MGP 25,11,2023 –IN MEMORIA DI GIULIA CECCHETTIN

 

 

Alle donne voglio dire”non fermiamoci” siamo all’inizio, siamo ancora all’inizio, non ancora autonome, non ancora sicure. Le minacce sono tante, ma possiamo continuare a combattere per diventare forti, per osare, per non tacere, per non accettare, per non subire. Le nostre nonne e le nostre bisnonne ci hanno preparato la strada, hanno affrontato molti ostacoli, noi non dobbiamo fermarci. Con coraggio, sì, con coraggio, ne siamo capaci, certamente, ne siamo capaci.

Agli uomini voglio dire”vergogna”, non sento il vostro disgusto, non sento la vostra responsabilità, non sento la vostra voce, neppure di fronte a strazi come questo. Ancora e ancora i privilegi esercitati da secoli appartengono alla vostra crescita di ragazzi, alla vostra educazione e ancora vengono esercitati impunemente, con l’indifferenza del maschio adulto che può ingannare, impedire, ferire e uccidere, senza sentirsi colpevole. Sì, non basta l’inasprimento delle leggi, solo quando vi muoverete con  grande convincimento, potrò cominciare a credervi, tutti voi: padri, mariti, compagni, fratelli . . . quando diventerete consapevoli ?

 

 

Giornata internazionale contro la violenza sulle donne - RIPRODUZIONE RISERVATA

Manifestazione internazionale contro la violenza di genere dal Circo Massimo a Piazza San Giovanni- 25 novembre 2023 — UNA MAREA FUCSIA

 

 

 

VIDEO A SAN GIOVANNI, 00.21 min.

Ansa gallery– 25 -11- 2023

https://vs.ansa.it/sito/video_mp4_export/i20231125180207276.mp4?_=3

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3 risposte a MGP 25,11,2023 –IN MEMORIA DI GIULIA CECCHETTIN

  1. DONATELLA scrive:

    Difficilissima questa guerra delle donne, proprio perché è una guerra di lunga durata, non solo un insieme di battaglie.

  2. MGP scrive:

    IVANA SCRIVE:

    Sei diretta. Sono parole che non lasciano spazio a un sentimento di indulgenza nei confronti dell’ uomo. Un po’ alla Fallaci.
    Sì, sarebbe significativo vedere una manifestazione organizzata da uomini che scendono in piazza per essere solidali con le donne. E nel quotidiano lasciare più voce e spazio alle loro compagne, mogli, sorelle e figlie.
    L’ emancipazione della donna ha frantumato il modello patriarcale, defraudato del suo atavico potere, il maschio non si adegua e resiste. La donna porta con sé un potere rivoluzionario che fa paura al maschio.

  3. MGP scrive:

    Proprio così, gli uomini hanno perso l’egemonia sulla famiglia, sulla donna, vorrei dire sul mondo. Non si può dire, solo il mondo occidentale li ha messi alla sbarra, ma come tu dici, anche qui non accettano alcun cambiamento, resistono. Non vogliono pensare che la questione patriarcale è un modello scaduto. Per questo dobbiamo resistere.
    Ci vorrà ancora tempo, come dice Donatella, ma dovranno adeguarsi alle nostre richieste, se saremo sicure e coerenti . . . molto tempo.

    Grazie Donatella e Ivana, sempre interessante il vostro commento.

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