ANSA.IT — 5 NOVEMBRE 2023 —https://www.ansa.it/veneto/notizie/2023/11/05/israele-opera-di-evireyn-compare-sul-muro-del-ghetto-di-padova_6fa0a7ca-c480-41cd-8fdd-3220d8d85309.html
‘War is not over’, nuova opera di Evyrein, il Banksy veneto, sul muro del ghetto di Padova.
E’ una invocazione al cessate il fuoco
L ‘opera di Evireyn
Una nuova opera di Evyrein, l’artista di street art conosciuto come il Banksy veneto, è apparsa la notte scorsa nei pressi del ghetto ebraico del centro storico di Padova.
Mostra una immagine rivisitata di Yoko Ono e John Lennon accompagnata da una invocazione al cessate al fuoco con lo slogan “la guerra non è finita”.
Mostra una immagine rivisitata di Yoko Ono e John Lennon accompagnata da una invocazione al cessate al fuoco con lo slogan “la guerra non è finita”.
IMMAGINI DEL GHETTO DI PADOVA
https://www.facebook.com/padovainfoto
SINAGOGA
DA : LUCA ZAN — vedi firma della foto
https://lucazan.com/2022/02/20/ghetto-ebraico-di-padova/
STORIA DEL GHETTO– LINK AL FONDO
Dove si trova: la zona tuttora chiamata popolarmente “Ghetto” si estende tra via Marsala a sud, via Roma a est, piazza del Duomo-via Barbarigo a ovest e via Manin-piazza delle Erbe-via San Canziano a nord. Ha come asse principale via San Martino e Solferino.
Siti utili: Museo Padova ebraica
Nei pressi: Sinagoga, Duomo e Battistero, Chiesa di San Canziano, piazza delle Erbe, nelle vicinanze Orologio Astrario, Loggia della Gran Guardia e piazza dei Signori.
A sud della piazza delle Erbe si snoda un labirinto di strade strette che formano il Ghetto ebraico, operante dal 1603 e abolito nel 1797, anno in cui, sotto la spinta della Rivoluzione Francese, gli ebrei furono dichiarati liberi e uguali.
I primi insediamenti ebraici a Padova risalgono al secolo XII, ma è dopo la metà del ‘300 che la comunità cresce e si sviluppa, grazie anche alla nascita dell’Università che, a differenza di tutte le altre in Italia ed in Europa, ha sempre accettato studenti di ogni religione, inclusa quella ebraica. In epoca comunale e carrarese poi, lo sviluppo dei commerci richiama in città molti prestatori di denaro e venditori di oggetti di seconda mano, facendo così diventare Padova punto di incontro di ebrei di diversa provenienza e cultura. Gli insediamenti originali di S. Leonardo (lungo il Tronco Maestro del Bacchiglione, nei pressi di via Savonarola) divennero presto insufficienti e poco pratici, data la lontananza sia dalla zona dei commerci di piazza delle Erbe, che dall’Università. Si crearono così tre raggruppamenti: gli italiani nella zona di Porta Altinate, i tedeschi (askenaziti) e gli spagnoli (sefarditi) nella zona dietro S. Canziano.
Nel ‘400 i decreti spagnoli di espulsione di tutti gli Ebrei dai loro possedimenti e la confisca dei loro beni, spinsero molte famiglie verso l’Italia e in particolare verso la Toscana e la Repubblica di Venezia, la cui legislazione era decisamente più tollerante. Nella prima metà del secolo sono soprattutto gli ebrei romani ad arrivare a Padova, il loro primo insediamento nella Terraferma veneta, spinti dalla rigidità dello Stato delle Chiesa. Molte famiglie si spostano poi, principalmente per ragioni d’affari, in altre zone della regione, spesso verso il vicentino. La comunità ebraica tedesca askenazita, in genere proveniente da Treviso, si insedia fortemente a partire dalla seconda metà del Quattrocento.
CONTINUA NEL LINK :: https://www.padovanet.it/informazione/ghetto
museo Padova Ebraica -ex sinagoga tedesca di Padova
https://it.wikipedia.org/wiki/File:Ex_sinagoga_tedesca_di_Padova_1.jpg
da : Virtual Tour Padova Ebraica__ https://www.museopadovaebraica.it/en/visite/virtual-tour/
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SULL’AUTORE:: EVYREIN
AUTORITRATTO ( forse ) DAL SUO FACEBOOK :
https://www.facebook.com/Evyrein/about
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