2 febbraio 2024 –LA GIORNATA DEI CALZINI SPAIATI — da vaie fonti, specie da: Fulvia degli Innocenti: ” Vi racconto come ho creato la giornata dei calzini spaiati ” -FAMIGLIA CRISTIANA – 1 febbraio 2024

 

 

 

segue foto e testo da FAMIGLIA CRISTIANA– 1/ 2-2024
https://www.famigliacristiana.it/articolo/vi-racconto-come-ho-creato-la-giornata-dei-calzini-spaiati.aspx

 

 

«VI RACCONTO COME HO CREATO LA GIORNATA DEI CALZINI SPAIATI»

 

 

 

L’insegnante di scuola primaria Sabrina Flapp nel 2012 ha pensato di dedicare una giornata all’accoglienza e all’inclusività, paragonando i bambini con bisogni speciali a calzini spaiati e facendo diventare un gioco il sentirsi tutti uguali anche se diversi. La giornata si celebra ogni anno il primo venerdì di febbraio con l’adesione di migliaia di scuole e realtà educative di tutta Italia

 

 

 

 

 

 

Dall'account Instagram "La giornata dei calzini spaiati" 

da: La Stampa- foto dall’account Instagram: ” La giornata dei calzini spaiati ”

 

 

Sabrina Flapp fa l’insegnante di scuola primaria da 35 anni. Una grande passione per il suo lavoro e per i bambini, unita a uno spirito giocoso che l’hanno portata anche a lavorare come volontaria. Dodici anni fa, mentre cercava nuove strategie per favorire in classe l’accoglienza e l’inclusività ha avuto l’idea di istituire la Giornata dei calzini spaiati scegliendo come mese febbraio, quello più spaiato, perché ha 28 giorni che ogni 4 anni salgono a 29. Quella che era nata come un’iniziativa locale è diventata ben presto virale, tanto che oggi la giornata viene celebrata nelle scuole di tutta Italia e anche fuori dai nostri confini.  Dopo aver lavorato per moltissimi anni a Terzo di Aquileia (Udine) come insegnante di inglese ora è ritornata a fare l’insegnante di sostegno nella scuola primaria di Villa Vicentina  come a inizio carriera. «Amo il mio lavoro, adoro i bambini e quando hai questa passione il lavoro non ti pesa….ti diverte e ti fa crescere, ogni giorno. Vivere la quotidianità insieme ti rende un po’ migliore e un po’ bambina come loro, che sono sempre pieni di energia e di ottimismoۚ».

 

 

 

Calzini spaiati 2024

 

Da dove le viene questa vena creativa?
«Ho lavorato per quasi metà della mia vita in una scuola a Tempo Pieno, la scuola di Terzo di Aquileia, scuola da sempre innovativa e ricca di progetti e attività. In questo nucleo quasi familiare – i bambini rimangono a scuola 8 ore per cui ogni insegnante diventa famiglia per i bambini – ogni giorno vengono pensate e realizzate attività multisensoriali, che arrivino ai bambini in più forme. Sono nate così nel corso degli anni la giornata ecologica, la festa della zucca, i castelli di Halloween, la giornata con i nonni, la mostra del libro, gli spettacoli di fine anno in italiano-inglese e lingua friulana….e nel lontano 2011|2012 anche la giornata dei calzini spaiati».

Come le è venuta l’idea di associare i calzini spaiati alla diversità e di conseguenza all’unicità e all’inclusione?

«L’ho trovato un modo diverso, forse originale per spiegare ai bambini quanto siamo tutti unici, diversi e speciali: insieme possiamo essere ancora più importanti, efficaci, positivi. Siamo tutti un pezzettino di puzzle del mondo e tutti possiamo aiutarci, fare la differenza. Come i calzini, che possiamo indossare anche se spaiati, così rispettando ogni compagno e amico possiamo rendere le nostre giornate “delle buone giornate».

 

 

 

 

 

Ha trovato collaborazione nella realizzazione di questo progetto?
«I miei colleghi a scuola hanno da sempre aiutato questa iniziativa a crescere, credendo nel progetto come me: sono insegnanti che amano il proprio lavoro. L’adesione di bambini, mamme, papà e nonni ci ha fatto capire che il concetto che stava alla base era arrivato nelle case, che poteva essere un piccolo semino».

Era già volontaria clown o lo è diventata dopo?
«Lo sono dal 2007 e i volontari clown spesso indossano i calzini spaiati, come Patch Adams, la persona che ha portato una grande rivoluzione nel mondo del volontariato con il naso rosso. Ma anche Pippi Calzelunghe, che a suo modo lottava contro i birbanti e voleva bene ai suoi due amici Tommy e Annika, li portava ogni giorno.
L’Italia ha moltissime persone che fanno volontariato attivo nelle più svariate forme e rendono le giornate migliori a chi incontrano. Ma è altresì vero che ciò che si riceve in cambio – fatto di sguardi, sorrisi, parole e abbracci – è moltiplicato all’ennesima potenza».

Com’è diventata virale la Giornata dei calzini spaiati? 
«È stato proprio nella mia associazione clown che 4 mie amiche (Giulia Zoratto, Silvia Blazina, Clara Zaghis e Edy Lovisetto) mi hanno proposto, dopo aver ascoltato la mia idea, di portarla sui social per condividerla. Se non fosse stato per la loro energia e convinzione, forse questo progetto sarebbe rimasto solo nella mia scuola e in quelle vicine…chissà. Quindi “La giornata dei calzini spaiati”, nata e cresciuta a scuola, ora è anche sul web dal 2013, curata e amata dalle mie 4 amiche e da me»

Calzini spaiati 2024

 

sopra da Gazzetta.it

 

Nella sua esperienza di insegnante ha dovuto gestire spesso bambini con bisogni speciali?
«In ogni scuola e in molte classi ci sono da sempre bambini con bisogni speciali ma il nostro obiettivo da sempre è di essere un gruppo unito dove ognuno si senta bene, dove ogni bambino può essere di aiuto agli altri. Quando la mattina vedi entrare i bambini a scuola di corsa o con il sorriso, capisci che la scuola è ancora un buon posto dove crescere».

Esiste anche tra i bambini il fenomeno del bullismo verso chi viene avvertito come diverso?

«Per fortuna i casi di bullismo alla scuola primaria sono davvero rari e si cerca sempre di lavorare per far sì che non accadano. La sinergia tra insegnanti, bambini, personale A.T.A. e famiglie in questo caso è fondamentale. E alla base di tutto ci deve essere sempre la fiducia».

 

 

 

Nelle sua scuola come si celebra e che attività propone ai bambini?
«La scuola di Terzo di Aquileia, ma anche molte altre scuole, hanno portato la Giornata dei calzini spaiati nel paese o nelle città: hanno appeso i calzini e i messaggi di amicizia e solidarietà agli alberi, nei negozi, nelle piazze. Sono state fatte passeggiate lungo le vie con cartelloni e calzini, insieme alle persone che si avvicinavano, per sensibilizzare al messaggio. Nella mia classe abbiamo fatto uscire un bambino alla volta, in un momento e un tempo tutto personale. Lo abbiamo fatto entrare in una stanza e sedere davanti ad uno specchio e ci siamo sedute accanto: abbiamo detto a ogni bambino che si rifletteva nello specchio quanto per noi sia speciale, gli abbiamo raccontato delle sue caratteristiche uniche, di quanto lo apprezziamo e di quanto siamo sicure potrà essere di aiuto alla famiglia, agli amici…per essere ancora più speciale. La reazione di ogni bambino è stata meravigliosa: chi si è commosso, chi si è aperto in un sorriso a 44 denti, chi ci ha abbracciate».

Il nostro motto per questo 2024 è

LIBERI  DI  ESSERE  UNICI…..INSIEME  PER  ESSERE  SPECIALI.

 

 

 

foto da : Venezia  Today

 

 

 

 

 

 

SEGUE DA : https://tg24.sky.it/lifestyle/2024/02/02/giornata-calzini-spaiati

The odd socks day

Anche nei Paesi anglosassoni invece si celebra “The odd socks day”, dove odd significa sia dispari ma anche strano. Cade la terza settimana di novembre e oltre a essere l’occasione per esibire look stravaganti, porta con sè un messaggio sulla lotta al bullismo.

 

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  1. DONATELLA scrive:

    Da questo momento metterò solo calzini spaiati.

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