Cinquecento catenelle d’oro
(tradizionale toscano)
E cinquecento catenelle d’oro
hanno legato lo tuo cuore al mio
E l’hanno fatto tanto stretto il nodo
che non si scioglierà né te né io
E l’hanno fatto un nodo tanto forte
che non si scioglierà neanche alla morte
Ier sera posi un giglio alla finestra,
ier sera il posi e stamani gli è nato
Oh giglio, giglio quanto sei crescente,
ricordati del ben ch’io ti vo’ sempre
Oh giglio, giglio quanto sei cresciuto,
ricordati del ben ch’io t’ho voluto
testo da : La serpe d’oro
E cinquecento catenelle d’oro
Hanno legato lo tuo cuore al mio
E l’hanno fatto tanto stretto il nodo
Che non si scioglierà né te né io
E l’hanno fatto un nodo tanto forte
Che non si scioglierà fino alla morte
Iersera posi un giglio alla finestra
Iersera ‘l posi e stamani gli è nato
O giglio giglio quanto sei crescente
Ricordati del ben ch’io ti vo’ sempre
O giglio giglio quanto sei cresciuto
Ricordati del ben ch’io t’ho voluto
Canto nuziale del XVI secolo, raccolto da Caterina Bueno in Toscana negli anni Sessanta.
Era cantato dalle amiche della sposa durante la preparazione del letto nuziale. Un canto simile é riportato nel Decamerone di Giovanni Boccaccio. In Toscana in particolare, culla della lingua italiana, il confine tra la “cultura popolare” e quella “colta” era estremamente labile: due mondi che oggi appaiono distinti e inconciliabili, ma che all’epoca erano in realtà capaci di parlarsi e inlfuenzarsi.
Di certo l’arte poetica non era esclusivo appannaggio dell’accademia: nel mondo contadino era abitudine sfidarsi a gare in ottava rima, nelle quali i contendenti si lanciavano in improvvisazioni spesso di altissimo valore poetico che dimostravano un grande amore per il “bel parlare”; non di rado tra gli stessi contadini ve ne erano in grado di recitare a memoria La Divina Commedia o le stesse novelle del Boccaccio, che a sua volta doveva molto alle ballate e ai canti della tradizione orale.
ho sempre amato Caterina Bueno. Ovviamente questo canto lo conoscevo ( probabilmente avevo anche il disco) eprò è tanto tanto che non la sentivo. Sempre un piacere e non conoscevo la storia della canzone.
Sei sempre un’ottima esploratrice!