ANSA.IT/ NEW YORK —  29 FEBBRAIO 2024- 17.37 ::: Spari sulla folla in fila per gli aiuti a Gaza, 104 morti. Usa: ‘incidente grave’. Anp, ‘E’ uno spregevole massacro’. Ma Israele insiste, ‘Stavano saccheggiando gli aiuti’

 

 

ANSA.IT/ NEW YORK   29 FEBBRAIO 2024- 17.37
https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2024/02/29/per-gli-usa-lattacco-a-gaza-e-un-incidente-grave_f4729d2b-65b9-4007-897a-3da1df9523a8.html

 

Spari sulla folla in fila per gli aiuti a Gaza, 104 morti. Usa: ‘incidente grave’

 

Anp, ‘E’ uno spregevole massacro’. Ma Israele insiste, ‘Stavano saccheggiando gli aiuti’

 

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UCCISI MENTRE ERANO IN ATTESA DEGLI AIUTI, STRAGE A GAZA © ANSA/AFP

 Sfollati palestinesi a Gaza  © ANSA/AFP

 

 

   Mentre il bilancio dei palestinesi uccisi questa mattina dalle forze israeliane mentre aspettavano gli aiuti alimentari vicino a al-Rashid Street, a sud di Gaza City è salito a 104 – secondo il ministero della Sanità di Hamas, che parla anche di 760 feriti – un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca ha detto che gli Stati Uniti considerano gli spari a Gaza un “incidente grave”.

“Piangiamo la perdita di innocenti vite umane e riconosciamo la difficile situazione umanitaria a Gaza, dove innocenti palestinesi cercano solo di nutrire le loro famiglie”, ha detto il portavoce.

Successivamente, il presidente Joe Biden ha detto che il suo governo sta esaminando le varie versioni “contraddittorie” sulla sparatoria. A chi gli chiedeva se si
aspettasse un cessate il fuoco per lunedì, Biden ha risposto:”La speranza è l’ultima morire” ma è “probabile che non ci sarà” per lunedì. A chi gli chiedeva degli spari a Gaza sulla folla in fila per gli aiuti, il presidente si è detto consapevole che l’incidente potrebbe avere effetti sulle trattative per il rilascio degli ostaggi e ha precisato che gli Stati Uniti stanno esaminando le “versioni contradditorie” sull’accaduto.

 

 E infatti Hamas ha avvertito che gli spari contro i palestinesi in fila per gli aiuti a Gaza potrebbero portare al fallimento dei colloqui per la tregua e per la liberazione degli ostaggi.
“I negoziati condotti dalla leadership del movimento non sono un processo aperto a scapito del sangue del nostro popolo”, si legge in un comunicato del gruppo islamista, nel quale di afferma che Israele sarebbe responsabile di qualsiasi fallimento dei colloqui.

   Da parte sua, l’ufficio di Abu Mazen, presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese (Anp)  ha definito l’episodio “uno spregevole massacro compiuto dall’esercito di occupazione israeliano, di cui ha la piena responsabilità il governo di occupazione”.

Gli ha fatto eco il governo egiziano, che in una nota del ministero degli Esteri “condanna fermamente l’attacco disumano di Israele contro civili palestinesi inermi che stavano aspettando l’arrivo di camion di aiuti umanitari a nord della Striscia di Gaza, e che ha portato a un gran numero di vittime e feriti”

L’attacco, prosegue la nota, rappresenta “una palese violazione delle disposizioni del diritto internazionale e del diritto umanitario internazionale, oltre che del valore della persona umana”.

E intanto il vicepremier e ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha scritto su X che “le tragiche morti a Gaza richiedono un immediato cessate il fuoco per favorire più aiuti umanitari, la liberazione degli ostaggi e la protezione dei civili. Chiediamo con forza ad Israele di tutelare la popolazione a Gaza e di accertare, con rigore, fatti e responsabilità”.

 

Israele, ‘La folla ha saccheggiato gli aiuti, era una minaccia

Secondo il portavoce militare israeliano, i soldati hanno aperto il fuoco dopo che “durante l’ingresso dei camion degli aiuti nel nord di Gaza, residenti hanno circondato i camion”, di cui gli israeliani assicuravano il transito, e “hanno saccheggiato le forniture”.

“Nell’incidente – ha sottolineato – dozzine di persone sono state calpestate nella calca”. Fonti militari riferiscono che i soldati “hanno sparato con un disprezzo totale  contro chi aveva accerchiato i camion” e che la folla “si è accalcata in maniera da porre una minaccia per le truppe”.

Secondo Israele i soldati non sono responsabili della maggior parte delle vittime registrate oggi a Gaza. Lo ha detto il portavoce militare Peter Lerner, spiegando che si sono verificati due incidenti separati, centinaia di metri uno dall’altro. “Alle 4 di mattina un convoglio di 30 camion di aiuti ha superato il check-point dell’esercito nel Wadi Gaza ed in seguito è stato circondato da migliaia di persone. La folla è finita fuori controllo e decine di persone sono rimaste ferite o uccise nella calca, altre sono state travolte dai camion”. I soldati hanno aperto il fuoco solo nel secondo episodio, “sentendosi minacciati da decine di civili”

Inoltre, l’esercito israeliano ha diffuso un video di sorveglianza aerea sull’incidente. Secondo i militari israeliani “Il video mostra quante persone hanno circondato i camion e, di conseguenza, dozzine sono state uccise e ferite per aver spintonato, calpestato e sono state investite dai camion”. L’esercito ha detto che continuerà l’assistenza nella trasferta degli aiuti umanitari.

Lerner ha affermato che questi incidenti si sono verificati malgrado gli sforzi intrapresi da Israele, anche nei giorni scorsi ”con centinaia di camion”,
per facilitare la consegna di aiuti umanitari nel nord della Striscia di Gaza.

Il convoglio in questione era transitato dal valico israeliano di Kerem Shalom, era risalito verso nord lungo la strada costiera di Gaza e ”l’ultimo dei camion aveva superato” il posto di blocco dell’esercito (fra il settore sud e quello nord di Gaza) quando, a diverse centinaia di metri, si è creata la calca in cui numerose persone hanno perso la vita. L’ufficiale ha aggiunto che otto camion di quel convoglio sono egualmente riusciti a procedere verso nord, ”ma si sono trovati esposti al fuoco di persone di Gaza, sono stati saccheggiati e danneggiati”

 Il secondo incidente, secondo Lerner, è stato ”molto più limitato”. Dopo che il convoglio era transitato, decine di persone si sono radunate attorno alla postazione dell’esercito. ”Essendo zona di guerra, i militari hanno sparato colpi di avvertimento in aria e poi in direzione di chi rifiutava di allontanarsi”. ”L’esercito sta continuando ad investigare questi incidenti”, ha concluso l’ufficiale.

 

Gaza, Israele mostra un video con l’assalto della folla ai camion di aiuto- video diffuso dall’esercito israeliano

 

video, 1.45 min. – link

https://vs.ansa.it/sito/video_mp4_export/m20240229154828299.mp4

Ben Gvir, ‘fermare la fornitura di aiuti umanitari a Gaza’

 

La fornitura di aiuti umanitari ai palestinesi facilitata dall’esercito israeliano mette in pericolo i soldati. Lo ha detto il ministro della Sicurezza nazionale israeliano e leader di destra radicale Itamar Ben Gvir riferendosi all’incidente a nord di Gaza

“Oggi – ha aggiunto – è stato provato che il trasferimento di aiuti umanitari a Gaza non solo è follia mentre i nostri ostaggi sono trattenuti nella Striscia, ma danneggia anche i soldati dell’esercito”. L’incidente – secondo Ben Gvir – “è un’altra chiara ragione per la quale dobbiamo fermare il trasferimento di
questi aiuti”.

 

 

Sinwar, ‘Gli israeliani sono dove li vogliamo’

 

Il leader di Hamas a Gaza, Yaya Sinwar, torna a farsi vivo con un messaggio recapitato all’inizio del mese da un corriere ad una riunione della leadership di Hamas in esilio a Doha, rassicurando sul fatto che gli attacchi israeliani non stavano eliminando tutti i combattenti.

“Non preoccupatevi, abbiamo gli israeliani proprio dove li vogliamo”, afferma Sinwar – come riporta il Wall Street Journal – aggiungendo che il leader di Hamas a Gaza spiegava che le Brigate Al-Qassam, stavano andando bene. Secondo fonti del Wsj ( Wall Street Journal) , Sinwar aggiungeva che un alto numero di vittime civili aumenta la pressione mondiale su Israele per fermare la guerra.

 

 

 

Pacchi di aiuti umanitari lanciati verso Gaza sono caduti in Israele

 

Pacchi di aiuti umanitari, lanciati oggi da un aereo giordano verso il nord della Striscia di Gaza, sono stati trasportati dal vento e sono caduti in
territorio israeliano. Lo ha riferito la radio militare tranquillizzando poi la popolazione che essi ”non rappresentano alcun pericolo”.

 

La emittente pubblica Kan ha intanto rilevato che oggi è il quarto giorno consecutivo che aerei di paesi amici di Israele conducono lanci di aiuti verso la striscia di Gaza. Finora, ha aggiunto la emittente, quei lanci avevano interessato il sud della Striscia, nell’area compresa fra Khan Yunis e Rafah. Oggi
sono stati lanciati nel settore nord, a Jabalya e presso l’ospedale Indonesia.

Anche la Casa Bianca sta valutando la possibilità di lanciare aiuti a Gaza da aerei  poiché le consegne via terra diventano sempre più difficili. “La situazione è davvero grave. Abbiamo bisogno di misure estreme come i lanci aerei”, ha detto una fonte ufficiale, citata da media americani.

Tuttavia, ammettono i funzionari, gli aiuti via aerea sono limitati poiché un jet militare può sganciare solo una quantità di rifornimenti equivalente a quella trasportata da uno o due camion. Quindi possono servire in caso di emergenza ma, sottolineano le fonti, l’unico modo per inviare assistenza a Gaza è via terra.

 

 

video, 1.10

L’Egitto lancia pacchi con aiuti umanitari sulla Striscia di Gaza

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