ANSA.IT — 3 GENNAIO 2023  – 17.54/ + 18.54 :: Iran: esplosioni vicino alla tomba di Soleimani, vittime salgono a 103. Nei pressi del cimitero dove si trova la tomba di Soleimani a Kerman — +++Ansa/ ore 18.39 – Chi è stato Soleimani, ucciso dagli Usa a Bagdad- 3 gennaio 2020

 

 

ANSA.IT — 3 GENNAIO 2023  – 17.54
https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2024/01/03/iran-esplosioni-vicino-alla-tomba-di-soleimani-vittime-salgono-a-103_c1ed083d-9270-41f8-b8da-99239b8deeb7.html

 

Iran: esplosioni vicino alla tomba di Soleimani, vittime salgono a 103.

 

Nei pressi del cimitero dove si trova la tomba di Soleimani a Kerman

 

 

 

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Kerman © ANSA/AFP

 

Due esplosioni sono avvenute nei pressi del cimitero di Kerman, nell’Iran centrale, dove in migliaia si stavano recando per commemorare Qassem Soleimani, il capo delle forze Qods delle Guardie della Rivoluzione iraniana, ucciso il 3 gennaio del 2020 in Iraq in un’operazione degli Stati Uniti: i media statali iraniani hanno riferito che il bilancio è salito a 103 morti.

Secondo l’agenzia Tasnim, vicina alle Guardie della Rivoluzione, si è trattato di un attentato terroristico.

L’agenzia Irna riferisce che 141 persone sono rimaste ferite in quello che Teheran ha definito un attacco terroristico.

La prima esplosione è avvenuta a 700 metri e la seconda a un chilometro di distanza dalla tomba del generale Soleimani. L’Irna ha anche citato una fonte secondo cui i due pacchi esplosivi sono stati piazzati sulla strada per il cimitero di Kerman e sono stati fatti esplodere a distanza dai terroristi, provocando due esplosioni a cinque-dieci minuti l’una dall’altra.

Finora nessun gruppo ha rivendicato la responsabilità delle esplosioni.

 

“I terroristi dietro l’esplosione nel cimitero di Kerman sono mercenari di potenze arroganti (termine che l’Iran usa per gli Stati Uniti e i suoi alleati) e saranno certamente puniti”, ha detto il capo della magistratura iraniana, Gholamhossein Ejei, citato da Irna.

“Dopo aver fallito nel mettere in sicurezza il Paese attraverso diversi complotti, i terroristi hanno tentato di vendicarsi del popolo iraniano. Provano un profondo odio verso il movimento di Resistenza e il generale Soleimani”, ha aggiunto il capo della magistratura iraniana. “Questi terroristi brutali e dal cuore malvagio e i loro governanti assassini dovrebbero sapere che anche a causa di queste mosse maligne l’Iran non smetterà mai di sostenere le sue sacre cause”, ha sottolineato Ejei, ordinando alle forze di sicurezza, di intelligence e di polizia di indagare immediatamente e con precisione sulla questione. e arrestare gli autori dell’incidente.

“Siamo profondamente rattristati per l’atroce attacco terroristico che è stato messo in atto nella provincia di Kerman in Iran”, ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan su X, esprimendo cordoglio per le 103 persone morte a causa delle esplosioni che hanno colpito oggi il cimitero di Kerman, mentre era in corso una commemorazione di Qassem Soleimani, nel quarto anniversario dell’uccisione, da parte degli Usa in Iraq, del comandante delle forze Qods delle Guardie della rivoluzione.

Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha condannato le due esplosioni. 

“Indubbiamente, gli autori… di questo atto vigliacco saranno presto identificati e puniti per il loro atto atroce dalle capaci forze dell’ordine e di sicurezza”, ha detto Raisi in una nota. “I nemici della nazione dovrebbero sapere che tali azioni non potranno mai turbare la solida determinazione della nazione iraniana”.

“Abbiamo ottenuto alcune informazioni sulle esplosioni avvenute oggi a Kerman, ma dobbiamo condurre ulteriori indagini. La risposta dell’Iran sarà forte e distruttiva e nel più breve tempo possibile. I colpevoli riceveranno un duro schiaffo in faccia”, ha detto il ministro dell’Interno iraniano Ahmad Vahidi, citato dall’Iran, aggiungendo che la maggior parte delle vittime sono morte nella seconda esplosione, quando le persone sono accorse per soccorrere i feriti nella prima.

“Il nemico aveva fatto anche altri tentativi in passato di effettuare esplosioni in diverse cerimonie, ma erano stati contrastati dalle forze iraniane”.

 

Il governo iraniano ha dichiarato domani giorno di lutto.

In un messaggio di cordoglio alle autorità iraniane, il presidente russo Vladimir Putin ha condannato come “scioccanti nella loro crudeltà e cinismo” gli attentati avvenuti oggi a Kerman, durante le celebrazioni per il quarto anniversario dell’uccisione del generale Qassem Soleimani da parte degli Usa. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti.

L’Ue condanna con la massima fermezza l’attentato di oggi nella città di Kerman in Iran. L’Ue esprime la propria solidarietà al popolo iraniano. Questo atto di terrore ha provocato un bilancio sconvolgente di morti e feriti tra i civili. I nostri pensieri sono ora rivolti alle vittime e alle loro famiglie. I responsabili devono essere chiamati a rispondere delle loro azioni”.

Lo dichiara un portavoce del Servizio di Azione Esterna dell’Ue. 

 

 

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ANSA.IT   3 GENNAIO 2023 – 18.39

https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2024/01/03/soleimani-luomo-di-khamenei-ucciso-dagli-usa_4c1ae74e-981a-4dce-8557-b210a4b32b6e.html

 

 

Soleimani, l’uomo di Khamenei ucciso dagli Usa.

Il capo della Forza Qods cresciuto nella guerra con Saddam

ANSACheck

 

Iraq,anniversario uccisione di Soleimani © ANSA/AFP

Iraq, anniversario uccisione di Soleimani

© ANSA/AFP

 

Stratega ed esecutore della penetrazione militare e politica dell’Iran in Medio Oriente, che fa della Repubblica islamica una spina nel fianco per gli Usa e Israele: era questo il ruolo del generale Qassem Soleimani, ucciso in un raid americano a Baghdad quattro anni fa ( 3 gennaio 2020 all’aereoporto di Bagdad ), durante la cui commemorazione è avvenuta la strage a Kerman, dove è sepolto.
Soleimani era stato dal 1998 comandante della Forza Qods ( = Brigata Santa, in persiano ), la divisione delle Guardie della rivoluzione responsabili delle operazioni oltre confine.

Dopo la morte è stato sostituito in questa carica dal generale Esmail Qaani.

Fino a pochi anni prima della sua uccisione, avvenuta quando aveva 62 anni, Soleimani era rimasto una figura avvolta nel mistero. A proiettarlo alla ribalta della scena internazionale era stata la guerra civile in Siria, che lo aveva visto coordinare decine di migliaia di miliziani sciiti provenienti da Libano, Iraq, Afghanistan e Pakistan impegnati nei combattimenti al fianco delle truppe del presidente Bashar al Assad.

Grazie a questi eventi e alla direzione di milizie irachene nella guerra all’Isis, il generale dei Pasdaran aveva acquisito una popolarità tale da far parlare di lui come di un possibile candidato alla presidenza iraniana.

Soleimani, formatosi durante gli anni della guerra con l’Iraq di Saddam Hussein negli anni ’80, rispondeva direttamente alla Guida suprema, Ali Khamenei, e con lui studiava le mosse da fare sullo scacchiere regionale, escludendo all’occorrenza anche gli organi istituzionali del governo.

Sotto la sua direzione l’Iran ha sviluppato la propria influenza nella regione portando a compimento un progetto avviato con la rivoluzione khomeinista del 1979, aiutato in questo dagli sconvolgimenti che hanno investito il Medio Oriente, a partire dall’abbattimento del regime iracheno di Saddam nel 2003 ad opera degli Stati Uniti.

Il braccio armato di cui si è servito è la Forza Qods, di cui non si conosce il numero esatto degli effettivi. C’è chi parla di 10-20mila uomini.

Ma la divisione speciale dei Pasdaran opera soprattutto nell’organizzazione e la direzione di milizie non statali fedeli a Teheran, e non solo sciite: dagli Hezbollah libanesi a Hamas e Jihad Islamica in Palestina, agli Houthi in Yemen, ai volontari provenienti dall’Asia impegnati in Siria.

In Iraq, infine, la Forza Qods continua a mantenere stretti legami con alcune delle milizie sciite meglio armate e organizzate, una straordinaria forza militare a disposizione di Teheran e un mezzo per penetrare gli apparati di sicurezza del Paese.

 

 

 

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