IL SOLE 24 ORE — 26 GENNAIO 2024
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“Le città invisibili” di Italo Calvino illustrate da Dave McKeanEDITORE
Il disegnatore britannico è noto tra le altre cose per le sue collaborazioni con Neil Gaiman e per il fumetto “Batman: Arkham Asylu”
di Marco Onnembo
Forse è perché le opere dei grandi maestri non smettono davvero mai di raccontarci quello che devono anche attraverso l’uso di strumenti diversi, che la casa editrice britannica “The Folio Society”, specializzata in edizioni di lusso, ha realizzato una versione da collezione – in lingua inglese – di “Le città invisibili” di Italo Calvino, curata nel design e illustrata da Dave McKean, disegnatore noto tra le altre cose per le sue collaborazioni con Neil Gaiman e per il fumetto “Batman: Arkham Asylum”.
immagine da :: Fumettologia
Non è la prima volta che vengono create tavole dai romanzi del grande scrittore e intellettuale ligure. Infatti, lo scorso anno, era toccato alla Mondadori Ragazzi che anticipando il centenario della nascita di Calvino caduto il 15 ottobre, aveva pubblicato il fumetto de “Il barone rampante”. Un volume curato da Sara Colleone con l’intento di ripercorrere i momenti cruciali del testo originale, donando un volto al protagonista attraverso una scansione ritmica e grafica che semplificasse la trama del romanzo.
Tornando all’edizione illustrata da McKean di cui si tratta, è un pezzo di rara bellezza ed è stato realizzato con l’obiettivo dichiarato di offrire ai lettori, soprattutto a quelli più giovani, un’ulteriore occasione per avvicinarsi a questo classico della letteratura e più in generale all’opera di Calvino.
immagine sopra da : Fumettologia
Marco Polo e Kublai Khan
“Le città invisibili” è un romanzo strutturato come una raccolta di racconti e pubblicato da Einaudi nel 1972. Si compone di nove capitoli che si aprono e si chiudono con un dialogo tra Marco Polo e Kublai Khan, l’imperatore dei Tartari. Nel mezzo sono descritte cinquantacinque città visitate da Marco Polo durante i suoi viaggi per il mondo.
immagine sopra da : Fumettologia
L’opera fu scritta nel cosiddetto periodo combinatorio di Calvino, in cui era evidente l’influenza degli studi di semiotica e dello strutturalismo, in cui centrale diventa il lettore, che si trova a “giocare” con l’autore, nella ricerca delle combinazioni interpretative nascoste nella sua opera e nel linguaggio stesso.
Per questa edizione Dave McKean ha realizzato le illustrazioni della prima e della quarta di copertina, i frontespizi, dieci illustrazioni a tutta pagina e altre ventisette illustrazioni che accompagnano il testo, oltre al design del cofanetto che racchiude il libro. Per il grande disegnatore britannico, si tratta dell’ennesima collaborazione con The Folio Society, dopo le edizioni di “American Gods” di Neil Gaiman, “Picnic sul ciglio della strada” di Arkadij e Boris Strugackij, della trilogia di “Gormenghast” di Mervyn Peake e di “Io sono leggenda” di Richard Matheson.
The Folio Society
Dave McKean (Maidenhead / Gran Bretagna, 29 dicembre 1963) è un fumettista, illustratore, regista e fotografo britannico, attività a cui alterna anche quella di musicista. I suoi lavori sono caratterizzati dalla commistione di varie tecniche quali disegno tradizionale, fotografia, collage, scultura e grafica computerizzata. È famoso per la sua lunga collaborazione, che continua tuttora, con lo scrittore Neil Gaiman.
La sua carriera ha inizio con un fallimento: nel 1986 si reca a New York per un colloquio di lavoro come disegnatore di fumetti che non ha esito positivo; tuttavia in quell’occasione incontra Neil Gaiman. L’autore inglese lo coinvolge nella lavorazione di una breve graphic novel, Casi violenti pubblicata nel 1987. Il 1988 vede proseguire il sodalizio tra Neil Gaiman e Dave McKean con uno dei loro capolavori: Black Orchid. Sempre nel 1988 Dave McKean produce le copertine per la serie Hellblazer, della DC Comics.
Nel 1989 inizia un’altra collaborazione con Neil Gaiman: gli viene affidato il progetto grafico delle edizioni americane della serie regolare, delle raccolte e delle graphic novel di Sandman, per la linea Vertigo della DC Comics. Sempre per la DC Comics, nello stesso anno, realizza le tavole per Arkham Asylum, una storia di Batman sui testi di Grant Morrison. Spesso lo stile adottato in questo periodo viene paragonato a quello di Bill Sienkiewicz.
Tra il 1990 e il 1996 Dave McKean scrive e disegna il suo capolavoro: Cages. È una graphic novel in dieci numeri, che parla di artisti, ispirazione e creatività, disegnata con uno stile molto scarno che ricorda le opere di José Muñoz e Lorenzo Mattotti. In Italia Cages è stato pubblicato da Macchia Nera nel 1999.
Altre collaborazione con Neil Gaiman hanno prodotto le graphic novel Signal to Noise nel 1992 (precedentemente apparso a puntate nella rivista The Face): la storia di un regista moribondo e del suo ipotetico ultimo film e La tragica commedia o la comica tragedia di Mr Punch (1994).
Recentemente la collaborazione con Neil Gaiman ha dato luce a due libri illustrati, per bambini: The day I swapped my dad for two goldfish (1997 – In Italia: Il giorno che scambiai mio padre con due pesci rossi ed. Macchia nera, 2000)
e The Wolves in the Walls (2003 – In Italia: I lupi nei muri ed. Arnoldo Mondadori Editore, 2003).
Ha inoltre illustrato, sempre per Neil Gaiman, il libro Coraline (2002 – In Italia: Coraline – ed. Arnoldo Mondadori Editore, 2003).
Durante la sua carriera, Dave McKean ha realizzato anche numerose copertine di CD per artisti internazionali, come Tori Amos, Alice Cooper, Counting Crows, Michael Nyman, Toad the Wet Sprocket; copertine di libri per Jonathan Carroll, Iain Sinclair e altri, illustrazioni per The New Yorker, e contribuito alla realizzazione di pubblicità e piccole clip promozionali.
Ha inoltre pubblicato due libri di fotografie, A Small Book of Black and White Lies (1995 – In Italia: Un libretto di bugie bianche e nere ed. Macchia nera, 2000) e Option: click (1998 – In Italia: Opzione: click ed. Macchia nera, 2000).
Nel 2005 ha realizzato il suo primo lungometraggio, MirrorMask. La sceneggiatura scritta in collaborazione con l’amico Neil Gaiman prende vita sullo schermo con l’ausilio di tecniche miste, un incrocio tra ripresa dal vivo, animazione digitale e stop-motion.
A tutte queste capacità figurative, Dave Mckean unisce anche la sensibilità musicale, che manifesta come pianista jazz.
- Alph-Art per il miglior fumetto straniero al Festival d’Angoulême del 1999 per Cages
- Premio Caran d’Ache al Salone Internazionale dei Comics del 1992
wikipedia –https://it.wikipedia.org/wiki/Dave_McKean
Un chien Andalou, 2012
tecnica mista su tela
100X100 cm
dalla Galleria:
https://hubertybreyne.com/en/expositions/oeuvre/3286/dave-mckean-un-chien-andalou-2012?id_ex=167
tecnica mista su tela
100X100 cm
Faust, 2013
https://hubertybreyne.com/en/expositions/oeuvre/3284/dave-mckean-faust-2013?id_ex=167
LA GALLERIA HUBERT & BREYNE A BRUXELLES
HA DUE SEDI A PARIGI
Mi piace molto negli artisti, siano essi scrittori, pittori, ecc., la mescolanza tra realtà e fantasia, rendere reali con le parole operazioni fantastiche. Mi sembra in questo modo, di alleggerire un poco il peso insopportabile della realtà.