Marta Allevato – Chesarà… 17/02/2024
Marta Allevato è giornalista all’AGI (Agenzia Giornalistica Italia ) fondasta nel 1950 e dal 1956 controllata dall’ENI
wikipedia
La Russia moralizzatrice. La crociata del Cremlino per i valori tradizionali
Un saggio documentato e illuminante sull’ideologia propagandata oggi dal governo russo e che è alla base della tragica invasione dell’Ucraina.
Oggi, al di là delle notizie su economia e guerra, ciò che accade davvero in Russia, sul piano sociale e politico, è in larga parte ignorato al di fuori dei suoi confini. Questo libro, frutto di studio e approfondite analisi, ma anche dell’insostituibile visione diretta di chi ha vissuto e toccato con mano la quotidianità e gli eventi del mondo russo, prende in esame l’ultimo decennio putiniano, mettendo in luce il rinato conservatorismo della Russia, paladina dei valori tradizionali contro la «corruzione dell’Occidente». La svolta conservatrice di Putin arriva col suo terzo mandato, nel 2012, quando il presidente lancia l’esperimento di una nuova, eclettica ideologia imperniata su idee reazionarie, richiamo ai valori dell’ortodossia, militarizzazione, sfiducia nella classe media urbana e antiamericanismo. Il tutto nel tentativo di far sorgere una nuova identità nazionale, in netta contrapposizione con un Occidente «peccatore», preda di una corruzione morale dalla quale il Paese si deve difendere. Liberalismo, secolarismo, pacifismo, omosessualità e femminismo sono presi di mira oggi in Russia con leggi e campagne persecutorie, nel contesto di un sistema che si fa sempre più autoritario. Una crociata contro il mondo esterno, ma più spesso contro quello interno, per zittire qualsiasi tipo di opposizione.
alberto negri @negrialbe
24.28 – 27 febbraio 2024
Questo ritorno alle care vecchie, sane tradizioni del passato, in forme ovviamente più sottili che in Russia è presente anche da noi. Si tratta ( parlo dell’Italia) di una propaganda che esalta l’italianità, dalla pizza alla Venere di Botticelli, dalle città d’arte agli antichi borghi ( come se tutto questo fosse proprietà esclusiva degli attuali italiani che però non ne garantiscono la salvaguardia ma solo il cinico sfruttamento) per andare poi al cinque in condotta per gli alunni con relativa bocciatura ed eventuale carcere anche per minorenni. Per i vigili abbiamo la fornitura di uno strumento che è sicuramente un’arma, il famigerato arnese che emette forti scosse, a volta anche mortali per i malcapitati. Ci sono poi le condanne spropositate per gli attivisti dell’ambiente, che imbrattano i muri di monumenti dopo essersi assicurati che siano vernici assolutamente lavabili. Nei telegiornali sovente vengono messi in grande evidenza i fattacci di cronaca nera e più grondano sangue, meglio è. Insomma, io penso che il fascismo, come nella “Peste ” di Camus, si annidi ( forse da sempre) tra di noi e colpevole sia non dare l’allarme.