Giacomo Maggiore

San Giacomo Maggiore
Museo del Prado

 

 

 

 

 

Studio di figura maschile- Ribera

Statens Museum for Kunst- Copenhagen- Danimarca

 

 

 

 

 

Studi di figura: uomo che regge un palo, testa di uomo con turbante e braccio sinistro visti da dietro

Jusepe de Ribera – Statens Museum for Kunst, SMK

 

 

 

 

L’ingresso del grande Museo di Copenhagen–Statens Museum for Kunst   (Galleria Nazionale d’Arte)-

 

 

È il museo d’arte più grande della Danimarca: ospita le collezioni formatesi a partire dalla raccolta dei reali di Danimarca, una importante collezione (costituitasi in gran parte nella seconda metà del Settecento) che comprendeva capolavori di artisti italiani, olandesi, tedeschi, fiamminghi, oltre che locali, e aveva l’ambizione di non esser da meno rispetto a quelle degli altri regnanti europei del XVIII secolo.

Il grande palazzo che ospita ancora oggi il museo, situato nel parco di Østre Anlaeg è stato ristrutturato tra il 1966 e il 1970 da Eva e Nils Koppel.

 

Il capitolo più recente del museo è l’apertura, nel 1998, dell’ampliamento progettato dallo studio CF Møllers Tegnestue, realizzato con l’obiettivo di esporre le vaste collezioni di arte moderna che nel frattempo avevano arricchito il nucleo collezionistico principale (che è andato espandendosi nel tempo grazie anche a lasciti, acquisti, donazioni).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

logo

 

fotografo  Thorsen

nel link sotto trovate molte altre belle fotografie- in danese
https://www.arkitekturbilleder.dk/bygning/smk-statens-museum-for-kunst

 

nel link sotto, trovate testi in inglese, anche in italiano
https://www.cfmoller.com/p/National-Gallery-of-Denmark-extension-i216.html#

 

 

 

Quella dello Statens Museum for Kunst è una “collezione che non sta mai ferma”, come si legge nella presentazione ufficiale: “opere nuove vengono costantemente aggiunte alla collezione, e quelle già nelle raccolte vengono conservate da restauratori e scienziati. Lo Statens Museum for Kunst è un istituto di ricerca e una parte importante del lavoro in qualità di galleria nazionale getta di continuo nuove prospettive sull’arte attraverso la ricerca, che fornisce nuove conoscenze utilizzate per l’organizzazione di mostre, la stesura di libri, l’acquisto di nuove opere per la collezione”.

 

foto e testo da :

FINESTRE SULL’ARTE–REDAZIONE — 14 GIUGNO 2021
https://www.finestresullarte.info/musei/copenaghen-statens-museum-kunst-museo-arte-piu-grande-danimarca

 

 

 

 

Xàtiva è sopra Vallada

https://mural.uv.es/ababell/comollegar.html

 

 

Xàtiva in valenciano e Játiva in castigliano, è un comune spagnolo di 29.386 abitanti che si trova nella Comunità Valenciana.

È un’antica cittadina capitale della comarca della Costera, ai piedi della Sierra de Aguyas, a 115 m s.l.m. nella valle del fiume Albaida. È collegata attraverso l’autostrada e la ferrovia a Valencia da cui dista 47 km.

Le origini di Xàtiva risalgono al periodo delle popolazioni iberiche ed era conosciuta col nome di Sae Tibis. Fu occupata da Greci e Fenici e all’epoca della dominazione romana della Spagna fu un municipio col nome di Saetabis a cui durante l’impero si aggiunse il termine di Augusta.

È patria del celebre pittore Jusepe de Ribera (1590-1652) che operò anche in Italia dove fu chiamato lo Spagnoletto. È sede distaccata dell’Università politecnica di Valencia per corsi sull’automazione.

 

Feste

È famosa la Fira de Xàtiva, antica fiera del bestiame che si svolgeva già dal 1250 per concessione di Giacomo I. Durante questa fiera, che si tiene in agosto ed è dichiarata di Interés turistico nacional (di interesse turistico nazionale), si svolgono molte manifestazioni di carattere sociale, culturale e ludico, tra cui corride di tori.

Particolarmente e intensamente partecipata è la Settimana Santa con le varie manifestazioni della Domenica delle Palme a Pasqua. Alcuni pasos portati in processione risalgono al XVI secolo.

Altre feste, oltre a quelle patronali e dei cinque borghi appartenenti al comune, sono quella detta Les Catalinetes, in agosto, la festa di Sant Feliu con romeria all’eremo del Santo i primi di agosto, le Festes de Sant Gaietà i primi giorni di settembre. Si svolge anche il Corpus Christi e la Cavalcada de Reis il 5 gennaio, comune a tante città spagnole.

 

da : 

wikipedia Xàtiva
https://it.wikipedia.org/wiki/X%C3%A0tiva

 

 

immagini di questa bella città

 

Castillo en Xativa - Spain | Xativa, Castle, Spain travel

CASTELLO DI XATIVA — PINTEREST

 

 

 

 

EXPEDIA

 

 

 

 

 

MEDIA STEREHOUSE

 

 

 

Xativa Plaza Piazza Mercat A Valencia Anche Jativa In Spagna Foto SFONDO E Immagine Per Il Download Gratuito - Pngtree

XATIVA, PIAZZA DEL MERCATO

https://it.pngtree.com/

 

 

 

 

 

piazza del mercato  —https://it.pngtree.com/

 

 

 

 

Cosa vedere a Xativa, storica roccaforte della regione di Valencia

XATIVA, PIAZZA DEL MERCATO

VIAGGIA E SCOPRI

 

 

 

 

 

segue da :  

Barcelo.com
https://www.barcelo.com/guia-turismo/en/spain/valencia/things-to-do/xativa/

 

Città costellata di palazzi e fontane, Xàtiva ha scritto capitoli importanti della storia della Spagna. Due dei suoi famosi figli furono Papi Borgia: Callisto III e Alessandro VI.

Xàtiva è conosciuta come la città dalle mille fontane, anche se il numero effettivo è “solo” 750. La Fuente de la Trinidad è la più antica, risalente al XIV secolo.

 

 

Xàtiva, la città dalle mille fontane

Castello  di Xàtiva


La costruzione è una fortezza difensiva inespugnabile, ed è composta in realtà da due castelli. Le sue origini sono iberiche e romane, anche se la maggior parte di ciò che rimane è islamico o gotico. Nel corso del XIV secolo fu adibito a prigione per la nobiltà

 

Riso al forno di Xàtiva

La cucina di Xàtiva è sostanziosa, forse perché serve per recuperare le forze dopo la salita al castello. Il piatto di riso tipico di Xàtiva è preparato in una pentola di terracotta nel forno e contiene sanguinaccio, chorizo, pomodoro, braciole e ceci. Proprio quello di cui hai bisogno dopo una dura escursione mattutina.

 

 

 

— nel link sopra trovate eventualmente più notizie:

Xàtiva, the town of a thousand fountains

 

 

 

 

 

 

SEGUE DA :
https://www.visitvalencia.com/it/cosa-fare-valencia/gastronomia-valenciana/cosa-mangiare-a-valencia

 

la paella

paella valenciana

 

 

Fideuà

Fideuà

— A base di spaghettini invece che di riso, ma condito con frutti di mare e seppia

 

 

Arroz al horno

Arroz al horno

 

Non molto conosciuto ma, paradossalmente, uno dei piatti più popolari della “terreta” è l’arroz al horno (riso al forno), a base di costine di maiale, pancetta fresca, morcilla (salsiccia di sanguinaccio), pomodoro, patate, ceci e uno spicchio d’aglio.

 

I mille e un tegame di terracotta 

C’è un’usanza molto valenciana che consiste nel presentare molti dei piatti locali in tegami di terracotta.

 

All-i-pebre

È il caso dell’all-i-pebre, uno stufato di anguilla condito con paprika e peperoncino, un’ode alla scarpetta. Eccellente al El Palmar, località di Valencia.

 

All i pebre

Esgarraet, titalina y espencat

L’Esgarraet è la sapiente combinazione di peperoni arrostiti con briciole di baccalà, olio d’oliva e aglio in lamine sottili. Con gli stessi ingredienti abbiamo la titaina, solo che il pepe si combina con la tonyina de sorra (ventresca di tonno salata), un prodotto tipico dei quartieri dei pescatori e della zona del Cabanyal. L’espencat riunisce le buone verdure della zona, precedentemente arrostite: peperoni rossi, melanzane e cipolle, oltre ai pomodori cotti. Viene tagliato tutto a strisce e condito con olio d’oliva, aglio e prezzemolo. Spesso si serve con pinoli, capperi e olive nere.

 

Esgarraet

 

 

SE SIETE INTERESSATI ALLA CUCINA VALENCIANA APRITE SOTTO :
https://www.visitvalencia.com/it/cosa-fare-valencia/gastronomia-valenciana/cosa-mangiare-a-valencia

 

 

 

ALTRE TRE IMMAGINI DELLA CITTA’ DI XATIVA — VALENZA

 

 

art street di Xàtiva

 

 

Fonte gotica davanti al Convento dei Trinitari ( attuale Arxiu Municipal )
Jean Laurent – 1870 — www.urbanity.es

 

 

Plaça de la Trinitat de Xàtiva, amb la font gòtica i la portada de l’antic convent dels trinitaris.
Joanbanjo – Opera propria

 

da : commons.wikipedia
https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Architecture_of_X%C3%A0tiva?uselang=it

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