RAI PLAY
A quasi tre mesi dall’attacco di Hamas del 7 ottobre, la tensione è altissima al confine tra Israele e Libano e proseguono i bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza, dove, come denunciano le Nazioni Unite, tutta la popolazione si trova in una situazione di grave carenza alimentare. E c’è una questione sottotraccia, lo sfollamento, anzi, l’espulsione dei palestinesi da Gaza, e non solo. Marco Damilano dialoga con la giornalista Francesca Mannocchi, con le immagini da lei girate in Cisgiordania. In chiusura l’omaggio di Mauro Biani a Pippo Fava, ucciso da Cosa Nostra 40 anni fa.
Mauro Biani @maurobiani
#PippoFava #40Aniversario #giornalismo #potere #mafia
Qua si continua.
Stasera per #ilcavalloelatorre@CavalloTorre
@RaiTre@MarcoDamilan@webgo
#PippoFava #40Aniversario #giornalismo #potere #mafia
Qua si continua.
Stasera per #ilcavalloelatorre @CavalloTorre @RaiTre @MarcoDamilan @webgol pic.twitter.com/w7Yw6y0JzF— Mauro Biani (@maurobiani) January 5, 2024
Mauro Biani @maurobiani 6 GENNAIO 2024
“Io ho un concetto etico del #giornalismo. Ritengo infatti che in una società democratica e libera quale dovrebbe essere quella italiana, il giornalismo rappresenti la forza essenziale della società.” #PippoFava
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Passione di Michele è l’ultimo romanzo scritto da Giuseppe Fava. Vi si narra la storia di Michele Calafiore, ragazzo di Palma di Montechiaro che emigra in Germania sperimentando sulla propria pelle il conflitto tra due mondi, l’impatto con il miraggio della città e della civiltà del benessere. Memoria e vita quotidiana, sentimenti e paesaggi segnano, in una narrazione realistica e incalzante, le tappe di uno sradicamento che culmina in un delitto e in un processo dagli esiti grotteschi. L’estrema incursione di un destino assurdo nella passione di Michele.
Con il titolo Palermo or Wolfsburg, da questo romanzo, il regista Werner Schroeter ha realizzato il film vincitore dell’Orso d’Oro al Festival di Berlino 1980.
Non riusciva a respirare. Aveva tutta la faccia insanguinata. Camminò adagio verso di loro e in quel momento sentì nitidamente la musica che veniva dalla festa, ed ebbe un curioso pensiero: ho dimenticato a Palma la mia armonica, non la rivedrò più!
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MESOGEA, 2011
Pubblicato per la prima volta nel 1969 in un’edizione di diffusione ristretta, questo libro torna oggi al lettore come un nuovo esordio e testimonia nel modo più completo il talento narrativo di Giuseppe Fava.
La forma del racconto breve e quella del diario vi si alternano passandosi il bandolo e il mistero delle «costanti umane» che ne attraversano temi, luoghi e personaggi: l’amore, la paura e, più di tutto, il grottesco.
Echi della remota oralità dei cunti s’intrecciano, in queste Pagine, all’asciutto realismo con cui la lingua colta e scabra di Fava racconta storie e creature di ordinaria bizzarria, ragioni e sentimenti di un universo gotico-solare.
Ma già mentre si girava, avvertì dentro di sé un grande languore, uno sfinimento, e nel buio che gli cadeva addosso si vide dinnanzi quella vecchietta che lo guardava curiosa, con un lungo coltello insanguinato fra le mani.
In questo link trovate forse tutte le opere di Giuseppe Fava,
soprattutto le opere DI teatro e anche altre – alcune già nomiate sopra
FELTRINELLI – GIUSEPPE FAVA
https://www.lafeltrinelli.it/libri/autori/giuseppe-fava
Quante persone hanno testimoniato con la loro vita di credere in un mondo migliore!