Maria Alves @DEOLINDAMA93701 – grazie ! — MATISSE, LA FINESTRA BLU -1913 — dati dal MOMA – link sotto + MATISSE, LO STUDIO ROSSO, 1911 – dati dal MOMA, link sotto + FRANCESCO GRECO, ARTE.IT : PARIGI, FONDAZIONE VUITTON, Storia di un capolavoro, dal 7 maggio al 9 settembre 2024

 

 

 

 

 

La Finestra Blu

Issy-les-Moulineaux, tenuta 1913
Olio su tela
130,8 x 90,5 cm

 

Questo è l’unico dipinto in cui Matisse ha raffigurato l’esterno del suo studio di Issy. La Finestra Blu è stata realizzata nella camera da letto di Henri e Amélie Matisse al secondo piano della loro casa nel lotto adiacente. La vista attraverso la finestra mostra lo studio annidato tra gli alberi circostanti (dipinti di blu, come la toeletta, il muro e il cielo). Anche il tetto spiovente e il camino caratteristici dello studio sono blu, mentre il giallo dell’esterno dell’edificio lo collega agli oggetti sul tavolo. Su un unico piano, Matisse collega interno ed esterno, casa e lavoro, vita e arte.

 

DA :

MOMA
https://www.moma.org/collection/works/79350

 

 

 

 

Matisse, Lo studio rosso,  autunno 1911 – Issy les Moulineaux

Olio su tela

181 x 219,1 cm

© 2024 Successione H. Matisse / Artists Rights Society (ARS), New York
https://www.moma.org/collection/works/78389

 

 

 

“Da dove ho preso il colore rosso, a dire il vero, proprio non lo so”, osservò una volta Matisse. “Trovo che tutte queste cose… diventano quello che sono per me solo quando le vedo insieme al colore rosso.” Questo dipinto presenta una piccola retrospettiva dei recenti dipinti, sculture e ceramiche di Matisse, esposti nel suo studio. Le opere appaiono nel colore e nel dettaglio, mentre l’architettura e l’arredamento della stanza sono indicati solo da vuoti negativi sulla superficie rossa. L’asse centrale della composizione è un orologio a pendolo senza lancette: è come se, nell’oasi dello studio dell’artista, il tempo fosse sospeso.

In questo dipinto Matisse mostra il suo studio, il luogo dove faceva arte, che per lui era molto importante. Nota come ha dipinto le sue opere in modo diverso dagli altri oggetti, come il tavolo, la cassettiera e l’orologio.

Il vero studio di Matisse non era rosso, ma gli piaceva il modo in cui il colore rosso univa tutto nel dipinto .

 

testo da MOMA
https://www.moma.org/collection/works/78389

 

 

 

DAL 7 MAGGIO A PARIGI AL 9 SETTEMBRE 2024

 

ARTE.IT — 9 GENNAIO 2024

https://www.arte.it/notizie/mondo/storia-di-un-capolavoro-lo-studio-rosso-di-matisse-dal-moma-alla-fondation-vuitton-21089

STORIA DI UN CAPOLAVORO. LO STUDIO ROSSO DI MATISSE DAL MOMA ALLA FONDATION VUITTON

 

FRANCESCO GRECO

 

 

 

L’atelier rouge, 1911  – dati sopra

 

 

Mondo – Nel 1911, quando fu dipinto, l’Atelier rouge (Studio rosso) di Henri Matisse passò sostanzialmente inosservato. Trentotto anni dopo, nelle sale del MoMa, per la tela sarebbe iniziata una seconda vita. Per gli artisti di New York l’Atelier rouge diventò una sorta di polo di attrazione e il mondo ne scoprì improvvisamente la radicale novità. Alla fine degli anni Quaranta lo stesso Matisse fece riferimento a ciò che lo rendeva unico: l’inquietante prevalenza del colore rosso e la singolare resa dello spazio lo facevano assomigliare a un’opera astratta, a dispetto della rappresentazione precisa di mobili, quadri e oggetti.

A 70 anni dalla morte di Henri Matisse, questa primavera la Fondation Louis Vuitton di Parigi gli renderà omaggio con una mostra incentrata sulla genesi e sulla storia dell’ormai celebre dipinto. Nato dalla collaborazione con il MoMa e lo Statens Museum for Kunst – Galleria Nazionale di Copenaghen, il progetto offrirà la rara occasione di ammirare il capolavoro di Matisse in Europa, per la prima volta accanto agli oggetti e ai quadri che vi sono rappresentati.

“Ora che ha più di 110 anni, l’Atelier rouge è una pietra miliare nella secolare tradizione dei dipinti in studio, ma anche un’opera fondamentale nella storia dell’arte moderna”, afferma Ann Temkin, capo curatore del MoMA. “Il quadro rimane un termine di paragone ineludibile per qualsiasi artista che si assuma il compito di ritrarre il proprio studio. La decisione radicale di Matisse di saturare la superficie dell’opera con uno strato di rosso ha affascinato generazioni di studiosi e artisti, tra cui Mark Rothko ed Ellsworth Kelly (protagonista dell’altra grande mostra in programma alla Fondation Louis Vuitton nel 2024, n.d.r.). Eppure resta ancora molto da esplorare in termini di origine e storia del dipinto”.

La grande tela dello Studio rosso (260 x 390 centimetri — i dati non sono gli stessi del Moma, che scrive :  181 x 219,1 cm — vedi sopra / apri qui  ) rappresenta l’atelier di Matisse a Issy-les-Moulineaux, un sobborgo di Parigi, riproducendo opere d’arte, mobili e oggetti presenti al suo interno nel 1911.

 

Shchukin, a voracious collector | Paris Diary by Laure

Sergei Shchukin

 

La sala della musica in casa Shchukin. La sala di Monet e degli impressionisti

La Sala Monet e gli Impressionisti nella sua residenza

 

 

A commissionarla all’artista fu Sergei Shchukin, il suo mecenate più fedele e coraggioso, come parte di una più ampia sequenza di dipinti. Shchukin acquistò con entusiasmo l’Atelier rose, realizzato poco prima, ma rifiutò l’Atelier rouge. Il dipinto rimase perciò in possesso di Matisse per 16 anni e viaggiò per mostre tra Londra e l’America, prima di essere acquistato da un gallerista britannico e, passando di mano in mano, approdare finalmente al MoMa.

 


Henri Matisse, Grande interno rosso, 1948. Olio su tela, 146×97 cm. Collection Centre Pompidou, Paris Musée national d’art moderne – Centre de création industrielle. Photo : © Centre Pompidou, MNAM- CCI/Philippe Migeat/Dist. RMN-GP © Succession H. Matisse by SIAE 2015

 

 

 

In un intrigante gioco di specchi, alla Fondation Louis Vuitton lo vedremo dialogare con gli oggetti reali raffigurati al suo interno e sopravvissuti al tempo: sei dipinti, tre sculture e un piatto di ceramica decorato da Matisse (in primo piano sulla tela), alcuni dei quali recentemente riscoperti e per la prima volta riuniti dai tempi di Issy-les-Moulineaux. Creati tra il 1898 e il 1911, i pezzi spaziano da quadri celebri come Il giovane marinaio – che sarà esposto in Francia per la prima volta dopo 31 anni – a opere meno conosciute, come Corsica, Il vecchio mulino del 1898. In mostra anche Bagnanti del 1907, Lusso (1907-8) e Nudo con sciarpa bianca (1909), provenienti dal SMK di Copenaghen. Lettere e fotografie riveleranno nuove informazioni sul soggetto e sulla storia dell’Atelier rouge, mentre un video racconterà le scoperte più recenti sui processi creativi all’origine del gioiello del MoMa.

Completeranno il racconto dipinti e disegni collegati allo Studio rosso, come la Finestra blu (1913) e Grande interno rosso del 1948, un altro capolavoro iconico che mostra come quasi quarant’anni dopo Matisse sia tornato sul suo pionieristico progetto: da allora le due opere sembrano aver condotto vite parallele, diventando fonti di ispirazione per artisti americani ed europei.

La mostra Matisse. L’Atelier rouge sarà visitabile presso la Fondation Louis Vuitton dal 7 maggio al 9 settembre 2024, in concomitanza con le Olimpiadi di Parigi e in contemporanea con Ellsworth Kelly, Forme e colori, 1949-2015, dedicata al celebre protagonista dell’Hard Edge Painting e del Minimalismo.

 

 

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