HERMANN LONS, IL WEHRWOLF, DE PIANTE EDITORE, 2020 ++ WERWOLF — SS –  OTTOBRE 1944

 

 

wehrwolf. Cronaca contadina della Guerra dei trent'anni

 

Il wehrwolf. Cronaca contadina della Guerra dei trent’anni. Nuova ediz.

di Hermann Löns(Autore)
Angelo Crespi(Curatore)

De Piante Editore, 2020

 

 

Pubblicato nel 1910, Il Wehrwolf fu da subito un successo editoriale con 700 mila copie vendute. Un libro commovente in cui si racconta la guerra dei Trent’anni che sconvolse l’Europa centrale tra il 1618 e il 1648. Mentre si andava sgretolando il Sacro Romano Impero, gli Stati cattolici e quelli protestanti si scontrarono in un conflitto religioso ed egemonico che mise a ferro e fuoco il continente.

Hermann Löns - Wikipedia
Hermann Löns  ( 1866 – 1914 )

foto da wikipedia 

 

L’autore  (Kulm, Prussia occidentale, ( oggi Chelmno, Polonia -) 1866 – Loivre, Reims, 1914), giornalista e  scrittore tedesco. Löns è ben noto in Germania per le sue famose canzoni popolari. Era anche un cacciatore , naturalista e ambientalista.

Si iscrisse all’Università di  Münster; a Greifswald  si unì a una confraternita di duellanti ( Turnerschaft Cimbria ), ma fu licenziato cum infamia (con infamia). A  a Münster non conseguì una laurea,  ma si unì a una società di bevitori chiamata Club der Bewusstlosen;  fu anche arrestato nel 1889 per condotta disordinata e condannato a cinque giorni di prigione per aver spento le luci a gas e aver resistito all’arresto mentre era ubriaco

La sua opera poetica si ispira al paesaggio della landa di Lüneburg (Bassa Sassonia): Il mio libro blu (Mein blaues Buch, 1909), Il piccolo giardino delle rose (Der kleine Rosengarten, 1911). È inoltre autore di storie di animali per bambini e di romanzi di forte impronta nazionalistica, come Il lupo mannaro (Der Werwolf, 1910). Cadde in combattimento nel primo conflitto mondiale.

Poiché alcuni dei suoi scritti includevano idee nazionalistiche, era considerato dai nazionalsocialisti come uno dei loro scrittori. Alcune parti delle sue opere si conformavano bene all’etica “Sangue e terra” sostenuta da ideologi nazionalsocialisti come Walther Darre e Alfred Rosenberg , che lodavano i contadini e le piccole comunità rurali come il vero carattere della nazione tedesca.

Dopo il 1945, Löns rimase un autore di bestseller. La società che pubblicò la maggior parte delle sue opere stimò che nel 1966 fossero stati venduti 7,5 milioni di libri da lui scritti.

altro in : https://en.wikipedia.org/wiki/Hermann_L%C3%B6ns#References

 

hermann lons - AbeBooks

Hans Baldung Grien, Ville assiégée pendant la guerre des Paysans 1525
Bibliothèque nationale et universitaire de Strasbourg (en ligne sur Numistral)

 

 

 

 

WERWOLF — SS –  OTTOBRE 1944

 

Il termine “Werwolf” significa “uomo lupo”, “lupo mannaro” o “licantropo”. Il termine “Wehrwolf”, che è pronunciato nello stesso modo, significa “armata del lupo” o “difesa del lupo”. Il termine “Wehrwolf” richiama una vecchia tradizione di lotta non convenzionale in Germania. Un famoso racconto scritto da Hermann Löns (1866 – 1914) e pubblicato nel 1910 descrive la guerriglia dei contadini del nord della Germania durante la Guerra dei trent’anni (edizione italiana Ed. Herrenhaus, Seregno, 1999).

 

 

 

 

 

Il movimento di resistenza tedesco fu chiamato “Werwolf” sia per il particolare suono evocativo del nome sia perchè un “Wehrwolf Bund” era già esistito intorno agli anni ’20 nell’area nazionalista.

 

 

Werwolf - Wikipedia

 

Wolfsangel o “dente di lupo”, simbolo del Werwolf

 

 

Nell’autunno del 1944, Himmeler,  un incontro tra capi della Gioventù hitleriana, espose  il suo piano per il Werwolf. Prützmann, capo SS nel 1943 per il settore sud orientale e l’Ucraina e dal 1944 generale SS della polizia, assunse la direzione dell’organizzazione ed il compito di reclutare volontari e di organizzare il loro addestramento che sarebbe stato poi messo in pratica dagli SS-Jagdverband (squadre di caccia) di Skorzeny. Una volta addestrate, le unità Werwolf sarebbero passate dalla guida d’inesperti ragazzi della Hitlerjugend (HJ) a quelle d’ufficiali veterani dell’esercito e della Waffen SS.

Il Quartier Generale del Werwolf fu organizzato nel castello (Schloss) di Hülchrath, vicino alla città renana di Erkelenz;  altri centri d’addestramento nei sobborghi di Berlino ed in Baviera. 

 

Schloss Hülchrath : percorsi escursionistici e trekking | Komoot

 

 

il castello di Hülchrath
foto di Komoot.com

 

 

 

foto di Komoot.com

 

Le azioni del Werwolf furono quelle tipiche della guerriglia: cecchinaggio, guerriglia, sabotaggio di strade e materiali. Il programma di propaganda del Werwolf fu trasmesso alla radio :

” “I raids terroristici hanno distrutto le nostre città dell’ovest. Le donne ed i bambini che muoiono lungo il Reno ci hanno insegnato ad odiare. Il sangue e le lacrime dei nostri uomini massacrati, delle spose oltraggiate, dei bambini uccisi nelle aree occupate dai rossi gridano vendetta. Coloro che sono nel Werwolf dichiarano in questo proclama la loro ferma e risoluta decisione di restare fedeli al loro giuramento, di non arrendersi mai al nemico anche se stiamo soffrendo in condizioni spaventose e possediamo solo risorse limitate. … ”

I combattenti del Werwolf sono stati rappresentati nel film Europa di Lars von Trier del 1991.

 

trailer – 2.44 min.

trama _
Leopold Kessler, uno statunitense di origini tedesche, arriva in Germania alla fine della seconda guerra mondiale per offrire il suo contributo alla ricostruzione del paese. Grazie all’aiuto di suo zio, trova un posto come cuccettista per la società ferroviaria Zentropa, di cui conoscerà i proprietari, una ricca famiglia legata al regime nazista e in cerca di riscatto. Nonostante la sua volontà di rimanere estraneo ai conflitti che ancora lacerano il paese, Leopold si troverà invischiato nell’attività della resistenza all’occupazione statunitens

 

Il film è girato volutamente in bianco e nero per rappresentare i tempi più cupi vissuti dalla Germania, tra macerie e gruppi di resistenti impiccati ai lampioni con cartelli al collo con la scritta “werwolf“. Notevole la scena della messa di natale, in una cattedrale senza il tetto, sotto la neve che cade. Solo in alcuni frammenti di scena il film diventa in colore, mentre in alcune scene scelte il bianco e nero diviene talmente cupo da sembrare un film anni ’20.

Da segnalare anche la scena nella quale gli americani mitragliano i partecipanti ad un funerale (per il divieto di assembramento erano proibiti anche i funerali). In particolare Il Morandini scrive: “più che i personaggi, conta l’apparato tecnico-formalistico: colore contrapposto al bianconero, sovrimpressioni, obiettivi deformanti, cinepresa dinamica, scenografie di taglio espressionistico. Antitedesco nella sostanza, è profondamente tedesco nella forma.”[

da : https://it.wikipedia.org/wiki/Europa_(film_1991

 

 

 

IL RACCONTO SUL  WERWOLF  DELLA FINE DELLA GUERRA PROSEGUE :

Centro studi La Runa
https://www.centrostudilaruna.it/werwolf.html

 

altre notizie in : 
https://it.wikipedia.org/wiki/Werwolf

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